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"VERBALE N. 11 del 23-24.4.2005 dell'ASSEMBLEA DEI SOCI" Print

                VERBALE N. 11 del 23-24.4.2005 dell'ASSEMBLEA DEI SOCI 

Il giorno sabato 23 aprile 2005, alle ore 17.00, in seconda convocazione, presso la Sala Riunioni (per gentile concessione dell’Amministrazione Comunale di Gargnano) dell’ex Palazzo Municipale di Gargnano (Brescia), in Piazza Feltrinelli numero 2, primo piano, si è riunita l'Assemblea Ordinaria dei Soci dell'A.S.A.I. - Archivio Storico dell'Atletica Italiana Bruno Bonomelli.

Sono presenti il Presidente Castellini, il Vice-Presidente Zanetti Lorenzetti, il socio fondatore signora Nulli, i soci aderenti Bargnani, Forti, Gelmi, Gozzelino, Lombardi, Manfredini, Menicatti, Rivis, Sabbadin, Salamina e Valzelli, oltre ad alcuni ospiti non soci dell’associazione. Alle ore 17.30 circa intervengono anche il segretario Capanni e il socio Pallicca, alle ore 17.45 il socio fondatore Galeotti. Risultano assenti per motivi di salute o impegni personali i consiglieri Leoni e Martini, il socio fondatore Garavaglia, il sindaco revisore Strinati. Sono presenti per delega il Presidente Onorario Quercetani (delega a Capanni), i socio fondatori Fracchia (delega a Valzelli) e Frasca (delega a Menicatti), e i soci aderenti Barberis (delega a Gozzelino), Biagini (delega a Rivis), Carniani (delega a Pallicca), Dal Fabbro (delega a Nulli), Fava (delega a Sabbadin), Granata (delega a Forti), Mappa (delega a Manfredini), Merlo (delega a Lombardi), Oneto (delega a Zanetti Lorenzetti), Verrecchia (delega a Gelmi).

Il presidente Castellini assume la presidenza dell'assemblea con il consenso della stessa, mentre il vicepresidente Zanetti, stante l’assenza del segretario, funge inizialmente da segretario. Al momento del suo arrivo il segretario Capanni, come da statuto, assume la funzione di segretario dell’assemblea.

Il presidente dell'assemblea introduce la stessa presentando agli astanti l’Assessore alla Cultura del Comune di Gargnano, signora Fernanda Bertella; quest’ultima formula un breve indirizzo di saluto e di augurio per l’andamento dei lavori, ringraziando per la scelta di Gargnano come luogo di effettuazione dell’assemblea.

Castellini, a sua volta, ringrazia l’Assessore per la sua presenza e per il suo saluto, e ringrazia il Comune di Gargnano e il Gruppo Sportivo Montegargnano per la collaborazione fornita da entrambi per l’allestimento e l’organizzazione dell’assemblea. Ricorda quindi che il lavoro, fra l’altro, è stato doppio, a motivo dei disagi intervenuti in marzo per il maltempo, con conseguente rinvio per cause di forza maggiore dell’assemblea – inizialmente fissata per il 5 e 6 marzo.

Subito dopo il presidente, constatata la regolarità dell'assemblea in seconda convocazione, la apre ufficialmente dando la parola al vicepresidente Zanetti. Questi dà lettura dell'o.d.g. previsto:

1) approvazione del verbale precedente;

2) relazione del Consiglio Direttivo all'Assemblea dei Soci;

3) approvazione del bilancio consuntivo 2004 e della relativa relazione del Sindaco Revisore;

4) approvazione del bilancio preventivo 2005 e della relativa relazione del Sindaco Revisore;

5) attività dell'Associazione;

6) elezioni per il rinnovo delle cariche previste dallo Statuto per il quadriennio 2005-2008;

7) varie ed eventuali.

Il segretario facente funzione Zanetti, relativamente ai primi quattro punti dell’ordine del giorno, ricorda ai soci presenti che il verbale di riunione della precedente assemblea 2004, oltre ad essere stato inserito sul sito internet associativo - dove è sempre disponibile -, è stato inviato a tutti i soci per posta in fotocopia. Ricorda anche che la relazione 2004 del Consiglio Direttivo ai Soci, il bilancio consuntivo 2004, il bilancio preventivo 2005 e le relative relazioni del Sindaco Revisore sono stati tutti spediti anticipatamente ai soci insieme alla convocazione dell’attuale assemblea. Come per le precedenti assemblee quindi, non risultando domande in merito ed al fine di risparmiare tempo prezioso da dedicare alla discussione, tutti gli adempimenti formali vengono dati per letti e posti direttamente all’approvazione dei soci presenti.

