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Grazie a tutti coloro che ci ha seguiti con attenzione nel 2015: 130mila 493 contatti in dodici mesi PDF Stampa E-mail
Giovedì 07 Gennaio 2016 10:55

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Abbiamo tirato le somme di un anno di gestione di questo sito e siamo contenti dei risultati che abbiamo ottenuto, risultati interamente disponibili per i dodici mesi. Non siamo dei patiti di dati Auditel o di diavolerie simili, quindi non ne facciamo un feticcio, però la costanza dei dati nel 2015 ci gratifica e ci incoraggia, anche tenuto conto dei limiti del nostro impegno: non è un lavoro, non abbiamo "impiegati", soprattutto non abbiamo "stipendiati".

I dati, senza ulteriori commenti. I contatti sono stati 130 mila 493, con una media mensile di 10 mila 874. Il mese migliore è stato maggio con 12.477 contatti, il peggiore febbraio con 9.982, unico mese sotto i 10 mila contatti. Quattro mesi hanno visto una cifra superiore agli 11 mila, i restanti sei sopra i 10 mila.

I contatti italiani fanno la parte del leone con una cifra che sfiora ormai il 60 per cento; in diminuzione Francia (che resta al secondo posto), Spagna e Stati Uniti, e la ragione è che non sono stati molti gli articoli in inglese o in spagnolo che naturalmente attraggono lettori e utenti sul nostro sito. Prossimamente vedremo di "stimolare" anche questi contatti. Per essere un sito "di nicchia" come si usa dire, e del grande (fateci ridere, per favore...) sviluppo che si dá alla cultura, alla storia, alla statistica, nel nostro - e, peggio negli altri - sport da parte degli Enti che dovrebbero farsene carico, aver acquisito uno zoccolo abbastanza solido di utenti, resta motivo di pacata soddisfazione. Grazie a tutti coloro che ci fanno sentire utili alla diffusione dell'atletica leggera. Noi andiamo avanti per la nostra strada.

Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Gennaio 2016 10:03
 
Quando hai l'atletica nel sangue: un gruppo di soci ha speso una intera giornata fra libri e riviste PDF Stampa E-mail
Martedì 05 Gennaio 2016 17:02

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Domenica scorsa, 3 gennaio, alcuni amici della Atletica Virtus Castenedolo - che come crediamo ormai sappiano tutti - è socia aderente all'Archivio Storico "Bruno Bonomelli" (BiBis aveva sempre manifestato un grande rispetto e ammirazione per l'attività di questo club fondato nel 1969, in provincia di Brescia, per i suoi promotori, allenatori, sostenitori), hanno dedicato tutta la giornata a sfogliare, consultare, leggere, il materiale presente nella "Collezione Ottavio Castellini", ubicata a Navazzo, nel Comune di Gargnano sul Garda. Collezione privata che è a disposizione dei soci A.S.A.I. per consultazioni e ricerche, come molti sanno. E gli amici di Castenedolo sono tornati a Navazzo, non è la prima volta che usufruiscono delle pubblicazioni presenti negli scaffali dei due piani dell'edificio dove è a dimora l'ingente patrimonio cartaceo e non solo.

Giulio Lombardi, Erminio Rozzini e Francesco Baiguera, accompagnati dalle rispettive consorti, hanno spaziato in biblioteca "alla scoperta" delle tante pubblicazioni, libri e riviste, memorabilia, quadri, posters, che arricchiscono questa collezione. Guidati dai padroni di casa, Encarnita Tamayo e Ottavio Castellini, hanno chiesto pubblicazioni specifiche, chi di tecnica, chi di storia, chi voleva rivivere immagini dei Giochi Olimpici di München 1972, chi voleva bearsi di vecchie immagini di altri sports, come Erminio Rozzini che, con il fratello Franco, ha una collezione straordinaria di antiche motociclette (la prima del 1898), un patrimonio che vale le pena visitare. Un bel numero di riviste degli Anni Venti ha fatto felice il bravissimo allenatore della Virtus. La ricca (anche se parzialmente incompleta) presenza dei Rapporti Ufficiali dei Giochi Olimpici dal 1896 ha suscitato lo stupore dei visitatori, così come la raccolta della rivista statunitense "Track & Field News", anche questa con qualche "buco" ma consultabile dal primo anno di pubblicazione (1948).

