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L'oro della medaglia olimpica non sbiadisce mai: Adolfo Consolini PDF Print E-mail

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Riproduzione della copertina originale e usata del Programma giornaliero (2 agosto) delle gare di atletica dei Giochi Olimpici di Londra 1948 e la pagina scritta di pugno dall'utilizzatore del Programma (che costava uno scellino) con annotati i partecipanti alla finale del lanco del disco e i primi tre classificati (documenti di proprietà della Biblioteca internazionale dell'atletica, ubicata in Navazzo, sul lago di Garda)

Era il 2 agosto 1948... Quel giorno...Ve lo racconta ancora un tale che abbiamo già incontrato tante volte in questo spazietta semistorico, un tale di nome Gianni Brera, che vi rilegge - sembra di sentirlo -  la sua cronaca apparsa sulla prima pagina della «Gazzetta dello Sport» del 3 agosto. Ci racconta quella memorabile giornata dello sport e dell'atletica italiana, che cinse d'alloro olimpico il capo di uno dei più grandi atleti nati nella nostra allungata penisola. Il pezzo di Brera non è brillantissimo, sembra un po' un collage scritto e trasmesso di tanta in tanto, e le conferma lui stesso parlando delle difficoltà telefoniche. Ma rimane pur sempre una grande testimonianza diretta.

Adolfo Consolini vince per l'Italia l'Olimpiade del disco con 52,78 metri

di Gianni Brera

"Giornata campale oggi per gli italiani e quindi anche per il cronista che deve recarsi sin dalle dieci di mattino allo Stadio, dove si svolge la qualificazione del disco (le batterie dei 10 km di marcia che avrebbero dovuto svolgersi stamattina sono state rimandate a domani; gli iscritti alla gara sono diciannove).

"I partecipantialle qualificazioni del disco maschile sono una trentina: e via via si presentano in pedana tutti i migliori campioni del mondo.

"Grata sorpresa per noi vedere in campo Giorgio Oberweger, molto elegante nella sua tuta azzurra vecchio stile, molto leggero nelle corsettine che egli fa per scaldarsi, ma ahimè senza la vecchia potenza. Giorgio Oberweger ha voluto sfidare quest'ultima volta l'enorme peso del fluido emanato dalla folla sportiva per un motivo puramente sentimentale, e altresì per far presente un caso forse unico nella storia delle recenti Olimpiadi: che un commissario tenico e allenatore sia un pure dilettante.

"Dal mattino...- Nelle qualificazioni Oberweger è, cosa per nulla strana in un...resuscitato, emozionatissimo: i suoi lanci sono insolitamente privi di nitidezza e fluidità, le misure riescono mediocri, 41 metri circa - nullo - 43 metri. Per qualificarsi sono necessari 46 metri.

"Consolini non si toglie nemmeno la tuta (il cielo è coperto) e supera i 51 metri d'acchito. Gordien a sua volta lancia e supera di poco i 49 metri. Tosi per essere da meno, oltrepassa i 50. Tutto a posto. Gli italiani sono soddisfatti. Non così gli americani dei quali il solo Gordien si qualifica per la semifinale.

"Nel pomeriggio alle 14.30 iniziano le gare del salto con l'asta e i 200 metri piani (12 batterie). Grande impressione producono nei 200 metri Patton, Ewell, La Beach, Treloar e Bourland: dunque niente di nuovo sotto il sole, meglio sotto la pioggia.

"Dell'asta, la cui misura iniziale è di quattro metri diremo a gara terminata. Purtroppo le difficoltà telefoniche ci impongono di trasmettere separatamente la cronoca di ogni gara.

"La toccatina di "Ober"... - Oberweger batte la mano sulla spalla dei suoi allievi che sono avvolti in pesanti coperte di lana, ma non hanno tolto il berrettino bianco da spiaggia, il che dona loro un'aria a vero dire, contrastante con l'imponenza del loro fisico.