L’assemblea, invitata ad esprimersi per alzata di mano, approva all’unanimità:

 

  • il verbale delle assemblee numero 10 del 15.5.2004 relativo all’assemblea ordinaria del 28.3.2004; 

  • la relazione dell’attività 2004 del Consiglio Direttivo ai Soci;  

  • il bilancio consuntivo 2004 e la relativa relazione del Sindaco Revisore; 

  • il bilancio preventivo 2005 e la relativa relazione del Sindaco Revisore.

 

 Il segretario Capanni, intervenuto nel frattempo, comunica ai presenti le deleghe a lui pervenute e consegnate, così come comunica che – se gli interessati sono d’accordo – provvederà a strapparne tre relative a soci che le avevano inviate per la precedente riunione del 5-6 marzo, essendo allora indisponibili, ma che sono invece intervenuti questa volta: Gelmi, Gozzelino e Pallicca. Con il consenso dei tre interessati presenti le loro rispettive deleghe vengono quindi distrutte, mentre le altre vengono confermate in corso di validità anche se rilasciate – in maggioranza – per la data di convocazione precedente.

Si passa quindi al quinto punto dell’ordine del giorno – attività dell’associazione – e, a tal proposito, il socio Sabbadin domanda se le previste elezioni alle cariche sociali sono state programmate per il sabato pomeriggio oppure per la domenica mattina. Il socio Gelmi, a sua volta, chiede se ci sono state defezioni fra i vecchi consiglieri oppure se tutti i precedenti membri del Consiglio Direttivo hanno confermato la propria disponibilità ad essere nuovamente eletti.

Rispondono il presidente Castellini e il segretario Capanni, che informano l’uno dell’idea – da verificarsi comunque nel corso del dibattito – di provvedere alle elezioni sociali la domenica mattina, anche perché alcuni soci hanno già annunciato che sarebbero intervenuti solo alla domenica, e l’altro che tutti i precedenti consiglieri hanno confermato la propria personale disponibilità ad essere confermati nella carica e nell’incarico, se tale sarà la volontà dell’assemblea.

In proposito Castellini aggiunge che la disponibilità dei vecchi consiglieri e sua personale sono suffragate dalle realizzazioni prodotte nel tempo, ben 16 opere in 11 anni; però è anche vero che ci sono molti altri soci che lavorano e producono propri studi e ricerche, come Manfredini per le prove multiple, Rivis per le corse prolungate, Sabbadin per le liste indoor, per cui l’associazione è sempre aperta e disponibile al cambiamento se qualche altro socio vorrà proporsi per le varie cariche sociali previste.

Il socio Salamina formula tre quesiti e domanda quale sia l’attuale numero dei soci, quale sia stato l’esito delle manifestazioni svoltesi nel 2004, e a che punto siano i lavori per le annunciate nuove pubblicazioni storiche.

Rispondono il segretario Capanni e il presidente Castellini. I soci attuali – tolti i defunti – sono 126. Nel settembre del 2004 si è svolta a Milano la prevista manifestazione di fit-walking aperta a tutti promossa ed organizzata dal nostro socio Pavesi; la passeggiata ha avuto un buon successo, ed è stata effettuata anche un’azione promozionale per l’A.S.A.I. grazie all’altro socio Mario Bono che, nel gazebo allestito per l’occasione all’interno del campo sportivo luogo di ritrovo e di arrivo, ha distribuito volantini associativi e parlato con autorità e persone presenti della nostra attività. Le annunciate pubblicazioni, infine, sono in preparazione: quella sul campionato italiano dei 50 chilometri di marcia è finalmente in dirittura d’arrivo, e sarà presentata presumibilmente il prossimo mese di ottobre; il nuovo volume sui risultati dei campionati italiani – dedicato agli anni dal 1921 al 1924 – ha preso avvio con una lettera di intenti inviata dal presidente Castellini ai precedenti curatori che – tutti – hanno risposto positivamente in relazione all’ipotesi formulata. I medesimi autori – Frasca, Martini, Quercetani – invieranno come di consueto i propri contributi a Zanetti Lorenzetti che coordinerà l’opera e ne curerà l’impostazione e la realizzazione tipografica, in linea con la veste editoriale dei precedenti volumi della collana.

