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Lettera aperta di Luciano Barra al presidente della IAAF/ Luciano Barra wrote to Mr Lamine Diack PDF Print E-mail

Fra pochi giorni, sabato 10 agosto, lo Stadio Luzhniki di Mosca accoglierà i 206 Paesi e i 1970 atleti (dati aggiornati al 5 agosto, qualcosa si perderà alla chiusura delle procedure di accredito e conferma) che daranno vita alla quattordicesima edizione dei Campionati mondiali di atletica leggera. Un Campionato, questo di Mosca, "nato sotto maligna stella", come la povera Desdemona dell'Otello verdiano. Dieci giorni fa è esplosa una nuova "bomba" che ha squassato le fondamenta del nostro sport. Già in giugno prima "scossa" con la positività della altezzosa Veronica Campbell Brown, giamaica installata negli States, una carriera di successi fin dagli anni giovanili. Poi il 14 e 15 luglio, il terremoto: Tyson Gay, statunitense, doppio campione mondiale a Osaka 2007 (100 e 200 metri), argento a Berlino 2009 e quarto ai Giochi Olimpici Londra 2012, annuncia in una conferenza stampa che gli è stata comunicata formalmente la positività ad un controllo. Passano poche ore e "la pista trema ancora molto forte" e non per assestamento: stavolta sono alcuni giamaicani con il celebre Asafa Powell, che fu primatista del mondo dei 100 metri con 9.74.

L'atletica torna nell'occhio del ciclone: tutti gli annusapatte del mondo si scatenano, soprattutto quelli che per il resto del tempo non sanno distinguere un 100 metri da un lancio del peso. Ma di fronte al doping, tutti i premi Nobel della chimica, della biochimica e della bioovvietà si scatenano. Vecchia storia!

Abbiamo invece ricevuto (qualcuno di noi dell'ASAI) un documento che riteniamo molto interessante, che merita diffusione, lettura, approfondimento e discussione. Non diciamo condivisione acritica, affermiamo che offre molti spunti sui quali sarebbe bene che si riflettesse. Lo ha scritto Luciano Barra, una vita nello sport e nell'atletica, un osservatore attento, documentato, propositivo, talvolta un po' prolisso ma mai banale. Ha spedito una lettera aperta al presidente della IAAF, Lamine Diack, e a tutti i membri del Council: doping ma non solo, in discussione è il modello di atletica che ormai si trascina da anni e che, ci sembra, non suscita più molta attenzione.

Abbiamo chiesto a Luciano Barra l'autorizzazione a pubblicare la sua lettera sul nostro sito. Con il suo accordo - di cui lo ringraziamo - ve la proponiamo qui, ricordando che è scritta in inglese.
Chi vuole intervenire con un commento può invarlo a This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it

Here attached a letter (in English) that Luciano Barra sent a couple of days ago to Mr Lamine Diack, IAAF President, and the IAAF Council Members discussing the "format" of the world athletics, the problems of doping (Tyson Gay and the Jamaicans, Veronica Campbell Brown and Asafa Powell among them), the future of our sport. Send your comments to This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it