"Dodici atleti sono stati ammessi alle serie eliminatorie del disco, nonostante nelle qualificazioni otto soli abbiamo superato 46 metri. Apre la serie di lanci Consolini e spara (chiudendo in ritardo) a 49,67. Gordien è terzo in serie e con lo stile di Fitch (fianco sinistro in direzione di lancio, molte oscillazioni nei preliminari, giro velocissimo e col corpo molto squilibratoinnanzi, sicchè si abbassa in proporzione la mano destra prima del finale) tocca i 47,95. Oltre i 47 vanno soltanto Syllas e Ramstad, prima di Tosi: ma Beppone non si accontenta dei 47 metri! Pur non chiudendo affatto ed esagerando l'elevazione della traiettoria egli batte d'acchito il primato olimpionico (detenuto da Carpenter con 50,58) e raggiunge 51,18.

"Il lancio della medaglia d'oro - Al secondo turno Consolini forza la macchina; la pedana è già malridotta dalla pioggia e dalle zampate dei dodici concorrenti, ma il campione della Pirelli si volge leggermente a  sinistra per trovare terreno meno smosso e lancia in ottima scioltezza a 52,78. La folla, non meno di 80.000 persone, incomincia a allibire: il primato olimpionico di...Giuseppe Tosi ha vita molto breve!

"Ecco il secondo turno dei migliori: Gordien 49,20, Tosi 48,81 (chiusura ancora anticipata, disco a campanile); Ramstad 49,22; Nykvist 46.27. Ed ecco le misure del terzo turno: Consolini 47,94 (la pedana è ormai impossibile, difficile rimanervi); Gordien 50.77; Tosi 50,11; Ramstad 47,72; Klic 48 circa; Nykvist 47,77. 

"...È appena terminata la gara degli 800 metri quando inizia il terno finale del disco (ultime tre serie di tiri). La pioggia è aumentata di intensità e la pista si va pian piano allagando così come la pedana del disco. Problematico rotearvi con molto slancio e potervi tuttavia restare. La misura raggiunta da Consolini è dunque da ritenersi "quasi una sicurezza" anche se non osiamo illuderci troppo dopo le sorprese della gara femminile. Certo è vero peccato che oggi gli azzurri non possano esibire tutta la potenza dei loro mezzi atletici e la perfezione dello stile italiano:soprattutto danneggiato è Tosi, il quale non è andato oltre i 51,18 nei primi tre lanci (infatti la prima serie venne effettuata quando la pioggia ancora non cadeva così forte).

"Quanto a Gordien, il suo stile tutto basato sulla velocità e non legato ai canoni tecnici degli italiani (corpo eretto e braccio destro "bloccato") non è certo fatto per le pedane sdrucciolevoli. Il lettore potrà forse immaginare l'alternativa di speranze e di dubbi che noi viviamo in questo istante di emozione.

"...Sta giungendo alla fine la gara del disco. Lo stadio si va svuotando: triste pensare per noi che ben pochi possono assistere alla cerimonia della premiazione. Perchè sì, la misura ottenuta da Consoliniappare ormai insuperabile; Gordien incappa in un altro nullo, nel primo turno di finale. Tosi supera a malapena i 50,09; Consolini pure fa lancio nullo. Gli altri si può dire a cuor leggero non sono pericolosi.

"Non doveva sfuggire - Attendiamo col cuore in gola il secondo turno. Gordien si squilibra: 48,74; Tosi incappa in un nullo; Consolini ottiene 50,51. I giornalisti americani sono furiosi e inveiscono a Gordien e alle sue sparate da Rodomonte (non aveva detto che vincere l'Olimpiade sarebbe stato facile come per suo padre, prestigiatore,  era facile cavare un coniglio dal cappello a cilindro?).

"I giornalisti italiani stringono invece le mascelle: sulle tribune non vi sono che i nostri connazionali. Si odono le loro grida, i loro incitamenti. Questa vittoria non ci deve sfuggire! Non sfuggirà infatti. Si inizia il terzo turno finale, l'ultimo: Consolini asciuga il disco, si avanza alla pedana. Conferma la sua ottima forma con un magnifico 50,43 (e la pedana è ormai una fossa di melma). E ora Gordien! L'atletico americano si prepara con calma, si bilancia a lungo nei preliminari, poi si contrae tutto e si precipita nel giro con rabbiosa decisione. Guizza via il disco sfarfallando e finisce sulla linea dei 52 metri. È dunque superato Tosi? Si alza la bandiera del giudice: rossa! Lancio nullo".