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Dai che ce la facciamo: ancora qualche spintarella e torniamo al MinCulPop PDF Print E-mail

Non molti giorni fa, il nostro segretario Alberto Zanetti Lorenzetti ci ha inviato il ritaglio di un giornale sportivo italiano del 1950 che, riferendo della Assemblea della nostra Federatletica, ci forniva chiara dimostrazione di come la cultura (parolone) specifica del nostro sport sia stata sempre (quasi? spericolato ottimista) tenuta «in gran dispitto» (Dante, Inferno, Canto X) dai manovratori federali. Pubblicammo ritaglio e commentino annesso. Alberto sottolineava anche la scarsa democraticità degli organi sportivi. E Zanetti non è Bruno Bonomelli!

Neppure il tempo di soffiarsi il naso e stamane ci è pervenuta una lettera di Walter Brambilla e Daniele Perboni, i due sfruguliatori che redigono il sarcastico «Trekkenfield», di cui anche noi diamo spesso notizia. Non vogliamo togliervi il piacere di leggere la breve lettera e poi liberi di farvi l'opinione che volete. Ovviamente. A noi, visto anche l'allegro andazzo di questo Paese, viene in mente che certe esperienze sono già state vissute. Abbiamo evocato il nome di Bruno Bonomelli, se tutto andava bene era etichettato come un attaccabrighe, litigioso, violento (noi però ricordiamo un consigliere federale che lo inseguiva con una bottiglia in mano per spaccargliela sulla testa... siamo anche sicuri che fra la testa e il vino il grande Bruno avrebbe salvato il vino, se era buono), oppure era pazzo, da manicomio. Per fortuna che nel frattempo era intervenuta la Legge n. 180/1978 conosciuta come «Legge Basaglia», che aveva fatto chiudere i manicomi. La retrocultura del MinCulPop non è mai morta, è sempre lì, sotto la cenere, se ci soffiate un po' sopra, si riaccende vigorosa.

Questa la lettera:

Al Consiglio Provinciale di Milano (Fidal)

Da una settimana abbiamo consegnato a Davide Viganò via mail il numero 62 di Trekkenfild. Da una settima non abbiamo visto nulla sul vostro sito. Davide dopo averci rifilato un paio di grosse “balle”, ha capitolato ed ha detto che deve passare al vaglio del Comitato Provinciale, composto da ben 5 elementi. Il nodo da sciogliere il pezzo scritto da Francesco Panetta. Visto che la questione si protrae da troppo tempo, arriviamo a una conclusione così vi togliamo noi le castagne dal fuoco: lasciamo perdere il tutto, abbiamo capito che non siamo graditi, è infatti la seconda volta che vi provochiamo “disordini”. Nella prima abbiamo subito una censura bella e buona (dicembre 2017), in questo caso una quasi “censura” preventiva. Speravamo almeno in una telefonata da parte vostra che non è arrivata e non arriverà mai. La buona educazione, scusateci, non alberga dalle vostre parti. Qualora voi non lo sapeste Trekkenfild viene distribuito a tutti i Comitati Regionali Italiani e almeno ad altre 500 e passa persone. L’idea di pubblicare Trekkenfild sul sito del Comitato Provinciale era partita da voi, tramite il fiduciario Piero Perego e con il benestare di Sabrina Fraccaroli (allora presidente del Comitato Provinciale) che non si è mai permessa di sindacare sul nostro operato. Francesco Panetta che sappiamo essere il “colpevole” per aver scritto l’improponibile mi ha avvisato che deciderà come comportarsi. Trekkenfild arriva anche alla Fidal a Roma e non ha mai provocato problemi.

Un saluto

PS Non tirateci in ballo la questione degli impegni lavorativi che li hanno tutti!

Walter Brambilla e Daniele Perboni