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Gli anni ticinesi di Adolfo Consolini, troppo vecchio per lo sport italiano, emigrante in Svizzera PDF Print E-mail

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L' incontro Piacenza - Lugano del luglio 1965 di cui vi abbiamo ampiamente parlato qualche giorno fa ebbe un seguito l'anno dopo, stavolta in terra ticinese. La "traccia" l'abbiamo scovata, senza fatica, a pagina 4 del numero 31 di "Atletica", settimanale della Federazione italiana di atletica leggera. Un numero speciale perchè riferiva ampiamente dei Campionati d'Europa disputati a Budapest, sulla pista del Nepstadion, un campionato trionfale per l'atletica italiana con i tre ori di Abdon Pamich, Eddy Ottoz e Roberto Frinolli; dei 32 partecipanti 14 entrarono in finale, altri otto furono semifinalisti. Sul numero del bollettino federale (articoli di Alfonso Castelli e Sergio Gatti) fa capolino una terza firma: quella di C.E.Baldini, Claudio Enrico Baldini. Il baffuto agazzanese firma una quarantina di righe sull'incontro societario disputato a Lugano il 21 agosto fra le rappresentative della SAL  e una "mista" di Piacenza, formata da atleti dell'Atletica Piacenza Libertas CSI e della AAA Leone Vignola Agazzano, come l'anno prima a Piacenza. E anche stavolta il punteggio finale (145 a 119) premia gli svizzerotti. Sentite cosa scrisse il tenente del Savoia Cavalleria Claudio Enrico Baldini:"L'assenza di molti atleti tra i piacentini ha in certo qual modo favorito la netta vittoria degli svizzeri. Dopo un passivo di 32 punti accusati nel settore velocità e ostacoli, ben poco hanno potuto saltatori e lanciatori per ridurre il grave distacco".

Eccoci poi al tema delle nostre ricerche: Adolfo Consolini. Ricerche che, cogliamo l'occasione per informare soci e lettori, continueremo tutto l'anno per celebrare - a modo nostro - il centenario della nascita del grande campione, chi vuol dare il suo contributo sarà ben accetto. Ancora Baldini con una nota telegrafica:"Tra i risultati di maggior rilievo vanno segnalati il 46.52 di Adolfo Consolini nel disco, che ha così superato chiaramente lo junior piacentino Filipponi. Nel disco femminile, buon collaudo pre-Budapest di Elvira Ricci Ballotta, che pur lanciando con traiettoria troppo bassa, ha raggiunto 51.55 al secondo lancio, con altri tre lanci oltre i 51 metri". La lanciatrice bergamasca, moglie del piacentino Edmondo Ballotta, ottimo saltatore con l'asta (4.35) qualche anno prima, sarà dodicesima nella finale europea con un più modesto 48.80. Da parte sua, Consolini a Lugano scese in pedana anche nel getto del peso: quarto con 12.48, primi due posti per i piacentini Livio Bernini (ex  fantomatico Jack Brandon, come abbiamo raccontato) e Sandro Ballerini.

In conclusione:"I risultati son stati nettamente falsati dalla composizione "Rub - Korn" della pista luganese (corretto rubkor, materiale sintetico che allora iniziava ad essere usato per ricoprire le piste di atletica, n.d.r.) evidentemente poco adatta agli atleti non abituati ad essa. Ancora da annotare gli stranissimi cronometraggi elvetici, esatti per quanto concerneva il primo classificato, assai empirici nei riguardi dei piazzati".

A sigillo della narrazione del duplice incontro Piacenza - Lugano, vi offriamo il testo che Marco Martini ha scritto nel suo bel libro "I campioni della simpatia", protagonisti Adolfo Consolini e Beppone Tosi. Stiamo parlando degli anni successivi all'ultima Olimpiade Roma '60 (la quarta, ma potevano essere sei). "Negli anni successivi Consolini si cimenta qualche volta in pedana, ma solo per divertimento. Nel 1961, ancora con i colori della Pirelli, viene superato tre volte da Franco Sar sul campo della SNAM a San Donato Milanese: il 7 maggio con 49.66, due settimane dopo nella prima fase dei Campionati di Società con 47.71 ed il 19 luglio a Milano toccando i 48.11. Nel 1962 lancia a 47.44 il 4 novembre a Napoli, ancora secondo. Più tardi si tessera per la Società Atletica Leggera Lugano, e raggiunge i 48.93 nel 1965 (il primo giugno a Lugano), vincendo anche il 4 luglio a Piacenza il match Lugano vs Piacenza con 45.61, il 19/4 a Lugano con 44.55, il 10/6 sempre a lugano con 46.28. Nel 1966 tocca i 46.52 (vedi resoconto Baldini, n.d.r.) e lancia anche 46.20 il 29 maggio. nel 1969 un conclusivo 43.94 il 1º giugno, pochi mesi prima della morte (avvenuta nel pomeriggio del 20 dicembre a Milano, n.d.r.). Questi risultati non sono riportati nella graduatorie italiane federali perchè ottenuti in Svizzera.....Difatti in Italia non era possibile praticare atletica per chi aveva oltre 45 anni....".

Tanto per dire l'ultima: nella stagione 1965 Consolini ottenne un massimo di 48.93 con i colori della SAL, il miglior svizzero a fine anno fu M.Mehr con 49.64. In Italia, con la sua misura, Adolfo sarebbe stato ancora dodicesimo.