Il socio Manfredini, premettendo comunque la sua non conoscenza in merito, chiede se vi possano essere – ed eventualmente quali – nuove prospettive con la Federazione Italiana di Atletica Leggera, visto il rinnovo avvenuto al vertice delle cariche federali. Chiede anche se non sia il caso, visto il cambiamento avvenuto, di ricercare comunque un contatto per promuovere esistenza e attività dell’A.S.A.I. con la FIDAL, in vista di possibili collaborazioni future.

Gli risponde il presidente Castellini, secondo il quale anche il nuovo corso federale non pare partito nel migliore dei modi, almeno a giudicare da quanto apparso – o non apparso – sulla stampa, e almeno a giudicare dal fatto che per ora, invece di pensare a qualche soluzione per un effettivo rilancio dell’atletica italiana, si è solo provveduto ad inviare agli organi preposti numerose richieste di organizzazione di manifestazioni internazionali di vario tipo. Comunque resta il fatto del nuovo presidente, e quindi Castellini si dichiara pienamente d’accordo con la proposta di Manfredini affinchè i nuovi consiglieri A.S.A.I. che saranno eletti dall’assemblea prendano contatto con la nuova FIDAL e ne vaglino le possibili risposte, ovviamente se arriveranno.

In proposito Sabbadin, dichiarandosi anche lui d’accordo con la proposta Manfredini, fa sapere che nel nuovo corso qualche timido segnale di novità – per quanto ci interessa più da vicino – pare esserci; sono infatti già partiti più volte vari solleciti alle regioni inadempienti, quelle che, non inviando i propri dati per le liste e graduatorie federali, impedivano di fatto per mesi che le medesime diventassero ufficiali.

Interviene poi il socio Bruno Gozzelino, che è anche vicepresidente e segretario della U.N.A.S.C.I., l’associazione che riunisce ben 76 società centenarie d’Italia. Gozzelino, nel presentare esistenza ed attività della stessa UNASCI – peraltro già ben nota a quasi tutti i presenti –, comunica che tale associazione sta predisponendo un proprio sito internet; in proposito chiede l’autorizzazione ad inserire da subito un link che rimandi al sito internet dell’ASAI, auspicando ovviamente che lo stesso accada sulla relativa pagina del nostro sito www.asaibrunobonomelli.it. Dopo aver avuto l’assenso unanime dell’assemblea alla sua richiesta Gozzelino ringrazia i soci; poi fa presente che la Regione Piemonte ha approvato una legge regionale volta a tutelare gli archivi sociali delle società sportive con almeno settanta anni di vita, e si offre, se richiesto, a fare da intermediario – visto il suo ruolo – per agevolare i contatti fra queste società e l’ASAI se occorresse fare specifiche ricerche in tali archivi documentari societari. Quindi fa altre due comunicazioni, riferendo di due iniziative in cui è coinvolta l’UNASCI e che hanno rilevanti aspetti storici: il 29 maggio Verona ospiterà un convegno legato alla valorizzazione degli archivi sportivi, organizzato dalla stessa UNASCI e dalla locale Bentegodi, mentre dal 6 all’8 maggio a Trieste si svolgerà un altro convegno promosso per gli studenti italiani di scienze motorie dall’AONI (l’Accademia Olimpica Nazionale Italiana). A proposito di tale associazione Gozzelino riferisce che vi sono vari contatti in corso, da parte dell’UNASCI, con la stessa AONI, presieduta al momento dall’ex campione olimpionico di equitazione Mauro Checcoli, così come altri contatti vi sono con il Comitato di Carpi per le celebrazioni di Pietri 2008.

Il presidente Castellini, visto che Gozzelino ha introdotto l’argomento Comitato Carpi 2008 per le celebrazioni delle gesta olimpiche di Dorando Pietri a Londra nel 1908, affronta l’argomento, non senza ricordare che di ciò era già stata fatta ampia e circostanziata menzione anche nella precedente assemblea annuale del 2004 svoltasi a Bergamo, così come fedelmente riportato dal relativo verbale di riunione.

