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Anno Nuovo 2023: prendiamo quello di buono che verrà, senza illuderci troppo Print
Sunday, 01 January 2023 00:00

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"Assieme ci auguriamo l'arrivo di un anno sopportabile". È la frase più bella che abbiamo ricevuto. Quell'aggettivo, «sopportabile», è leggero come una piuma per il nostro animo. In una società che fa sfoggio di un lessico imbarbarito, con un uso smodato, incompresibile, di un assurdo numero di punti esclamativi solo per dire semplicemente «auguri», quell'aggettivo è una preziosa rarità, un ossequio alla straordinaria poesia della lingua italiana. Quella frase è entrata nella nostra posta elettronica in arrivo dal nostro amico (e socio neofita) Marino, geologo, allenatore di pallacanestro, atleta dei 400 metri ad ostacoli, autore di documentatissime raccolte di dati sui club nei quali ha militato, ricerche originali che gli hanno richiesto tempo e impegno, come deve essere per chi fa ricerca. La facciamo nostra per invitare tutti coloro che ci seguono alla moderazione, a non lasciarsi andare a facili entusiasmi solo perchè chiamiamo il 2023 Nuovo Anno. Difficile immaginarsi qualcosa di nuovo guardando la follia del mondo. La follia di chi fa della guerra uno strumento per risolvere controversie. La follia di chi vuole riportare in auge immonde ideologie che speravamo sepolte per sempre. La follia di uno sport che sta sforzandosi di imitare il peggio dell'affarismo, dell'imbroglio; troppo spesso abbiamo dovuto fare i conti con ominicchi disonesti, prezzolati e comperati.

Allora cerchiamo un po' di serenità, e perchè no?, anche di speranza, immergendo lo sguardo nella foto scattata da un amico di Gargnano, Franco, che ama queste montagne gardesane, dove l'Archivio Storico dell'atletica Italiana «Bruno Bonomelli» tiene dimora ormai da parecchi anni, ospitato in una accogliente struttura privata, a Navazzo, mezza collina. Franco queste montagne, questi sentieri, li conosce centimetro per centimentro, pietra per pietra, albero dopo albero. Ha scattato questa foto pochi giorni fa, alla Malga Denervo, sul Monte Devervo, 1.463 metri, el Dènerf, come lo chiamano da quelle parti. L'augurio, in questo giorno 1 del 2023, è che il rossoarancio che domina la foto, sia foriero di positivi annunci per ciascuno di noi. Non si diceva una volta "rosso di sera, bel tempo si spera"?

Anche l'amico Gennaro, preferisce Rino, napoletano, ultimo del 2022 ad essere entrato a far parte della nostra famigliola del corri-salta-lancia, ci ha inviato qualcosa su cui riflettere, almeno oggi, prima di tornare alla quotidiana disattenzione. È una poesia di Johann Wolfgang von Goethe. La dedichiamo a tutti. 

A noi che siamo

tra il vecchio e il nuovo,

la sorte dona 

queste ore liete;

e il passato impone

d'aver fiducia

a guardare avanti

e a guardare indietro.

Last Updated on Monday, 02 January 2023 08:51