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Il nostro sogno si materializza nel raffinato segno grafico di Roberto Scolari Stampa
Martedì 20 Giugno 2017 15:30

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Come avevamo lasciato intendere tra le righe varie volte nelle ultime settimane, il nostro progetto legato agli ideali olimpici antichi - ammesso che siano mai esistiti, qualche volta abbiamo dei cedimenti di sconforto leggendo certe notizie - si è rifatto il maquillage. o makeup, oppure belletto, come lo chiamavano le nostre zie quache decennio fa. E i luoghi per imbellettarsi, in versione romantico pudica ottocentesca, si chiamavano luoghi riservati "per incipriarsi il naso". Ci siamo imbellettati anche noi, grazie alle magiche arti estetiche del nostro amico Roberto Scolari, che continua il lavoro grafico alla antica ditta Apollonio, che lavora a Brescia dal 1840. Roberto è attento allievo di un grande maestro grafico come Martino Gerevini, artista che ha goduto della incondizionata stima di un gigante dell'arte come Bruno Munari, che di lui scrisse:"Martino Gerevini ha una personale sensibilità ai colori e li sa usare egregiamente sia come combinazione, sia come intensità o apparizione, per comunicare sensazioni. Queste opere di arte concreta vanno osservate con attenzione, come con la stessa attenzione ascoltiamo i suoni di una melodia. Saranno i nostri recettori sensoriali a comunicarci il messaggio. Ognuno riceve un messaggio diverso, secondo la propria sensibilità, secondo il momento". Roberto, che ha trascorso parecchi anni accanto a lui, ne ha respirato, assimilato, la sensibilità cromatica, il tratto sobrio, e ne trasmette le sensazioni.

Nel novembre del 2015, Roberto ricevette incarico di preparare la coreografia per una serata molto speciale che ebbe al centro un nostro socio. In quella occasione fu creato il logo di "Sognando Olympia", che però rimase un sogno nel cassetto quella sera nel salone del cinquecentesco Palazzo sul porto di Gargnano per motivi di...orario: troppe chiacchiere. Ma come tutte le cose che ci sono care e riponiamo nel cassetto, prima o poi, riemergono dal momentaneo oblio cui le abbiamo confinate. Fu così anche per questo progetto: sogna tu che sogno anch'io, e l'anno scorso, finestra aperta sui Giochi Olimpici di Rio, l'iniziativa di baccano ne ha fatto parecchio. Mesi fa, una serie di forze e di spinte hanno ispirato la sua continuazione, sicuramente un po' presuntuosetta, con quella ipoteca "Tokyo 2020", data dei prossimi Giochi, sui quali spira qualche venticello che - a noi - fa venire i brividi.

Primo passo: caro Roberto rimettiti al lavoro e stuzzica la tua fantasia creativa. Non si è fatto pregare, ed ecco qui il risultato della sua creatività: ben quattro proposte di logo. Bravissimo, ma ci ha inguaiati. Il manipolo dei promotori si è messo intorno a un tavolo e la scelta si è complicata, i gruppi devono sempre essere formati...da uno solo. Proposta scaturita attorno al tavolo: rendiamo pubblici i lavori e ascoltiamo l'opinione di chi vorrà darcela. Mettiamo insieme il tutto e poi vedremo. Si è anche detto: a rotazione possiamo usarli tutti, ognuno ha un suo fascino.

Ci proviamo: chi vuole esprima il suo giudizio (sintetico, per favore) per indicare quale di queste quattro proposte grafiche gli piace di più. Ci rivolgiamo ai soci, ai lettori del nostro sito, a chiunque, per caso, si imbatta in questa pagina. È sufficiente inviare un breve messaggio a questo indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

Ultimo aggiornamento Martedì 20 Giugno 2017 16:20