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Omaggio a Ermino Rozzini, un uomo tranquillo al servizio dell'atletica PDF Print E-mail

 

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Quando vediamo Erminio Rozzini sulla pista di atletica, a Castenedolo, ci viene sempre in mente il film "Un uomo tranquillo" del regista John Ford, protagonisti John Wayne e Maureen O'Hara. Il film, 1952, caro Erminio, è più giovane di te che oggi tagli un traguardo importante della tua vita.

Da sempre (fu uno dei fondatori nel 1969) tecnico dell'Atletica Virtus Castenedolo, che figura tra i nostri soci e in varie occasioni è stato compartecipe di nostre iniziative, ultima in ordine di tempo il "Memorial Adolfo Consolini" lo scorso settembre, Erminio festeggia uno speciale compleanno, circondato dall'affetto di tutti i "virtussini", dirigenti, tecnici, atleti, ma soprattutto amici,  e da sua moglie Ione, da sua figlia Gloria (brava lanciatrice di martello qualche anno fa e adesso ingegnere di successo) con il marito e con le due adorate nipotine. 

I meriti di Ermino allenatore? Dario Badinelli (nella foto grande insieme allo Stadio di Firenze in anni giovanili del saltatore di Ghedi) con i suoi diciassette titoli nazionali nel salto triplo? Magdalin Martinez e i suoi 15.03, sempre nel triplo? Gli atleti che ha portato in Nazionale o quelli, oltre una decina, che hanno saltato più di 15 metri nel triplo? No, o almeno non solo. Lo straordinario merito sta nei quasi 49 anni di continuità nel non mancare mai un giorno all'allenamento sul campo di Castenedolo, fra mille difficoltà e incomprensioni ambientali. Sta nelle centinaia di giovani che ha seguito, consigliato, allenato, a cui ha parlato di atletica, a cui ha cercato di iniettare la passione per lo sport più bello del mondo. E sempre con moderazione, discrezione, mai chiedendo nulla per se, si trattasse di posti "al sole", di riconoscimenti, di prebende. In compenso non gli sono mancate le iniezioni di Invidiosil, farmaco molto diffuso, le delusioni - poche per fortuna - da ingratitudine. Di lui aveva grande stima il nostro Bruno Bonomelli, qualche nostro socio può testimoniarlo. Stessi sentimenti manifestati da un altro grande gentiluomo dell'atletica, Franco Sar, che ebbe a dire:"I suoi atleti portano cucito sui muscoli il marchio di fabbrica Erminio Rozzini, li vedi subito in pedana. Nessuno sa allenatore il triplo come lui. Un allenatore davvero eccezionale...e proprio per questo trascurato, volutamente dimenticato, quando non osteggiato. Sono gli uomini come Erminio che fanno grande l'atletica".

A nome di tutti i soci dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli", auguri, Coach!