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Un bel libro di Giorgio Barberis per conoscere la storia degli atleti azzurri campioni olimpici PDF Stampa E-mail
Venerdì 22 Luglio 2016 13:38

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Un utente del nostro sito, stimolato dagli scritti di atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici, ci ha contattati per chiedere un consiglio: cosa posso leggere per aumentare la mia conoscenza - modesta - delle Olimpiadi. Pubblicazioni sui Giochi ce ne sono a bizzeffe, tante sono rifritture di testi precedenti, scopiazzature frettolose che "tramandano" sempre gli stessi errori, anedotti e favolette, talvolta non vere. In vista dei Giochi, di solito, le case editrici si affidano a giornalisti con poco tempo e, soprattutto, poco propensi a consumarsi la pelle del sedere sulle sedie delle biblioteche o degli archivi dei giornali. Al nostro cortese lettore, diamo due suggerimenti. Se è uno sportivo a 360 gradi e vuole vivere i Giochi davanti al piccolo schermo seguendo più sport, una scelta obbligata è "The Complete Book of the Summer Olympics" dell'americano David Wallechinsky, monumentale compilazione che tratta tutti gli sport, con tante di quelle notizie, curiosità, risultati, che non ti stancheresti mai di sfogliarlo. Di solito esce nelle settimane che precedono i Giochi e lo si può trovare nelle migliori librerie o nei più conosciuti siti di vendita on line.

Chi ama in particolare l'atletica e quella nazionale in particolare non può mancare di munirsi di una copia di un bel libro compilato da un socio A.S.A.I. Parliamo di "D'oro e d'azzurro, gli olimpionici dell'atletica italiana" di Giorgio Barberis, pubblicato dalla SEI di Torino. Ognuno dei diciassette campioni olimpici italiani ha un suo capitolo, la sua storia, la sua umanità, raccontate da Giorgio con il garbo e la sensibilità del giornalista di classe. A parte i più antichi campioni che per ragioni di carta d'identità non si sono incrociati con Giorgio, per parecchi si crea uno speciale afflato che coniuga la vita pubblica degli sportivi con la vita privata dell'autore, della sua professione, della sua passione per l'atletica. Leggetelo, vi piacerà.

Ultimo aggiornamento Sabato 23 Luglio 2016 16:33
 
The Champions tell their great Olympic experiences: Aliann Pompey, 400 metres calypso style PDF Stampa E-mail
Giovedì 21 Luglio 2016 07:43

Sognando Olympia

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In mezzo a tutta 'sta cagnara che sta accompagnando da mesi il nostro sport e i conseguenti riflessi devastanti sui Giochi Olimpici che incombono (oggi si è appreso che i russi non potranno partecipare ai Giochi di Rio, ma state sicuri che non sono solo loro che dovrebbero stare a casa...), sembra anacronistico continuare a credere in ideali "olimpici". Molto diffcile. Noi siamo testardi e andremo fino in fondo al nostro progetto "Sognando Olympia" anche se ci costa profonde amarezze. Diciamolo, gridiamolo: questononèilnostrosport, thisisnotoursport, wetrustinadifferentsport. E non lo è stato e non lo è per i campioni che hanno raccontato per noi la loro avventura olimpica: Franco Fava e Maurizio Damilano. Oggi aggiungiamo la testimonianza di una donna straordinaria che viene da molto lontano, davvero lontano, dalla costa atlantica del Sudamerica. Il suo Paese si chiama Guyana, è incastrato fra Venezuela, Brasile e Suriname, è la terra del cricket e del calypso. Il suo nome? Aliann Pompey. La sua gara preferita? I 400 metri (il suo miglior tempo 50.71).  Le sue Olimpiadi? Quattro:Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012, tre volte semifinalista. Per una amicizia personale che dura da tempo, ha accettato di scrivere per il nostro sito il suo amore per i Giochi Olimpici. Aliann Tabitha Omalara Pompey - il nome completo - conta nella sua carriera anche cinque Campionati del mondo all'aperto e quattro al coperto, Giochi del Commonwealth, Giochi Panamericani. Converrete che è un bel personaggio. L'intreccio si allarga perchè Alliann ha frequentato e si è laureata al Manhattan College di Riverdale (New York), università con cui l'A.S.A.I. ha instaurato un rapporto di collaborazione nel 2014. Abbiamo chiesto a Dan Mecca, Head Coach del Manhattan  che la ebbe in squadra fin dal 1996,di scrivere qualche riga su di lei. Ecco il contributo di Dante - antenati italici - che abbiamo incontrato a Bydgoszcz, Polonia, dove sono in corso i Campionati mondiali juniores, di cui il coach americano è un assiduo frequentatore. Scrive Dan:

