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Sara Simeoni, l'asticella della gloria rimane sempre lassù, inamovibile nel tempo PDF Stampa E-mail

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Abbiamo scelto volutamente la data di oggi per pubblicare la graduatoria compilata da Enzo Rivis per determinare chi sono le migliori atlete nella lunga vicenda della atletica nazionale, quell'atletica che mosse i primi significativi passi agli inizi degli anni '20 del secolo scorso. Perchè questa scelta? Per coniugare il compleanno di Sara Simeoni (cui inviamo i più affettuosi auguri da parte dei soci dell'Archivio storico dell'atletica italiana «Bruno Bonomelli») e assegnarle, grazie ai calcoli del nostro socio, l'alloro di miglior atleta italiana di ogni tempo. Tempo fa, in questo stesso nostro spazio, pubblicammo la graduatoria degli uomini che vedeva al vertice Adolfo Consolini. Oggi i numeri eleborati con gli stessi criteri assegnano il primo posto alla primatista mondiale e campionessa olimpica - e molto altro - a Sara Simeoni. La foto che correda queste righe è quella, indimenticabile, scattata il 4 agosto 1978 al Campo Scuole di Brescia, che ospitò l'incontro fra le italiane e le polacche. Quel volo, indimenticabile per chi era là quel giorno, sanciva il superamento del precedente primato del mondo per un centimetro: 2,01. Troneggiò sulla pagina sportiva del «Giornale di Brescia», e, ovviamente, fece il giro del mondo. Non c'erano tantissimi inviati dei giornali, a parte gli scriba dei due locali. A memoria ci par di ricordare Sandro Filippini della «Gazzetta dello Sport», Remo Musumeci de «L'Unità», Attilio Monetti, jolly mulitask, e magari qualche altro che ora ci sfugge. C'era sicuramente Ersilio Motta, capo dei servizi sportivi del «Giornale di Brescia» che, preso da irrefrenabile commozione abbandonò l'impianto. Recuperata tranquillità, in redazione, scrisse un «pezzo» che veniva dal cuore e che fu pubblicato sulla prima pagina del quotidiano bresciano.

Ricordi, ricordi, tanti, emozionanti, incancellabili, che ha regalato Sara Simeoni a tutti coloro che ebbero la fortuna di seguire l'atletica in quegli anni dorati. Che sia al vertice della graduatoria, staremmo per dire di qualsiasi graduatoria, non stupisce. Enzo Rivis con i suoi calcoli dimostra che il riconoscimento ha anche la benedizione dei numeri. Poi ciascuno è libero di argomentare come vuole.

E dopo Sara? Chi le fa in questo momento da valletta? Non aggiungiamo nulla, se non due considerazioni: nelle prime dieci ci sono, e a pieno diritto, tre atlete...di tanto tempo fa e, sempre nello stesso arco numerico, figurano tre atlete che hanno onorato la marcia e hanno regalato alla nostra atletica tante grandi soddisfazioni. Chi ha curiosità di conoscere dove hanno portato i calcoli dell'ingegner Enzo Rivis non ha altro che da pulsare su questa parolina: qui.

Noi prendiamo congedo rinnovando gli auguri di buon compleanno a Sara!