Home
Messaggio
  • Direttiva e-Privacy EU

    Questo website utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la navigazione, e altre funzionalità. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookies.

    Visualizza i documenti sulla direttiva della e-Privacy

Nuova edizione delle liste italiane di ogni tempo: da oggi in poi verranno pubblicate on line PDF Stampa E-mail
Sabato 22 Agosto 2015 08:14

alt

Una novità che speriamo farà piacere ai nostri soci e agli utenti del nostro sito Internet:da oggi potranno trovare le liste italiane  di ogni tempo on line / Men's All-time Italian Lists available from today on our web site 

La A.S.A.I. ha sempre posto attenzione alla compilazione di liste, quella operazione che con una terminologia impropria tutti chiamano "statistiche", ma che in effetti di statistico non hanno nulla. Molto più approppriato chiamarle "compilazioni", dalle quali sì, volendo, si possono trarre statistiche utili a ragionare davvero sul nostro sport, sui progressi e regressi, sulla consistenza delle varie discipline, sulla crescita o no dei giovani, e tante altre investigazioni. In questo, il nostro ispiratore, Bruno Bonomelli, è stato un maestro che è rimasto insuperato: i suoi annuari, compilati fra il 1949 e il 1956, sarebbero dei modelli anche oggi. Ma, purtroppo, oggi contano le chiacchiere, più che le investigazioni serie su uno sport che ha perduto appeal, e che si sta arrotolando su se stesso, in una girandola di regole cervellotiche e controproducenti, e di discutibili "nuovi improbabili formati". Si cambia tanto per cambiare, ognuno spara le sue cazzate tanto per essere "originale" e si producono solo danni. Un esempio? L'arrivo della maratona uomini ai Campionati del mondo che abbiamo visto stamattina: uno spettacolo pensoso, senza un minimo di pathos, come ci confermano i nostri soci che sono a Pechino. Leggete cosa scrive, attraverso i cosiddetti social media un appassionato:" ....It was poor, no emotional style. The runners have merited to be seen longer by the crowd and people want to see the runner's presence. The persons who had that idea don't understand anything about sport emotions. Poor to find them in the world organization. Please don't keep this stupid kind of marathon finish. By the way, all the comments I heard in the media were negative on that".

Torniamo alle nostre liste italiane. A questo giro pubblichiamo oggi quelle relative agli uomini, più avanti sarà la volta delle donne. Non è stato impegno da poco per i nostri Enzo Rivis ed Enzo Sabbadin tradurre in realtà questo progetto che era stato posto come prioritario nella Assemblea tenuta in aprile a Reggio Emilia. Hanno lavorato con bella lena per arrivare a questo risultato: ogni disciplina comprende 20 prestazioni e 40 atleti. L'aggiornamento è alla data del 5 luglio di quest'anno. In giallo sono evidenziate le prestazioni ottenute nel 2015. A loro il ringraziamento di tutti i soci. Abbiamo scelto di pubblicare oggi questo bellissimo lavoro proprio nel giorno dell'inizio dei quindicesimi Campionati mondiali del nostro sport e come omaggio agli "azzurri", di ieri e di oggi.

Lasciateci infine ricordare le varie edizioni delle Liste italiane di ogni tempo edite sotto l'egida dell'A.S.A.I.. La prima vide la luce nel 1996 ed era un libro a stampa, la cui pubblicazione fu merito dell'Atletica Brescia 1950 e del suo presidente di allora (a corredo pubblichiamo la copertina di quel libro che colmava una lacuna di tre decenni). In seguito anche le nostre liste hanno seguito il corso "tecnologico" dei tempi: nel 2002 la prima edizione su CD, che ebbe quasi una primogenitura nel mondo delle compilazioni di atletica. Infine, nel 2009, aggiornamento al 31 dicembre 2008, un DVD. Oggi questo nuovo impegno che, speriamo, sia apprezzato.Chiunque abbia osservazioni sulle liste maschili che pubblichiamo oggi sia tanto gentile di farle avere direttamente ai due compilatori ai loro indirizzi di posta elettronica: Enzo Sabbadin Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , Enzo Rivis Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

 


 