"Aliann Pompey was recruited to Manhattan College as the New York State 400 Meter outdoor champion out of Cohoes High School in Cohoes, New York.  After breaking her leg her junior year in college at the Husker Invitational she received an extra year of eligibility. In her extra year at Manhattan College, Aliann set the school and NCAA record for 500 meters, school records for the indoor and outdoor 200 & 400 meters , as well she was the NCAA Champion at 400 meters. Aliann declared for Guyana (where she was born) for international competition in 2000. She than went on to set the Guyana National 400 meter records both indoor and outdoor. She qualified for and competed in the 2000, 2004, 2008 & 2012 Olympics. Aliann was also a Commonwealth Games 400 meter Silver Medalist. Throughout her career from her start as a freshman at Manhattan College till her retirement from competition after the 2012 Olympics she has been trained by Joe Ryan, Manhattan College Sprints Coach(& alum). Coach Ryan was the Irish National Champion in the 100 & 200 while competing for Manhattan College   He has been the Guyana National Team Olympic Coach in 2008, 2012 & 2016.  She has now gone on to become a very successful sprints coach for St. John's University in New York City.  As well as a meet promoter/director for an international meet in Guyana. And remains a very active alum and supporter of Manhattan College".

E adesso la parola ad Aliann. Thanks for your contribution to our web site, Aliann, we hope to meet you in Rio in few weeks to say "thanks" personally, and all the best for your future carreer. Let us say to the users of our web site: read this contribution, in which is reflected our sport, the idea of sport for which we are ready to fight. The last lines gave us a great emotion, it seems the end of a movie. Who wants to know more about the sport carreer and the life of Aliann can enter in her personal site www.aliannpompey.com

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My name is Aliann Pompey and I’ve competed in 4 Olympics under the Golden Arrowhead - the flag of Guyana. I didn’t grow up dreaming of being in the Olympics, and while I was always impressed with the unifying element in sports - I fantasized about being a librarian when I grew up.  It was during my college career at Manhattan College, sometime after winning the Indoor NCAA 400m title that I really felt in my heart that my next move was to chase the Olympic dream. After dedicating over a decade of my life to living and loving sports - track and field in particular, I couldn’t get it out of my system. Currently, I am the Assistant Coach (sprints and hurdles) and Recruiting Coordinator at St. John’s University in Queens, NY. My career now combines the things I have grown most passionate about: Athletics, young people and education. If that manages to allow me any free time, I am the founder and meet director for the Aliann Pompey Invitational - Guyana’s first international track and field competition - which will now be an annual event. The upcoming Olympics in Rio will be the first time since Atlanta in 1996 that I will be watching the Games as a spectator. I’m asked a lot how I feel now, or how I think I’ll feel “just watching”.  I gave it my everything, every time. And I did so clean. I don’t know if I’ll cry, be too busy to miss it or stare wistfully into space at the firing of every gun. Right now, though, I have minimal regrets and am grateful for the destination to which my journey has brought me. 

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Ultimo aggiornamento Sabato 23 Luglio 2016 10:18
 
Quando gli ostacoli parlavano "bresciano": anche nella Terra dei Mille Laghi ascoltavano Calvesi PDF Stampa E-mail
Martedì 19 Luglio 2016 15:22

Alessandro Calvesi

Seguito alla fotografia che accompagnava la notizia precedente. Questo che presentiamo oggi è un altro interessante documento. È la riproduzione della copertina del numero 1 anno 1967 della rivista finlandese Yleis-Urheilu, semplice traduzione dal finnico, atletica leggera. La foto ritrae il professor Alessandro Calvesi in un atteggiamento che molti hanno conosciuto: allenatore-dimostratore. In questo caso teneva una lezione ad atleti e allenatori in Finlandia. Bresciano, nato in provincia, in un piccolo borgo della Bassa Bresciana, Cigole, atleta, insegnante di educazione fisica diplomato alla Farnesina di Roma, Calvesi fu il "pigmalione" di decine di grandi atleti, campioni olimpici, campioni europei (i mondiali ai suoi tempi non esistevano). Un tecnico che tutto il mondo ci invidiava. Le due foto che pubblichiamo sono un omaggio a questo mai dimenticato allenatore. La rivista finlandese, con alcuni altri numeri, fa parte di una donazione alla Biblioteca internazionale dell'atletica, a Navazzo. Un altro risvoltino italiano. Se ingrandite la foto (doppio click) noterete che l'ostacolo su cui si esibisce Sandro Calvesi porta il marchio Karhu, storico marchio finlandese che produceva le scarpe che calzava Paavo Nurmi...speriamo che ci sia ancora qualcuno che sappia chi fu....Il risvoltino moderno è che oggi la Karhu è stata acquistata da Franco "Ciccio" Arese, che, nel 1971, nella Terra dei Mille Laghi, a Helsinki vinse il titolo europeo dei 1500 metri. Suomi, Suomi.....