Non stupore ma simpatica curiosità hanno acceso le pubblicazioni tecniche che Castellini ha ricevuto la scorsa estate dalla biblioteca della Beijing Sport University, a Pechino appunto, durante una visita di scambio di pubblicazioni: i libri sorici dell'A.S.A.I. in italiano contro i testi tecnici in cinese. I libri che adesso sono a dimora a Navazzo sono nella lingua degli eredi di Mao Zedong, appunto, ma i diagrammi tecnici hanno calamitato l'attenzione degli allenatori, i loro commenti, le loro osservazioni talvota critiche.

A metà pomeriggio ha fatto la sua comparsa anche Elio Forti, animatore del G.S.Montegargnano, altra bella realtà (un centinaio di corridori aderenti) che annoveriamo fra i nostri sostenitori. Elio ha messo in piedi un sito seguitissimo: basti pensare che le sue foto delle gare podistiche che si svolgono ogni giorno festivo dell'anno nella zona del Garda, e non solo, hanno raggiunto la stratosferica cifra di 66 milioni di cliccate! Sì, avete letto bene: 66 milioni. Immediatamente Elio si è scatenato e, un clic dopo l'altro, ha documentato la piacevolissima riunione di amici e di innamorati (lasciateci usare il sostantivo che qui calza a pennello) dell'atletica. Il collage di foto che correda queste righe è solo una piccola parte dello "scattato", chi volesse vedere tutto il materiale fotografico può entrare su questo link.

Le fotografie sono disponibili anche sul sito del G.S.Montegargnano  .

Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 16:39
 
La "Lettre" di gennaio della Commissione Storica francese disponibile sul sito www.cdh.athle.com PDF Stampa E-mail
Sabato 02 Gennaio 2016 17:31

Bonjour à toutes et à tous, Luc Vollard président de la Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme et tous les membres de la  commission vous présentent leurs meilleurs voeux pour une bonne et heureuse année 2016.                                                                           
                

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Et comme chaque début de mois, nous avons le plaisir de vous adresser la 51è lettre mensuelle d'information de janvier et son traditionnel résumé des études réalisées ou mises à jour au cours du mois de décembre que vous pouvez consulter plus en détail via le lien : https://cdh.athle.com/

Una anticipazione sui contenuti: il consueto "Edito" redatto da Luc Vollard che ci racconta i primi passi dell'atletica francese in pista coperta. Da leggere. Ecco il testo, in francese.

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Le débat qui secoue la FFA lors de l’hiver 1954 est des plus acharné. Faut-il faire la promotion de l’athlétisme en salle, telle est la question,  et le moins que l’on puisse dire, c’est que les opposants sont nombreux. Cette pratique est courante de l’autre côté de l’Atlantique depuis des décennies mais en France, on ne relève que quelques sporadiques organisations depuis une épreuve ayant eu lieu en 1893 dans la Galerie des Machines du Champ de Mars à Paris.
Certes les installations manquent mais c’est aussi une affaire de volonté voire de politique fédérale et René Pisticini, qui assure l’intérim de la présidence de la FFA depuis quelques mois et la démission de Paul Méricamp, va passer outre les critiques des ’’découragés d’avance’’, des ’’pessimistes par principe’’ et des ’’malcontents parce que’’  comme l’écrit André Chassaignon dans les colonnes du Miroir des Sports ! C’est ainsi que le 16 janvier 1954, environ 4000 personnes et même 8000 selon les organisateurs, se pressent autour de la piste en bois installée au Vélodrome d’Hiver pour un premier meeting international. En préambule et dès la veille, plus de 400 athlètes ont testé les installations pour des épreuves régionales et sept épreuves sont donc au programme en soirée. Les Français René Djian sur 600 m, Edmond Roudnitska au 50 m haies et Etienne Roques à la hauteur remportèrent leurs disciplines respectives tandis que le 3000 m revint à l’Australien Mac Millan, le 50 yards à l’Allemand Futturer, le 1000 m au Britannique Law et le lancer de poids à son compatriote Savidge. Les adversaires ont beau maintenir leurs réserves, le principe de la pratique en salle est largement adopté et petit à petit, il va prendre sa place dans le calendrier avec la mise en place de critériums puis de véritables championnats nationaux et continentaux à partir des années 60. René Pisticini, s’il se retire de la présidence au bénéfice de Raymond Sergeant dès mars 1954, aura ainsi marqué d’une pierre indélébile son court mandat, dénonçant avec véhémence lors de son allocution d’Assemblée Générale, les obstacles qu’il croyait naturels, placés sur son chemin par des mains qui n’étaient pas celles de la fatalité !
(Crédit photo Miroir des Sports)