Castellini prega la socia Valzelli di distribuire ai soci presenti le copie di alcune comunicazioni intercorse e quindi le illustra e le commenta. Egli ricorda innanzitutto come il primo contatto in proposito – come riportato nel citato verbale dell’assemblea 2004 – risale ad una telefonata ricevuta dal segretario Capanni a fine 2003; dopo di ciò, nel 2004, erano intercorsi solo pochi contatti informali senza altre comunicazioni precise. Ai primi di febbraio 2005 è poi pervenuta al segretario una lettera, presso il nostro recapito postale, e tale lettera è la riproduzione che appare nel primo dei quattro fogli fotocopiati consegnati ai soci presenti; in tale missiva il Comitato promotore delle celebrazioni di Carpi per Dorando 1908-2008 chiedeva all’ASAI la sua formale adesione a tale Comitato. Castellini riferisce che il segretario ha subito informato presidente e vicepresidente di tale comunicazione ricevuta, e ciò ha prodotto una lettera, a firma del presidente (copia fotostatica n. 2 consegnata ai soci), attraverso la quale il Consiglio Direttivo dell’ASAI dava una propria prima adesione di massima all’iniziativa, in attesa della programmata imminente assemblea plenaria dei soci che confermasse una piena ed efficace adesione dell’ASAI nel suo complesso; in tale lettera si pregava anche di far conoscere meglio ed in dettaglio cosa avrebbe significato per l’ASAI – in termini di impegno realizzativo – aderire formalmente al Comitato Dorando 1908-2008. A tale lettera seguiva una e-mail di Augusto Frasca al presidente Castellini (riprodotta in parte nell’allegato numero 3 consegnato ai soci, con l’esclusione di alcune comunicazioni di carattere personale). In tale messaggio elettronico si rendeva noto che, al momento, l’adesione non comportava alcunchè, visto che le iniziative programmate dal Comitato erano molte, ma sarebbero state definite in dettaglio solo a fine 2005, una volta conosciuta la disponibilità economica reperita per la realizzazione delle iniziative medesime. Alla successiva risposta del presidente per via elettronica, Frasca replicava inviando il dettagliato "indice" completo delle ventotto iniziative prefigurate dal Comitato per il Centenario di Dorando Pietri (allegato n. 4 consegnato ai soci).

Dopo tale ricostruzione cronologico-documentale dei fatti Castellini ha aggiunto che l’iniziativa del centenario di Pietri sta certamente a cuore a tutti, lui compreso come presidente dell’ASAI, vista la statura del personaggio. Egli precisa di non avere alcun elemento critico personale e di non voler creare problemi ad alcuno, però fa anche sapere di essere stato ampiamente frainteso – così come provano i vari messaggi elettronici intercorsi –, dato che probabilmente si è ritenuto che lui fosse personalmente contrario e che chiedesse chiarimenti e spiegazioni in merito alle iniziative programmate e da attuare per tale motivo.

In merito interviene il socio Gozzelino il quale fa sapere che, in proposito, l’UNASCI è nelle stesse identiche condizioni dell’ASAI: ha aderito al Comitato di Carpi, ma al momento non conosce in che modo e come potrà e/o dovrà essere coinvolta nell’iniziativa.

Il segretario Capanni, a sua volta, comunica che – forse – la causa dei malintesi può avere avuto origine da lui; egli, infatti, al momento di trasmettere a Castellini e Zanetti la lettera ricevuta in febbraio, ha subito messo per scritto che, a motivo dei suoi numerosi impegni di carattere personale e professionale, non avrebbe in alcun modo potuto rappresentare l’ASAI negli incontri che il Comitato di Carpi prefigurava si sarebbero organizzati e tenuti nella seconda parte del 2005.

Chiede la parola ed interviene il socio Galeotti. Egli esordisce chiedendo che l’ASAI non si metta di traverso al Comitato di Carpi troppo presto. Egli informa anche che le richieste dei finanziamenti sono in corso presso il Ministero dei Beni Culturali e presso vari Enti Locali, e che solo dopo le relative risposte, se ci saranno risorse, si darà corso alle varie iniziative previste dall’elenco compreso nell’allegato n. 4. Precisa poi che molti soci dell’ASAI – e lui fra questi – hanno aderito a titolo personale al Comitato le cui iniziative, nel frattempo, vanno comunque avanti; conclude affermando che, secondo lui, sarebbe un peccato rinunciare alla definitiva formale e sostanziale adesione al Comitato Dorando 1908-2008.

Il socio Enzo Sabbadin esprime il suo pensiero ed afferma che l’adesione a carattere personale va benissimo, coinvolgendo i singoli in quanto tali, ma vorrebbe sapere meglio cosa potrebbe essere richiesto all’associazione in caso di formale adesione.