Ultimo aggiornamento Sabato 22 Agosto 2015 14:23
 
I nostri soci Carlos Fernández Canet e Ottavio Castellini nominati statistici per i Giochi Olimpici PDF Stampa E-mail
Venerdì 21 Agosto 2015 08:19

alt

alt

alt

 

In occasione dell'ultimo IAAF Council, tenutosi a Pechino prima del Congresso che ha segnato il cambio generazionale alla presidenza fra Lamine Diack e Sebastian Coe, la Federazione internazionale ha nominato due soci dell'A.S.A.I. nell'incarico di Delegati Statistici per i Giochi Olimpici dell'anno prossimo a Rio de Janeiro. Sono lo spagnolo Carlos Fernández Canet e Ottavio Castellini, che si trovano a Pechino nello stesso incarico alla quindicesima edizione dei Campionati del mondo di atletica.

Per Carlos si tratterà della sua quinta Olimpiade (Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2004 e Londra 2012). Ottavio raggiungerà il traguardo delle dieci presenze olimpiche: Los Angeles 1984 e Seoul 1988 come giornalista del "Giornale di Brescia", Barcellona 1992 come Capo Ufficio Stampa della Federazione italiana di atletica leggera, Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 come Statistico ufficiale del Comitato Olimpico e della Federazione mondiale, quindi otto edizioni dei Giochi maggiori cui vanne aggiunte le due edizioni dei Giochi Olimpici per i giovani tenutisi a Singapore 2010 e a Nanjing nel 2014.

Nelle foto: Carlos e Ottavio davanti al loro ufficio nello stadio di Pechino, il famoso "Bird Nest", lo stesso ufficio che utilizzarono sette anni fa in occasione dei Giochi Olimpici 2008. In campo accanto a uno dei tabelloni che rimandono l'immagine della mascotte dei campionati mondiali 2015; anche un altro socio spagnolo, Encarnacion Tamayo Nevado è a Pechino ai mondiali di atletica.

 

Ultimo aggiornamento Venerdì 21 Agosto 2015 09:48
 
1897: ginnasti-atleti o atleti-ginnasti? Da un baule in soffitta emerge il ricordo del nonno atleta PDF Stampa E-mail
Martedì 11 Agosto 2015 13:36

alt

Qualche tempo fa dalla casella "Contattateci" che rilancia nella nostra posta elettronica i messaggi degli utenti, abbiamo ricevuto questa comunicazione: "Ho scoperto in un vecchio baule di famiglia un diploma di mio nonno che vinse a Perugia nel 1897 una gara di salto in alto realizzando m. 1,65. Mi piacerebbe sapere se ci sono statistiche di quell'epoca". Firmato: Daniele Faraggiana. Sicuramente parecchi dei nostri soci ricordano Daniele che è stato un buon decatleta, e poi intraprese la carriera di medico.

E chi se non il nostro Marco Martini poteva rispondere al quesito con la sua approfondita conoscenza dei primi passi del movimento sportivo italiano quando ginnastica e quella parte di atletica che non era sport pedestre erano un tutt'uno? E infatti la sua risposta fu pressochè immediata:"A casa ho tutto il necessario per scrivere un pezzo sul Concorso Ginnastico Interprovinciale, si chiamava così, di  Perugia  1897. Ma naturalmente, per imbastire il commento a un documento specifico, devo avere il documento, o almeno la trascrizione di ciò che sta scritto su questo diploma". La precisione non è un optional per Marco!

In attesa delle ricerche di Marco, manteniamo viva la corrispondenza con Daniele., il quale alle nostre domande risponde:"Sì, era la  Federazione Ginnastica Nazionale, Società Ginnastica Braccio Fortebraccio, Perugia, Concorso Interprovinciale - Abruzzo - Lazio - Marche - Toscana - Umbria, 29/30 maggio 1897. Medaglia massima di bronzo grande 1° premio (salto in alto) rilasciato al Signor Antinori Giancarlo (Liceo) . Tra le firme presenti sembra di capire Mariani (Direttore gare) , Capri (Presidente Società e Comitato), Lemmi (Segretario) . Sul retro in alto a sinistra, in corsivo a matita si legge: "m.1,65 battendo Angelini che fece m. 1,60".Chiaramente non è un risultato ufficiale e penso che sia stato scritto da mio nonno all'epoca. Mio nonno era nato nel 1879, per cui all'epoca aveva 18 anni. Il padre Raffaele era perugino e la madre inglese. Nel 1898 non finì il Liceo a Perugia e si trasferì in Inghilterra dove si diplomò in ingegneria e andò successivamente a lavorare in Africa. Dopo qualche anno tornò in Inghilterra malato di malaria. Non ho altre notizie su sue attività sportive. Morì 84enne nel 1963 a Perugia. Era il padre di mia madre. Fatemi sapere se esistono altri risultati dell'epoca. Ho letto che nel 1896 alle prime olimpiadi moderne il sesto classificato saltò la stessa misura (su quanti classificati?)".

