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Piacenza riceve il titolo di «Città che favorisce lo sport», nel nome di Pino Dordoni PDF Print E-mail

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La quattro immagini documentano l'atto conclusivo delle celebrazioni 2022 del successo olimpico di Pino Dordoni, piacentinissimo, ai Giochi di Helsinki 1952, sulla affascinante distanza dei 50 chilometri di marcia, oggi fatti sparire dal programma in ossequio ai diktat della televisione. Alcune persone - poche - nell'estate di un anno fa si proposero di ricordare l'evento nella città natale del grande marciatore. Sono state realizzate delle iniziative con la partecipazione di taluni e la totale assenza di talaltri. Ultimo atto, ben partecipato, con tanto di nuovo assessore allo Sport del Comune di Piacenza, Mario Dadati, e del campione olimpico di Mosca '80, Maurizio Damilano, la consegna alla città della «Bandiera Azzurra» che comporta anche il titolo di «Città che favorisce lo sport». Mai titolo fu più azzeccato per la «Primogenita» se si pensa che in questa provincia esiste un solo stadio dove praticare l'atletica. Prossima fermata: una sgambettata primaverile sui percorsi intitolati a Dordoni e riservati ai podisti . E poi: archivio, dimenticatoio. Ma non sicuramente per Pino Dordoni, come atleta e come persona.

Post Scriptum - Il ricordo della vittoria olimpica di Dordoni è stata una idea nata all'interno del nostro Archivio Storico dell'Atletica Italiana. Le idee nascono nella testa delle persone. In questo caso una, che ottenne adesione di altre, il Consiglio Direttivo dell'Archivio, prima di tutti. E subito dopo di un socio piacentino, Sergio Morandi. Il resto? Fumosità, le mille bolle blu. Nel momento in cui si chiude il sipario su questa iniziativa viene naturale porsi una domanda: ma se non fosse venuta l'idea all'A.S.A.I. chi si sarebbe ricordato a Piacenza di quel successo olimpico? E fuori di Piacenza? Abbiamo avuto dimostrazioni tangibili della inutilità di personaggi, enti, categorie. L'unico che merita, a pieno titolo di sventolare la «Bandiera Azzurra» è l'amico Sergio Morandi, al quale va il sentito ringraziamento dei soci del nostro Archivio. Una proposta solo sussurrata al nuovo assessore allo Sport, signor Dadati: a fine anno, quando sicuramente farà la sua comparsa alla festa dell'Atletica Piacenza, si presenti con questo premio: «Sergio Morandi, uomo dell'anno dell'atletica piacentina». Vi ricordate quel simpatico pupazzo che, negli anni '70, teneva in braccio Raffaele Pisu durante una trasmissione televisiva? Si chiamava Provolino, ne diceva di cotte e di crude, e terminava con un «Boccaccia mia, statti zitta».