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Mondiali Militari 1962, quattro successi azzurri: Bianchi, Mazza, Brandoli e Cavalli PDF Print E-mail

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Stefan Pietkiewicz. Un nome e cognome che conoscono in pochi, pur nel ristretto circolo dei patiti di statistiche relative al nostro sport. Stefan Pietkiewicz è polacco, è professore universitario, e, da sempre, compilatore di pubblicazioni basate sulla raccolta di dati, di scritto poco, numeri tanti. Stefan Pietkiewicz, che fa parte della Athletics Commission della PZLA, la Federazione polacca, è in relazione da molti anni con un nostro socio, così come altri della stessa Commissione che, negli ultimi vent'anni, hanno dato alle stampe parecchi corposi volumi sulla storia dell'atletica polacca, basati su liste, primati, dati, risultati, il tutto molto accurato. Qualche giorno fa, Stefan ha inviato una richiesta di collaborazione su un tema specifico, per la verità poco investigato: i Campionati mondiali militari. Abbiamo pubblicazioni sui Giochi del Mediterraneo, sui Giochi Mondiali Universitari, sui Giochi dei Piccoli Paesi, su quelli balcanici, del Sud Est Asiatico, su tanti altri campionati e campionatini (la gran parte inutili e dispendiosi, inventati solo per la effimera gloria di vanagloriosi dirigenti che fanno spendere tanti soldi pubblici), ma sui campionati degli atleti con le stellette poco o niente. Almeno a nostra conoscenza. Ricevuto l'invito di Stefan ci siamo messi al lavoro (lavoro...si fa per dire) e visto che eravamo alle prese con l'anno 1962 alla ricerca di dati sulla attività del saltatore in alto Antonio Brandoli, recentemente deceduto, e che quell'anno si disputarono i Mondiali Militari, non ci è parso vero cominciare da lì. Abbiamo fatto le verifiche richiesteci dall'amico polacco (spelling dei nomi italiani, controllo dell' anno di nascita, componenti delle staffette. Ci pare un po' riduttivo il lavoro dei polacchi, limitato agli atleti che si classificarono nei primi tre, un po' pochino a nostro giudizio, ma ognuno è libero di fare quel che vuole, specie in questa materia tanto volatile. 

Ci siam detti: ma già che ci siamo, perchè non utilizzare il materiale che andiamo correggendo anche per il nostro sito? Ampliandolo a tutti gli italiani che parteciparono e ai loro piazzamenti. Di nostro abbiamo aggiunto: la data di nascita completa ove conosciuta (un piccolo numero di atleti hanno solo l'anno di nascita, se qualcuno dei nostri solerti soci volesse aiutarci...) e a quale compagine militare appartenevano al momento del campionato. Inoltre, poichè cerchiamo di non mettere il paraocchi, abbiamo tirato fuori qualche annotazione extra-nazionale.

Anzitutto la località: 's-Hertogenbosch, non è un errore di stampa, si scrive proprio così. Per la pronuncia, beh, quella è un'altra storia, tanto che anche gli olandesi decisero di chiamarla Den Bosch, il bosco. Qui nacque un pittore famoso, Hieronymus Bosch, artista visionario con i suoi santi, giudizi universali, crocifissioni, che tanto piacque al re di Spagna Filippo II, che visse quasi segregato al monastero de L'Escorial quindi in perfetta sintonia con i dipinti del pittore olandese. Noi meno acculturati ricordiamo un lanciatore di disco, un marcantonio di oltre due metri per 120 chili, Erk Cadée, che ebbe una lunga carriera, iniziata con il titolo mondiale juniores nel 2002, a Kingston, Giamaica, il mondiale che rivelò il talento infinito di un bambino di nome Usain Bolt, aveva quindici anni.

Scorrendo i risultati, un nome in particolare ha richiamato la nostra attenzione: quello dello statunitense Ollan Cassell, campione olimpico e intramontabile dirigente prima della Federazione americana e poi di quella mondiale, di cui fu vicepresidente, con Primo Nebiolo, dal 1984 al 1996. Possiamo ben dire, una vita sempre dentro l'atletica e lo sport mondiale. Cominciamo dall'atleta: come militare fu secondo sui 400 preceduto da Jack Yerman, campione olimpico a Roma '60 nella staffetta 4x400, corse la prima frazione, gli Stati Uniti stabilirono il primato del mondo, 3:02.37. Stesso destino per Cassell quattro anni dopo a Tokyo: prima frazione, primato mondiale degli yankee, 3:00.7. Cassell  era rimasto fuori dalla finale della gara individuale, quinto, a sedici centesimi dal britannico Graham. Vinse in Olanda anche la staffetta militare. Incontrammo Cassell una sera del 2014 sulla terrazza di un hotel a Eugene (dove si son celebrati i Mondiali quest'anno). Eravamo lì per i Mondiali juniores, o U20 come volete. Cassell ci intrettenne a lungo con aneddoti, storie, ma soprattutto ci annunciò che aveva consegnato all'editore il suo libro sullo sport visto da dentro.Si intitola «Inside the five rings circus», e dagli anelli salgono...lingue di fuoco. Lo rivedemmo e ci regalò una copia con la sua dedica.