Castellini ringrazia Sabbadin perché, secondo lui, il problema è proprio questo; non a caso Capanni ha fatto sapere subito di non avere la possibilità personale di agire per conto dell’ASAI; lo stesso Castellini, per i suoi impegni di lavoro fuori dall’Italia, non sarà in grado di intervenire, ed è da questo, in sostanza, che originano i suoi dubbi, perché non vorrebbe che, una volta data una precisa disponibilità, l’ASAI poi non sia in grado di collaborare ad alcunchè perché non ci sarà nessun socio in grado di farsi avanti ed andare a partecipare praticamente al Comitato.

Il socio Gustavo Pallicca, a questo punto, chiede di sapere da che parte stia Augusto Frasca, tra l’altro socio fondatore dell’ASAI. A lui risulta infatti che lo stesso Frasca stia già lavorando – insieme ad altra persona non socia dell’ASAI – ad una delle iniziative previste dal Comitato, un nuovo volume sulle gesta del maratoneta emiliano.

Castellini gli risponde che Frasca, come risulta già dal verbale assembleare ASAI dello scorso anno a seguito delle relative comunicazioni intercorse, è il membro del Comitato di Carpi incaricato dal Coordinatore Ivano Barbolini (anche lui nostro socio, peraltro) di tenere i contatti con l’ASAI.

I soci Rivis e Manfredini esprimono le loro perplessità, perché non capiscono, in pratica, cosa significhi tutto questo, con richieste generiche e imprecise, intreccio di ruoli e mancanza di chiarezza. Oltretutto quanto detto da Pallicca indica che l’unica cosa che poteva forse potenzialmente interessare i soci dell’ASAI – e cioè il volume storico – è già in fase di preparazione.

Il socio Salamina si domanda – e domanda all’assemblea: "Ma cosa ci possono chiedere? L’ASAI è, per suo nome, un "archivio" che cura la raccolta e la conservazione di dati; e allora ci chiedano se abbiamo dati, quali abbiamo, e se li possiamo e vogliamo fornire".

Il socio Gelmi, da parte sua, si domanda se è pensabile che un Comitato a carattere nazionale chieda all’ASAI soltanto poco o nulla; va bene l’intervento personale dei singoli, secondo lui, ma quello dell’intera associazione come tale prefigura un’azione di ben più ampia portata che dovrebbe comunque essere mantenuta, se prospettata a livello di adesione.

Il socio Enzo Sabbadin formula poi un breve, ma significativo intervento nel corso del quale afferma che tutti i soci hanno impegni di carattere personale e professionale, e che, mettendosi una mano sulla coscienza, ciascuno dà sempre il suo contributo facendo quello che può nella misura che gli è possibile; anche lui, ad esempio, continua a tenere aggiornato il sito internet nei soli ritagli di tempo, e lo fa con obiettive difficoltà, per quanto sempre ben volentieri; per questo, se ci sono soci che hanno voglia e tempo, ben vengano, e invita perciò questi, se esistono, a farsi avanti.

Chiede ed ottiene la parola il socio Menicatti, il quale affronta vari temi. Il primo è quello relativo alle iniziative di Dorando Pietri. Secondo lui si tratta di un’occasione significativa da cui l’ASAI non dovrebbe restare fuori; a suo giudizio, nell’attuale momento di incertezza, l’ASAI dovrebbe formulare proposte e candidarsi a curare qualche settore fra quelli prefigurati dal Comitato, pur se precisa che anche lui non potrà intervenire per mancanza di tempo a causa dei suoi impegni di lavoro. A proposito dei dodici singoli soci dell’ASAI che risulta abbiano aderito personalmente al Comitato, egli non vede la cosa negativamente, ma considera che, se fosse possibile, dovrebbero per lo meno muoversi in modo coordinato. Parlando poi dell’attività associativa dell’ultimo anno egli afferma che, secondo lui, si è trattato di un’annata un po’ magra, con pochi progetti andati avanti e progrediti in modo significativo; chiede ad esempio se e in che misura è stato attuato l’immaginato censimento dei libri storici in possesso dei singoli soci. Egli manifesta poi la sua perplessità relativamente all’invito ricevuto per l’inaugurazione della "Collezione Ottavio Castellini – Biblioteca Internazionale dell’Atletica"; i suoi motivi di sorpresa derivano dall’assenza del nome ASAI dal "titolo" della biblioteca – a differenza di quanto affermato in anni precedenti –, e dal leggere l’aggettivo internazionale, quando come è noto l’ASAI ha fra i suoi fini statutari la sola atletica italiana. Menicatti conclude il suo intervento ponendo la sua candidatura a membro del Consiglio Direttivo.