Un' altra notizia, stavolta di attualità: domenica 31 luglio, a Saint-Christophe, Aosta, si terrà la dodicesima edizione del meeting internazionale giovanile "Trofeo Sandro Calvesi - Sprint & Hurdles". Tutte le informazioni sono disponibili su https://meeting.calvesi.it/#home

Ultimo aggiornamento Giovedì 21 Luglio 2016 16:03
 
Per gli appassionati dei 400 metri ostacoli un nuovo interessante bollettino "Nouvelles du 4H" PDF Stampa E-mail
Mercoledì 13 Luglio 2016 16:39

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Abbiamo appena ricevuto dall'amico Sylvain Dubail il bollettino di luglio cui alcuni tecnici francesi dedicano la loro passione e competenza, tutta focalizzata sulla bellissima disciplina dei 400 metri ostacoli: Nouvelles du 4H. Tecnica, studi comparati, belle foto, notizie, c'è tutto quello che serve ad appagare l'interesse dell'appassionato, del tecnico, dell'atleta. Aprite e leggete, e attenti all'ultimo ostacolo, è quasi sempre il più pericoloso.

Nel nostro ping pong fra presente e passato, stavolta accompagnamo il bollettino francese con una foto davvero unica. Una immagine del 1948, al centro della quale c'è un uomo, qui in veste di atleta, che è ancor oggi ritenuto il più grande - o uno dei più grandi - allenatore di ostacoli. Questo non è un quiz, nessuno vince nulla, ma non vi diciamo il nome. Sulla sinistra, un altro atleta bresciano, Gino Paterlini. Se cliccate sopra la foto la ingrandirete. L'immagine fa parte dell'Archivio di Bruno Bonomelli, oggi a dimora nella Biblioteca internazionale dell'Atletica, a Navazzo, sul lago di Garda.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 20 Luglio 2016 14:07
 
Volete sapere tutto degli azzurrini che gareggeranno a Bydgoszcz e a Tbilisi? Eccovi serviti PDF Stampa E-mail
Venerdì 08 Luglio 2016 12:40

Raul Leoni ci ha fatto cortesemente pervenire quattro documenti relativi a due imminenti manifestazioni internazionali che coprono l'intero arco dell'atletica giovanile, dai sedicenni ai diciannovenni.  In Polonia, a Bydgoszcz, dal 19 al 24, si disputeranno i Campionati del mondo di quelli che abbiamo sempre conosciuto come juniores ma adesso, con una scelta ricca di significati innovativi, vengono indicati con U20, Under 20, tanto per scimmiottare un po' gli sport di squadra. Una sottolineatura sulla "vocazione atletica" di questa importante città polacca, che dal 1999 a oggi ha ospitato cinque Campionati del mondo della I.A.A.F. La prima rassegna mondiale  degli youth, oggi U18, nel 1999, poi gli juiones nel 2008, due Mondiali di corsa campestre (2010 e 2013) e adesso nuovamente gli juniores, pardon U20, che erano stati destinati a una città russa, ma poi a causa di problemi....urinari, Kazan è stata degradata.

A Tbilisi, capitale della Georgia, dal 14 al 17, è fissato l'appuntamento con la edizione inaugurale degli European Youth Championships, loro vanno all'antica oppure non gli è ancora arrivata la comunicazione che la I.A.A.F. definisce gli youth U18. Per i grandi cambiamenti ci vuole tempo....

Raul, il più esperto conoscitore delle categorie giovanili non solo in Italia, ha aggiornato le liste italiane di ogni tempo sia per U20 che per U18, e ha compilato due books delle squadre azzurre che saranno impegnate nei  diversi Campionati. I books contengono le biografie di tutti i giovani partecipanti italiani, con informazioni non solo atletiche, come istruzione, hobbies, familiari ex atleti, e tante altre cosette sfiziose. Nel ringraziare Raul per l'interessante contributo giornalistico e statistico al nostro sito, auguriamo anche il miglior successo a tutti i giovani azzurri che saranno impegnati nelle due rassegne internazionali.

Per leggere statistiche e biografie, insieme, cliccare su Bydgoszcz e Tblisi.

Ultimo aggiornamento Venerdì 08 Luglio 2016 16:05
 
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