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Quando gli italiani vincevano al meeting di Zurigo: era tanto tempo fa.... PDF Stampa E-mail

Era tanto tempo fa...una canzone del 1969. Ma era anche tanto tempo fa, parecchio di più, quando gli italiani vincevano al meeting di Zurigo. Sì, avete letto bene : Zurigo, il Weltklasse, il "mito", anche se negli ultimi anni ha subito feroce concorrenza da arrembanti piazze atletiche munite di rigonfi borsellini. Non dell'oggi vogliamo parlarvi ma dell'ieri, o addirittura dell'altro ieri. Siamo al 1º luglio 1958, un martedì, si ricorda San Teobaldo Eremita, anacoreta camaldolese. Due atleti italiani vengono invitati in terra elvetica, la F.I.D.A.L. benedice con la sua approvazione formale "...sentito il parere del Commissario Tecnico Nazionale (all'epoca Giorgio Oberweger, n.d.r.), in accoglimento di cortesi inviti rivolti dalle Federazioni e Società interessate, ha disposto la partecipazione dei seguenti atleti alle sotto elencate gare all'estero: 1 luglio - Zurigo - Consolini Adolfo (G.S.Pirelli), Ballotta Edmondo (G.S.Calzaturificio Diana)...".

A pagina 1 del numero 18 del quindicinale federale "Atletica" la notizia della gara, che ci informa:" La «piccola spedizione» che Consolini e Ballotta hanno fatto in Svizzera, quasi a porgere agli atleti americani che dovevano venire a Milano il benvenuto dell'atletica italiana, ha avuto risultati che non si possono considerare negativi. I due atleti azzurri hanno gareggiato il 1 luglio a Zurigo e il 3 luglio a Berna, vincendo in entrambe le manifestazioni la propria gara. La prova di Zurigo ha lasciato perplessi coloro che ne hanno seguito le vicende attraverso le notizie della stampa, perchè i risultati tecnici ottenuti dai nostri due atleti, pur vittoriosi, sono stati francamente assai mediocri. Consolini non è riuscito a raggiungere i 50 metri e Ballotta si è arreso a 3.50. Ma questa mediocrità trova la sua spiegazione nei fattori ambientali. Una pioggia violenta ha accompagnato tutta la manifestazione zurighese, rendendo la pista un vero acquitrino e facendo sì che fosse praticamente impossibile ottenere risultati di rilievo. Ne fanno fede i tempi e le misure ottenuti da atleti stranieri di chiara fama, come Germar che non è riuscito ad andare oltre i 10.8, Courtney che ha corso gli 800 in 1:50.7, Nieder che si è fermato nel peso a 16 e 67 e infine la gara di salto in alto vinta con 1.85. Che si fosse trattato di una circostanza particolare i due atleti azzurri lo hanno ampiamente  dimostrato due giorni dopo a Berna, ottenendo risultati ben diversi...".

Il campione olimpico non riuscì a far meglio di un 49.22 che fu la peggior misura di quell'anno per lui, eccezion fatta per il 48.91 della qualificazione agli Europei di Stoccolma, ma, si sa, nelle qualificazioni non serve spremersi. Nell'asta, il piacentino di Caorso (bel borgo sulla strada verso Cremona, divenuto noto per la costruzione di una centrale nucleare poi dismessa) si fermò ad un povero tre metri e mezzo. Colpa della situazione metereologica, due giorni dopo, a Berna, riscontri completamente diversi: Consolini 53.16, Ballotta 4.20.