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I record liguri di atletica leggera, storia e personaggi: nuovo libro dei soci Edoardo e Angela (2) PDF Print E-mail

Carlini

Ritorniamo sulla presentazione del nuovo lavoro statistico di Edoardo Giorello e Angela Cartesegna, presentato sabato scorso nella Sala CONI del Palazzo delle Federazioni, a Genova. Del libro già abbiamo dato qualche anticipazione: dettagliata ricostruzione dei primati liguri, uomini e donne, con qualche involontaria decurtazione dovuta non tanto alla imprecisione quanto all'uso dei sistemi informatici che sembrano infallibili ma talvolta sono trappole ingannevoli. I due autori sono troppo perfezionisti e quindi hanno immediatamente informato di un paio di "tagli" involontari.

La pubblicazione è bella, con una ricchezza di fotografie affascinante. Alle pagine 8 e 9, per esempio, sono riprodotti alcuni documenti eccezionali, grazie alla piena disponibilità di Giorgio Lunghi, pronipote del grande Emilio: il telegramma spedito in Italia da New York per annunciare il primato mondiale delle 880 yard, lui scrive giustamente "mezzo miglio", ottenuto a Montreal tre giorni prima; la carta d'identità, oggi diremmo l' "accredito", come dirigente ai Giochi Olimpici di Parigi Colombes del 1924, e una cartolina postale inviata ad un amico. Ma ogni pagina è una scoperta, soprattutto per chi genovese o ligure non è.

Sabato mattina c'era un bel parterre alla Sala CONI per stringersi attorno a Angela e "Dado", da sempre così per gli amici. Guido Alessandrini e sua moglie Anna Bolognesi, entrambi atleti in terra genovese prima del trasferimento a Torino dove Guido ha esercitato con grandissima professionalità il "mestieraccio" di giornalista; Armando Sanna, Piero Perniciaro, Giorgio Porro, gran bravo mezzofondista, il velocista Paolo Boretti, il pesista Marco Noli, il martellista Walter Superina, Riccardo Ardesi, Elisa Pierini, astista, e, su tutti, un vitalissimo 82enne, Silvio "Sisso" De Florentis, che sta riordinando tutto il materiale suo e di suo padre Umberto. Travolgente per entusiasmo e passione. Fra i presenti anche Giorgio Lunghi, Stefano Malaspina, nipote di Giuseppe allenatore di Abdon Pamich, Gianni Bozano, siepista, primatista ligure e miglior prestazione italiana juniores (1959), figlio della signora Angela Cressi, che, abbiamo appreso nell'occasione, ha festeggiato i 101 anni. Assenti, è stato rilevato da molti, gli atleti di recente generazione, che fare? All'elenco sommario sicuramente, vanno aggiunti il padrone di casa, Vittorio Ottonello, presidente del CONI  ligure, Mauro Nasciuti, vicepresidente della FIDAL nazionale, e Bruno Michieli, presidente della FIDAL Liguria. La presentazione del libro è stata affidata ad un amico degli autori e socio della nostra A.S.A.I., Ottavio Castellini.

Tante belle parole sono state pronunciate nei vari interventi, una frase ci è rimasta nelle orecchie:"Finché ci saranno nell'atletica persone come Angela e Dado il nostro sport sopravviverà a tutte le crisi". A noi dell'Archivio Storico viene in mente l'intervento di Marco Martini al Convegno per ricordare i 100 anni di Bruno Bonomelli, quando indicò il metodo per le ricerche: pala, piccone e microscopio. Soprattutto scavare a livello locale, far emergere la nostra storia, salvarla dall'incuria e dall'indifferenza. Questo fanno Angela Cartesegna e Edoardo Giorello con il loro lavoro. E, pensate un po', il libro si può perfino comperare...con il modesto esborso di 20 Euro (spese di spedizione incluse), se siete interessati contattate This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it  per saperne di più. A proposito, lanciamo una inchiesta: provate a dire quante copie sono state acquistate dalle Istituzioni sportive? In compenso dentro il libro troviamo la pubblicità di una libreria, di un produttore di porte e finestre, di un venditore di ricambi per moto, di un negozio di articoli sportivi. Sempre la stessa storia, ma non cambierà proprio mai?

Nella foto: il genovese Giacomo Carlini, una delle migliori espressioni atletiche della generosa terra di Liguria, in veste di discobolo, avendo affrontato in carriera anche il decathlon, di cui è stato primatista regionale dal 1930 (allora primato italiano) al 1979, sostituito da Alessandro Brogini