Il socio Manfredini, riferendosi all’affermazione di Menicatti relativa alla biblioteca, dice che, forse, così aveva interpretato lo stesso Menicatti perché lui, personalmente, aveva invece ben capito ed era consapevole che il materiale finora raccolto dall’ASAI e dai suoi soci sarebbe stato – in un certo senso – "ospite" della raccolta personale di Ottavio Castellini.

A Menicatti risponde anche, relativamente all’andamento dei progetti 2004, il segretario Capanni, il quale lo invita a esaminare con attenzione la relazione del Consiglio ai Soci, dato che già in essa si era dato conto che l’iniziativa relativa al censimento dei libri storici era stata attuata, ma al socio web-master erano poi pervenute solamente due risposte da parte di altrettanti soci. In proposito egli ricorda anche che la risposta dei soci – così come in tutte le associazioni – è sempre lenta e pigra: ed infatti sono stati solo venti coloro che hanno rispedito la propria autorizzazione personale a ricevere solamente per via informatica le varie comunicazioni associative.

A questo punto interviene il presidente Castellini il quale, alzando in verità di molto i toni della risposta, afferma che si è rotto definitivamente le scatole. Egli dice che ha speso i suoi denari, negli anni, per raccogliere il materiale che personalmente gli interessava – di tutte le nazioni e specialità –, così come ha speso i suoi denari per arredare la sua biblioteca che è stata collocata in un edificio di suo uso, ma di proprietà dell’altro socio Elio Forti. In settimana, poi, ha avuto un’altra profonda delusione quando, cercando per l’ennesima volta di reperire finanziamenti per l’associazione, si è sentito rispondere negativamente con fermezza e decisione. Ciò premesso egli, chiedendo ripetutamente che di questo si prenda opportuna nota per il verbale della riunione, afferma di non essere più disponibile ad essere il presidente dell’ASAI, perché ha suoi problemi di carattere personale e non può perciò farsi carico anche di quelli dell’associazione.

Gli rispondono Menicatti e Galeotti. Menicatti afferma che può darsi che lui non avesse capito bene, e pertanto, nel ritirare la sua candidatura al consiglio direttivo, auspica che Castellini rimanga alla guida dell’ASAI. Galeotti, da parte sua, osserva che Castellini, probabilmente, in questo momento non è del tutto sereno, e da questo derivano conseguentemente le sue affermazioni; anche lui auspica la continuazione della presidenza Castellini ai vertici dell’ASAI.

Castellini chiede scusa ai presenti perché afferma di aver trasceso nei toni del suo intervento. Però, come ha rilevato Galeotti, effettivamente al momento non è sereno; inoltre, probabilmente, non è più interessato all’ASAI, anche perché desidera non ricevere più lettere e comunicazioni offensive sul piano personale come quelle che ha ricevuto di recente. Perciò è davvero stanco e ribadisce le sue intenzioni di ritirarsi dall’ASAI, anche se conferma le parole date relativamente alla conclusione del libro sul campionato di marcia e relativamente al finanziamento del nuovo volume sui risultati dei Campionati Nazionali.

Intervengono brevemente i soci Manfredini e Sabbadin i quali, pur capendo le ragioni di Castellini, lo invitano a ripensarci con calma a mente fredda. Il segretario Capanni, da parte sua, afferma di capire bene i sentimenti di Castellini avendo conoscenza di quanto accaduto di recente.

L’assemblea si conclude alle ore 20.00 circa, rimandando i soci alla seguente cena comune delle 20.30 e al successivo previsto appuntamento della domenica mattina alle ore 9.30.

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L’assemblea ordinaria 2005 dell’A.S.A.I. Bruno Bonomelli riprende, nella stessa Sala del giorno precedente, domenica 24 aprile 2005 alle ore 9.30. Ai soci presenti sabato 23 aprile vengono a mancare Galeotti e Salamina, impossibilitati a ripresentarsi in riunione alla domenica, e si aggiungono i soci Bono, Malisani, Oleotto e Pavesi.