Ultimo aggiornamento Martedì 05 Gennaio 2016 16:25
 
Questa è l'atletica che abbiamo sempre voluto e che vogliamo: Virtus Castenedolo e G.S.Montegargnano PDF Stampa E-mail
Mercoledì 30 Dicembre 2015 10:19

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Tempo di piccole-grandi feste familiari, di premiazioni, di bicchierate, di discorsetti qualche volta inumiditi dalla commozione, di propositi per il futuro prossimo venturo, di sogni passati, presenti e futuri, addirittura di poesie (abbiamo ascoltato un Borges perfino). Noi, e per "noi" intendiamo questa piccola accolita di "ladri di storia" (facciamo il verso ad un bel libro dal titolo "La ladra di libri") che abbiamo chiamato 22 anni fa Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli", abbiamo dei sostenitori che apprezzano il nostro piccolo sforzo. Sono società sportive che si impegnano per diffondere le nostre iniziative, il nostro sito Internet, che ci segnalano fatti e misfatti del nostro sport. Si chiamano Atletica Piacenza, Atletica Baldini Agazzano, Atletica Virtus Castenedolo, G.S.Montegargnano, club che hanno storia, tradizione, pochi soldi in tasca ma molti sogni nella testa come disse una volta Emil Zatopek a proposito degli atleti che volevano diventare campioni.

Dell'Atletica Piacenza abbiamo già dato conto, oggi vi invitiamo ad entrare nel "microcosmo sportivo" della Virtus Castenedolo e del G.S.Montegargnano (immediata periferia della città di Brescia la prima, lago di Garda la seconda, per chi avesse qualche lacuna geografica), due club che offrono un arco di attività che spazia dai giovanissimi ai Masters, e ognuno trova le sue soddisfazioni, addirittura - come Castenedolo - sbancando i titoli nazionali Masters su pista. Leggete, se ne avete voglia, le relazioni che fra poco vi allegheremo, sono fotografie di un grande impegno di persone oneste, che sacrificano tempo, in ogni caso denaro proprio, che non hanno viaggi in businness class negli aerei e hotel 5 stelle. È questa la gente che fa l'atletica, e che oggi soffre per lo sterco che stanno gettando sul nostro sport per colpe che paiono emergere in tutta la loro gravità giorno dopo giorno. Ma neppure questo li fermerà e l'atletica resterà il loro, il nostro, sport, sempre.

E adesso buona lettura.

Atletica Virtus Castenedolo - Entrando qui trovate l'Annuario sociale 2015, in un secondo documento una sintesi dei migliori risultati.

 

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G.S.Montegargnano - In una bella sala dell' Hotel Tre Punte di Navazzo (arredato con una serie di posters originali di grandi manifestazioni di atletica forniti  dalla  Collezione Ottavio Castellini) la premiazione degli atleti che si sono maggiormente distinti nella stagione 2015. I due links rimandano a alcune centinaia di foto (proprio così!) della serata.

