Home News Homepage Trekkenfild numero 124, tappa di passaggio in attesa della corsa fra i campi
Trekkenfild numero 124, tappa di passaggio in attesa della corsa fra i campi PDF Stampa E-mail

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Lo potete vedere voi stessi dalla copertina di questo nuovo numero: c'è di tutto un po', e quindi tanto da leggere per gli appassionati del presente. C'è perfino un risvoltino di palla ovale, prendendo spunto dalla recente bellissima Rugby World Cup in Francia, con partite avvincenti e combattute fino all'ultimo secondo, e sempre su scarti di punteggi risicatissimi. Tranne che per il «quindici» italico che ha preso due schiaffoni davvero sonori, e, forse troppo severi, ma avevano difronte il meglio del mondo. E l'Italia a tutto ovale sta su un pianeta molto lontano. Un grande sberlone ha preso la Francia, padrona di casa, eliminata dai primi quattro scranni (Sudafrica campione, All Black neozelandesi, Inghilterra e Argentina), con gran dispetto del loquace presidente Macron. Annata luttuosa per lo sport transalpino: prima del rugby era venuta la magra dei campionati mondiali di atletica, che avevano suscitata la piccata reazione della signora ministro dello sport, Amélie Oudéa-Castéra, che aveva chiamato a rapporto il presidente della Federazione francese e lo aveva rivoltato come un calzino. A Budapest una sola medaaglia d'argento, come le Filippine e il Pakistan. Après ça le déluge! La signora ministro ha un curriculum sportivo di tutto rispetto: tennista di buon livello, presenze giovanili a Wimbleon, Roland Garros, US Open, per dire, titoli in Francia.

C'entra niente con l'atletica, ma in po' di cultura sportiva generale non guasta mai. Già che siamo in tema di schiaffoni. Accenniamo a quello che, pochi giorni fa, ha preso l'Italia dal Comitato olimpico internazionale a proposito dei Giochi, olimpici sempre, quelli del freddo e del gelo, 2026 Milano-Cortina. Oggetto della farsa: la pista di bob, i suoi costi, il suo spostamente in altra sede, visto che Cortina i quattrini non li ha. Si sono offerte due nazioni vicine, che le piste funzionanti le hanno: Innsbruck e Sankt Mortiz, adiacenti le nostre regioni alpine. No, per carità, ha detto uno dei geni attuali della non-politica italiana, e ha spolverato la minchiata che va di moda adesso: Olimpiadi tutte sul suolo italiano! Italy first, tanto per non farci mancare un po' di trumpismo d'accatto.

Pensate la coerenza: no a condividere i Giochi 2026 o con Svizzera o con Austria, sì a spartire i Campionati europei di calcio 2032 con la Turchia del simpaticissimo presidente Recep Tayyip Erdoğan. Rob de matt! Questa dichiarazione ce la siamo annotata al momento dell'assegnazione dell'Europeo pedatorio 2032. Un altro luminare della politica e dello sport dichiarò che la spartizione con la Turchia era "una opportunità per generare eredità positive". Abbiamo chiesto aiuto a Google Traduzioni, niente, si rifiuta di tradurre, la frase non ha senso. Povera Italia, in che brutte mani sei caduta!

Scusi redattore: ma non doveva parlare di Trekkenfild 124? Ha ragione...ma perchè parlarne? meglio leggerlo. Un click sulla copertina e siete dentro.