Andiamo un po' più in fretta. Lancio del martello: pensate che podio, primo l'austriaco Thun, secondo il pakistano Iqbal, terzo l'austriaco Potsch. Thun e Iqbal si erano piazzati dignitosamente ai Giochi Roma '60. Il Pakistan ebbe due medaglie e due finalisti. Provate a cercare oggi atleti di queste Nazioni nelle grandi competizioni mondiali...Nomi di atleti che avrebbero fatto parlare di sé: il giavellottista finnico Jorma Kinnunen, argento a Mexico '68, il francese Wadoux e il belga De Hertoghe, mezzofondisti. Il nostro Brandoli dovette sudare per piegare lo statunitense Henry Wadsworth, entrambi 1.95; lo yankee era più bravo nell'asta, che dominò con 4.55. Dovete sapere che il giovanotto americano, due anni prima, alle selezioni per il Giochi Olimpici (Palo Alto, 2 agosto), sfiorò la qualificazione per Roma: fu quarto con la stessa misura (4.65) del terzo, Dave Clark, che sulla pedana dell'Olimpico non si qualificò per la finale. La gara sulla pedana dello stadio dell'Università di Stanford/Palo Alto va ricordata perchè in quella occasione Don «Tarzan» Bragg saltò 4.80, primato del mondo, usando un'asta di acciaio, steel in inglese. Dopo quell'ultimo grande risultato, venne l'Era del Fiberglass, e parenti stretti. Ci piacerebbe veder saltare quelli di oggi con un bel palo di acciaio...allora sei contro il progresso? mah, quasi quasi...

E adesso spazio ai risultati italiani della edizione 1962 del Campionati mondiali militari.

 's-Hertogenbosch, Olanda, 5 agosto 1962

100 metriPrima batteria: 4. Franco Nobili (5.3.1943, Fiamme Oro Padova) 10.8; seconda batteria: 2. Accursio Gerardi (30.3.1936, Fiamme Oro Bari) 11.0; terza batteria: 3. Edoardo Bellotti (1939, Fiamme Oro Padova) 11.1. Prima semifinale: 5. Gerardi 11.0; seconda semifinale: 3. Nobili 10.8. Finale: 4. Nobili 10.8

200 metriTerza batteria: 1. Gerardi 22.2; quarta batteria: 2. Pier Paolo Montanari (10.8.1940, Fiamme Oro Padova) 22.0. Prima semifinale: 5. Gerardi 22.4; seconda semifinale: 2. Montanari 21.7. Finale: 2. Montanari 21.8

400 metriTerza batteria: 3. Bruno Bianchi (8.2.1939, Fiamme Oro Padova) 59.0; quarta batteria: 1. Vittorio Barberis (6.8.1940, Aeronautica Militare) 49.4. Prima semifinale: 3. Bianchi 48.7; seconda semifinale: 3. Barberis 48.3. Finale: 5. Barberis 48.1, 6. Bianchi 48.8

800 metriPrima batteria: 6. Attila Viragh (27.12.1938, Esercito Roma) 1:57.6; terza batteria: 1. Francesco Bianchi (15.1.1940, Esercito Roma) 1:51.8. Finale: 1. Bianchi 1:50.6

1500 metriFinale: 12. Bianchi 4:16.2

5000 metriFinale: 13. Franco Castellano (24.6.1939, Fiamme Gialle Roma) 15:39.6, 15. Renato De Palmas (16.12.1939, Esercito Roma) 15:50.1

10.000 metriFinale: 13. De Palmas senza tempo

110 metri con ostacoliPrima batteria: 3. Vinicio Bertoli (9.4.1941, Fiamme Gialle Roma) 14.7; seconda batteria: 2. Giorgio Mazza (27.9.1939, Fiamme Oro Padova) 14.5; terza batteria: Mario Cassina (1939, Esercito Roma) 15.1. Finale: 1. Mazza 14.4

400 metri con ostacoliPrima batteria: 1. Roberto Frinolli (13.11.1940, CUS Roma); terza batteria: 3. Luigi Castiglioni (1939, Fiamme Oro Padova) 54.5. Finale: 2. Frinolli 51.7

3000 metri con siepiFinale: 8. Castellano 9:24.4, 11. Vincenzo Leone (20.10.1934, Fiamme Gialle Roma) 9:37.6, 12. Italo Scardoni (1937, Fiamme Oro Bari)

Salto in altoFinale: 1. Antonio Brandoli (8.1.1939, Fiamme Oro Padova) 1.95, 8. Domenico Spinucci (16.3.1937, Fiamme Gialle Roma) 1.70

Salto con l’asta Finale: 5. Mario Gaspari (20.2.1940, Fiamme Oro Padova), 7. Umberto Guaraldi (25.10.1940, Fiamme Gialle Roma)

Salto in lungo – Finale5. Pier Luigi Gatti (29.3.1938, Esercito Roma), 6. Enzo Cavalli (11.9.1937, Fiamme Oro Padova)

Salto triplo  Finale1. Cavalli 15.41, 2. Gatti 15.00, 6. Cassina 14.36

Getto del pesoNessun partecipante italiano

Lancio del disco – Finale4. Cleante Zat (1940, Fiamme Oro Padova), Luciano Paccagnella (18.5.1939, Fiamme Oro Padova) tre lanci nulli, non classificato

Lancio del martello – Finale4. Ennio Boschini (1.7.1940, Fiamme Oro Padova) 56.39, 8. Luciano Ansaloni (8.4.1940, Esercito Roma) 49.28

Tiro del giavellotto - Nessun partecipante italiano

Staffetta 4 x 100 metri – Finale: 2. Italia (Edoardo Bellotti/1939, Giorgio Mazza/1939, Pier Paolo Montanari/1940, Accursio Gerardi/1936) 41.2

Staffetta 4 x 400 metriFinale: 3. Italia (Bruno Bianchi/1939, Pier Paolo Montanari/1940, Vittorio Barberis/1940, Roberto Frinolli/1940)