Link Foto 1

Link Foto 2

Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2015 11:30
 
"Il Professore" ha seguito il suo allievo: Carlo Vittori e Pietro Paolo Mennea di nuovo insieme PDF Stampa E-mail
Lunedì 28 Dicembre 2015 10:25

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La morte non ha rispetto di nessuna festività. Nella notte nella quale, si dice, alcuni secoli fa, sia nato un bambinello, venuto alla luce in una povera mangiatoia circondato da altrettanto poveri palestinesi che non avevano niente di aggressivo se non degli innocenti bastoni per governare docilmente le loro pecore, un'altra vita invece si è spenta. Era ora di cena quando siamo stati raggiunti da una di quelle diavolerie moderne che chiamano sms, o anche "messaggini" nello slang quotidiano: un amico ci informava della scomparsa di Carlo Vittori, "U' Professore" come lo chiamavano tutti quelli che gli volevano bene nel mondo dell'atletica.

Personaggio straordinario, temperamento dirompente, cultura tecnica sterminata, capacità polemica illimitata. Siamo inadeguati a delinearne anche per sommi tratti la figura, ci penseranno altri docenti emeriti dell'Università della parola. Noi vogliamo ricordare solo un episodio non lontano nel tempo. Era la fine di ottobre del 2013, un nostro socio, Giovanni Baldini, piacentino di Agazzano, sana stirpe di atleti e insegnanti di atletica, decide di mettere in scena il ricordo di quello speciale tipo di salto che si chiamava "ventrale", usato da suo padre Felice per superare i due metri nel 1964, uno dei primi sull suolo del nostro allungato stivale. Un successo, oltre 120 persone quella mattina a vedere immagini storiche e ad ascoltare due "giganti" come il campione olimpico di salto triplo Peppe Gentile e il finalista olimpico (stesso stadio messicano, stesso anno, 1968) del salto in alto Giacomo Crosa. Mentre il tempo trascorre con tante belle analisi, ricordi, aneddoti, a qualcuno viene in mente di chiamare al telefono "U' Professore", il quale, in un primo tempo, aveva fatto balenare la possibilità di essere presente "di pirsona pirsonalmente", come dice l'appuntato del Commissario Montalbano. Raggiunto al telefono Carlo Vittori, Gentile e Crosa diedero vita ad un siparietto indimenticabile, che affascinò e divertì tutti i presenti. La verve del professore diede ancor più interesse ad una iniziativa che già aveva raggiunto il suo scopo.

Abbiamo preso una decisione. Siamo venuti a conoscenza che il quotidiano di Piacenza, "Libertà", ha pubblicato un ricordo del professor Carlo Vittori, a firma proprio del nostro socio Giovanni Baldini. Abbiamo deciso di pubblicare il suo scritto. Siamo fieri che un giovane socio prenda l'iniziativa di chiamare il quotidiano della sua città e proponga un ricordo di un uomo di atletica come Vittori. Siamo grati alla redazione sportiva del quotidiano piacentino per aver dedicato uno spazio adeguato a questo ricordo. È una circostanza che ci alza il morale in un momento in cui il nostro meraviglioso sport è devastato da una cloaca di malaffare, di imbroglio, di malversazione, di bugie e di bugiardi. Vogliamo gridare con tutta la forza che abbiamo: "questo non è il nostro sport, ridateci la nostra atletica". Professore, Lei che agli inizi degli Anni '90, scrisse (inascoltato, qualcuno che ricorda esiste ancora...) una lettera al presidente e al Consiglio della Federazione italiana di allora, invocando che venissero banditi senza indugio i cosiddetti "supplements", che poi tanti guai hanno provocato, Professore, se ha tempo, guardi giù e dia una mano a tutti i Giovanni Baldini che ci sono ancora nell'atletica di tutto il mondo. La terra le sia lieve, professor Carlo Vittori.

E chi vuol leggere quello che ha scritto il Baldini Junior, clicchi qui, altre due volte sul testo che si aprirà e ne consentirà la lettura.

Ultimo aggiornamento Lunedì 28 Dicembre 2015 11:41
 
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