Il presidente Castellini apre la discussione della nuova seduta assembleare dando il buongiorno a tutti e chiedendo ai soci presenti di esprimersi in merito alla risposta da fornire al Coordinatore del Comitato Promotore di Carpi per Dorando 1908-2008, Ivano Barbolini, visto che la sera precedente, pur con tanti pareri, non si è arrivati ad una decisione definitiva. Il segretario Capanni, per dar modo ai soci nuovi intervenuti di rendersi conto di cosa si sta parlando nel dibattito, consegna anche ai quattro nuovi arrivati le quattro copie fotostatiche distribuite agli altri soci presenti la sera prima.

Sabbadin afferma che, una volta preso atto che dodici soci ASAI hanno già aderito personalmente per conto loro, bisogna dare un’adesione meramente formale, in attesa di decidere compiutamente quando si conoscerà in dettaglio qualcosa in più a proposito del nostro coinvolgimento.

Capanni si dichiara d’accordo, ma al tempo stesso propone di coinvolgere direttamente il socio Galeotti visto che, come da questi affermato la sera prima, egli fa già parte operativamente del Comitato; precisa anche che, visto che Galeotti non è presente alla seduta, potrà informarlo lui se l’assemblea è d’accordo.

Gozzelino e Pallicca dissentono da questa ipotesi, preferendo la proposta Sabbadin, e molti altri soci si esprimono in questo senso.

L’assemblea decide quindi all’unanimità, su invito del presidente Castellini, di spedire al Comitato Dorando 1908-2008, in linea con la proposta Sabbadin, una lettera di formale adesione, ma di carattere interlocutorio, in attesa di conoscere cosa potrà essere effettivamente richiesto in merito all’ASAI.

Successivamente il presidente Castellini invita i soci Pavesi e Bono, assenti la sera prima, ma presenti all’assemblea nella seduta domenicale, a relazionare circa l’esito della loro iniziativa di fit-walking svoltasi il settembre precedente a Milano. Donato Pavesi fa agli altri soci un breve resoconto, affermando che, in effetti, si è trattato solo di una piccola goccia nel mare, ma, al tempo stesso, di un contributo concreto che dimostra come si possa arrivare ad ottenere risultati effettivi se ci si mette comunque all’opera; alla passeggiata meneghina hanno preso parte, complessivamente, 330 iscritti, ed hanno presenziato numerose autorità, e tutto questo senza che sia stata attivata alcuna campagna pubblicitaria specifica. Mario Bono, dal canto suo, conferma di aver rilevato interesse alle iniziative dell’ASAI in tutte le persone da lui contattate nell’occasione. Al termine del loro intervento Pavesi e Bono consegnano al segretario Capanni affinchè le conservi agli atti, dopo le foto di rito, il cartellone ASAI in poliuretano realizzato per l’occasione e firmato da autorità e protagonisti, alcune immagini della manifestazione, e un CD con foto e rassegna stampa della manifestazione stessa.

Il socio Oleotto, poi, chiamato in causa dal presidente Castellini perché riferisca degli sviluppi delle sue ricerche, comunica che continua il suo lavoro, in corso da tre o quattro anni, per arrivare alla stesura di una monografia sull’ostacolista Filiput. L’opera è abbastanza avanti e dovrebbe concludersi fra non molto tempo; per sua fortuna non ci saranno problemi né per i fondi necessari all’edizione – essendo gli Enti Locali territoriali molto sensibili –, né per una presentazione e pubblicizzazione del lavoro, nonostante, purtroppo, che l’atletica leggera appaia ormai in Friuli in caduta pressochè verticale.

A quel punto alcuni soci, Sabbadin e Pallicca in particolare, sollecitano il presidente a riprendere il filo dell’altro discorso interrotto la sera precedente, relativamente alle cariche associative da eleggere.

Il presidente Castellini, chiamato direttamente in causa, non si tira indietro e chiede scusa per le parole e per l’atteggiamento del giorno precedente e per aver perso del tutto la calma. Egli afferma, letteralmente, "di aver fatto il pagliaccio", così come gli era capitato in gioventù quando si dette per un breve periodo all’attività politica; anche allora, incapace di sopportare le necessità di mediazione richieste da tale attività, dopo un po’ di tempo lasciò perdere tutto. Egli afferma anche che negli ultimi anni ha perduto la serenità necessaria ad affrontare i problemi all’interno dell’ASAI, anche perché qualcuno ha fatto di tutto perché lui arrivasse a questa incresciosa situazione. In nottata ha perciò fatto una lunga riflessione che lo porta ad affermare che, mancandogli la serenità per affrontare una sola riunione all’anno dell’ASAI, forse è davvero meglio che si faccia definitivamente da parte.

