Home News Homepage Nel nome di Pino Dordoni su Piacenza domani sventolerà la «Bandiera Azzurra»
Nel nome di Pino Dordoni su Piacenza domani sventolerà la «Bandiera Azzurra» PDF Print E-mail

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Le poche righe scritte sulla locandina di presentazione spiegano succintamente di cosa si tratta: una bella camminata che fa bene alla salute. Quello che fa piacere a noi è che questa iniziativa va ad aggiungersi alle altre che nel 2022 furono ideate per ricordare i settanta anni del successo olimpico di Giuseppe Dordoni nella gara di marcia sui 50 chilometri sulle strade di Helsinki. Distanza oggi cancellata dal programma olimpico e dai campionati di atletica in ossequio ai ricatti della televisione (la gara è troppo lunga si lamentano i registi...), in compenso i padroni del vapore delle varie Federatletiche, nazionali e internazionali, si inventano ogni sorta di michiate in sostituzione. E altre ne inventeranno, statene certi. Si accettano scommesse su quali saranno le prossime discipline che verranno cancellate, con una scusa o con un'altra. La marcia è sempre stata nel mirino dei detrattori, che qualche volta son perfino riusciti a sbatterla fuori: dai Giochi Olimpici del 1928, da quelli del 1976; addirittura nel 1952 - l'anno di Dordoni - un alto papavero del Comitato organizzatore finlandese cercò di eliminare la gara. Ma non ci riuscì, fortunatamente per l'Italia che portò a casa la medaglia d'oro del Pino, in una partecipazione dei nostri atleti nel complesso abbastanza opaca. E ci viene in mente che nel 1976, su pressione di Primo Nebiolo, uno che le palle le aveva, difronte alla stolida iniziativa di estromettere la «cinquanta» dai Giochi, la Federazione mondiale organizzò, a Malmö, in Svezia, il Campionato del mondo su questa distanza, come risposta all'insulto fatto alla marcia.

Torniamo a Piacenza, alla «Bandiera Azzurra», alla camminata, soprattutto a Pino Dordoni, che nel cuor ci sta. Atto conclusivo (posticipato per varie ragioni) di quelle iniziative messe in campo lo scorso anno. Ma siamo proprio sicuri che questo sarà l'atto conclusivo? Vabbuó, per adesso lasciamo garrire al vento piacentino la bandiera, con i nostri più sentiti auguri agli amici di quella città.

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