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Domani sera a Castenedolo anche noi balleremo con stelle che non tramontano PDF Stampa E-mail

Non stupisca il titolo, ha una spiegazione. Domani sera a Castenedolo come vi abbiamo già raccontato ma ve lo raccontiamo una seconda volta, si organizzerà un incontro - ricordo per onorare la memoria di uno dei più grandi atleti italiani di ogni tempo, Adolfo Consolini, del quale quest'anno ricorre il centenario della nascita. "Memorial Adolfo Consolini", lo hanno chiamato gli organizzatori, Atletica Virtus Castenedolo in primis con l'adesione del nostro Archivio Storico e il supporto della Collezione Ottavio Castellini e del Progetto "Sognando Olympia". Serata che vivrà di due momenti: una esibizione di lancio del disco al campo (che sarebbe ora di far mettere a posto e di far omologare, non vi pare amministratori locali?) del centro sportivo "Vittorio Colombo" e, dopo i dischi volanti o semivolanti, un revival di ricordi, di due grandi protagonisti, amici di Adolfo Consolini e che con lui condivisero tanti momenti ma soprattutto la straordinaria avventura di Giochi Olimpici Roma 1960: Franco Sar (sesto in una indimenticabile gara di decathlon, una delle migliori mai disputate, scontro di titani) e Carmelo Rado (settimo nella stessa gara di Consolini, il lancio del disco), affiancati da Adolfo Rotta, dirigente e allenatore milanese (cresciuto alla scuola di un innovatore dell'allenamento del mezzofondo italiano come Carlo Venini) che fu vicino al campione olimpico di Londra '48 negli ultimi mesi della sua vita, nel 1969 (il decesso il 20 dicembre).

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Va bene, ma questo titolo da show televisivo? Discende da una notizia che ci ha colti impreparati: ha aderito alla iniziativa, e ha confermato la sua presenza al vulcanico dott. Aronne Romano, nutrizionista assurto a guru fra VIP, Vippini e Vipponi,  un personaggio che si è guadagnato una straordinaria notorietà proprio "Ballando con le Stelle", un seguitissimo format televisivo. Cubano di origine, de La Habana, italiano di cittadinanza, giocatore di baseball prima, di rugby poi, e...Il nome? Oney Tapia. Vabbuò, e con Consolini e il lancio del disco che c'azzecca, se fa il ballerino? C'azzecca, e come! Oney - atleta non vedente, perse la vista in un incidente di lavoro qualche anno fa - si è messo al collo una bella medaglia d'argento ai Giochi Paralimpici Rio 2016 lanciando il disco a 40.89, preceduto dal brasiliano Alexandro Rodrigo Silva. Sua era stata, qualche settimana prima, la medaglia d'oro ai Campionati Europei (con 42.56), sempre nella categoria F11 (che i regolamenti definiscono Visual Impairment). Ma più che il lancio del disco fu la sua straordinaria abilità di ballerino a propiziargli il successo teleuniversale. Dice: bella forza, è cubano. Sì, ma non tutti i cubani ballano come Oney. Se vi va, guardatelo in questo video diffuso da Raiplay. Il programma è notissimo, ci dicono. Guardate 'sta salsa con Veera Kinnunen, maestra di ballo, campionessa svedese di ballo latino, anche lei notissima.

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Adesso avete capito il significato, anche se un po' contorto, del nostro titolo? Chissà, mentre qualcuno guarderà con nostalgia e ascolterà le belle storie vissute da Franco e Carmelo nello Stadio Olimpico romano e nell'annesso Villaggio, in quei Giochi che, per tanti, sono stati gli ultimi veri, qualcun altro, meglio altra, sognerà di ballare con il salsero italiano che viene da Cuba, il quale però, prima, avrà dato saggio di discobolo. Ci saranno tanti amici: Diego Fortuna e la sua bravissima figlia Diletta che ha vinto sul finire di luglio gli European Youth Olympic Festival, disco, ça va sans dire, primato personale a 50.23, un metro e 41 centimetri meglio della seconda classificata. Ci sarà Domenico Canobbio, camuno, l'unico delle terre comprese fra il lago d'Iseo e quello di Garda, ad aver scagliato il disco a più di 50 metri; era il 1977, la cifra "ella fu immobile e non ha ancora dato il mortal sospiro" come primato bresciano. Noi non sappiamo far di conto, pensateci voi, noi intanto brindiamo ai grandi progressi dell'atletica. Dall'aeroporto di Villafranca, dove si occupa di sicurezza, arriverà una montagna di carabiniere Luciano Zerbini, un altro pezzo di storia del "disco volante".  Questi sono alcuni, ma altri hanno annunciato che verranno, per fare degnissima cornice. Che siano tanti e entusiasti ad innalzare il vessillo dell'atletica, quella che noi vorremmo e che a Castenedolo tengono alto.

Le foto: in alto, Oney Tapia festeggiò così la sua medaglia d'argento ai Giochi Paralimpici Rio 2016, sfoggiando la mascherina paraocchi disegnata appositamente dalle sue figlie. Felice e orgogliosa anche Diletta Fortuna, figlia di Diego, otto volte campione italiano di disco, un primato personale di oltre 64 metri, lei, giovanissima, vincitrice, qualche settimana fa, a Györ, in Ungheria, della medaglia d'oro agli European Youth Olympic Festival.