In proposito si levano dalla sala varie voci a ciò contrarie e il segretario Capanni precisa che – forse intuendo quello che poteva accadere nel corso dell’assemblea – ha predisposto, a differenza del passato, specifiche schede per la votazione delle cariche previste dallo Statuto.

Castellini, sollecitato ancora da più e più parti, chiede allora esplicitamente una votazione a scrutinio segreto, e non per acclamazione come avvenuto nelle precedenti assemblee elettive, e conclude, affidandosi perciò ai voleri dell’assemblea, che, pur controvoglia, è alfine disponibile ad "entrare cardinale in conclave". Invita anche a considerare valida la candidatura del socio Menicatti a consigliere, visto che il medesimo aveva ritirato la candidatura stessa solo a seguito del suo sfogo personale della sera precedente.

Il segretario Capanni dà allora la forza votante dell’assemblea, con 19 soci presenti e 13 deleghe, precisa – a specifica domanda di Gelmi e di Sabbadin – quali sono le cariche da eleggere e i candidati – cioè i nomi dei vecchi membri del Consiglio Direttivo uscente –, distribuisce le schede di votazione, e chiede espressamente ai soci Gozzelino e Pallicca di svolgere il compito di scrutatori. I due, con l’approvazione dell’assemblea, accettano, e provvedono quindi alla raccolta e allo spoglio pubblico dei voti espressi.

Al termine dello scrutinio vengono comunicati dai soci Gozzelino e Pallicca i risultati della votazione, che sono i seguenti:

= voti espressi 31, voti non espressi (astenuto) 1;

= per la carica di presidente hanno ottenuto voti: Castellini 29, Capanni 1 (1 voto non espresso per la carica di presidente);

= per la carica di vicepresidente hanno ottenuto voti: Zanetti 28, Menicatti 1, Strinati 1 (1 voto non espresso per la carica di vicepresidente);

= per la carica di segretario hanno ottenuto voti: Capanni 30, Leoni 1;

= per la carica di consigliere hanno ottenuto voti: Martini 28, Leoni 27, Menicatti 4, Pallicca 2, Castellini 1;

= per la carica di sindaco revisore hanno ottenuto voti: Strinati 29, Barberis 1 (1 voto annullato per la carica di sindaco revisore).

Vengono perciò proclamati eletti alle cariche previste dallo Statuto dell’A.S.A.I. Bruno Bonomelli per il quadriennio 2005-2008: Ottavio Castellini come presidente, Alberto Zanetti Lorenzetti come vice-presidente, Aldo Capanni come segretario, Marco Martini e Raul Leoni come consiglieri, Tiziano Strinati come sindaco revisore. I soci presenti accettano le cariche ad essi conferite dall’assemblea.

Dopo le foto di rito di tutti i soci presenti intorno al cartellone ASAI realizzato da Pavesi per l’iniziativa di Milano del settembre 2004, essendosi con ciò conclusi gli argomenti iscritti all’ordine del giorno, e non essendovi altro da deliberare, l’assemblea conclude i suoi lavori alle ore 11.00 circa.

All’assemblea hanno fatto seguito la proiezione di un breve filmato, alcuni brevi discorsi di autorità e altre persone presenti, e quindi, dopo il necessario spostamento collettivo al soprastante borgo collinare di Navazzo, l’inaugurazione a cura del Sindaco di Gargnano Franco Scarpetta e di Rosetta Nulli Bonomelli, con l’apertura ufficiale della "Collezione Ottavio Castellini – Biblioteca Internazionale dell’Atletica". Oltre a numerosi amici personali di Castellini tutti i soci presenti all’assemblea sono intervenuti all’inaugurazione, ed hanno potuto così constatare come sulla parete esterna dell’edificio, in corrispondenza della sala adibita a biblioteca, sia stata posta una grande targa recante il logo dell’A.S.A.I. Bruno Bonomelli sopra all’altra targa, più piccola, recante la denominazione della stessa biblioteca. La cerimonia si è definitivamente conclusa intorno alle ore 13.00.

I segretari della riunione Il presidente

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