Qualche giorno dopo arriva la ricerca di Martini, che pubblichiamo qui di seguito e potete leggere integralmente nel "Leggi tutto". Cliccando sopra di essa la foto si ingrandisce.

Caspita! Mio nonno era un campione di salto in alto!  La curiosità dell’ex decatleta Daniele Faraggiana nel rinvenire un antico documento di famiglia rimasto nascosto per anni,  strettamente collegato all’interesse per l’atletica ancora vivo, evidentemente, in lui, lo ha stimolato.

Il sentimento spontaneo per un ricordo di famiglia può emozionare, e la ridotta importanza del documento dal punto di vista agonistico non può sminuirlo. Ridotta perché l’atletica leggera, all’epoca, in Italia ancora non esisteva, e le gare di salto in alto venivano disputate dai ginnasti nell’ambito di manifestazioni denominate «concorsi ginnastici». Le classifiche delle competizioni, non vedevano, come divenne in seguito e come è tuttora, un solo primo classificato, ma il 1° premio veniva assegnato contemporaneamente a tutti quei ginnasti che superavano un determinato standard.  Nel caso del nonno di Faraggiana, il  1° premio consisteva in una medaglia di bronzo di grande formato. Il  2° premio, in questi casi, era una medaglia di bronzo di formato piccolo. Ma in altri casi, a seconda dell’importanza attribuita all’evento, vi erano in palio medaglie d’oro grandi e piccole, oppure medaglie d’argento grandi e piccole, o ancora corone di allora grandi e piccole.  Questo criterio rispecchia quella che era la concezione della ginnastica del tempo, finalizzata non al campionismo o al primato, ma a formare valenti cittadini tutti ugualmente pronti a svolgere un positivo e rigenerante ruolo nella società italiana e, se necessario, anche ad opporsi militarmente al nemico. La nazione, secondo il classico motto latino mens sana in corpore sano, aveva bisogno di giovani volitivi e braccia robuste.

Leggi tutto...

Ultimo aggiornamento Martedì 11 Agosto 2015 16:22
 
Liste storiche femminili : anno 1927 / Italian Women Historical Rankings: now the year 1927 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 05 Agosto 2015 12:05

alt

Continuiamo la pubblicazione delle Liste italiane riservate alle signore e signorine. Siamo ancora in tempi "eroici", ma pieni di fascino, per le condizioni in cui si gareggiava, per l'abbigliamento delle nostre atlete, per le stesse distanze che venivano affrontate nelle varie competizioni. Oggi è la volta dell'anno 1927, investigato da Marco Martini, con tutta la cura che il nostro vicepresidente riserva alle sue molteplici ricerche. Diciamola anche tutta e chiara: è anche rimasto l'unico in Italia, dedicandosi altri all'arte improduttiva della ricopiatura.

In quell'anno  1927 i Campionati nazionali uscirono dalla Lombardia (Milano, due volte, e Dalmine in precedenza) e furono ospitati, davanti ad un numeroso pubblico, nello Stadio Littoriale di Bologna. Piera Borsani, del Cotonificio Cantoni di Castellanza, dominò i tre lanci, peso disco e giavellotto; Olga Barbieri, della Pro Patria et Libertate di Busto Arsizio, fece una accoppiata 200 metri e 83 metri ostacoli; Emilia Pedrazzani si confermò di nuovo dominatrice degli 800 metri, che aggiunse al secondo titolo di corsa campestre, come aveva fatto un anno prima.

Il 1927 è anche l'anno del debutto della Nazionale femminile: a Milano, contro le francesi, le nostre "suffragette atletiche" non fanno una gran figura, doppiate nel punteggio finale e senza nessuna vittoria individuale. Ma il movimento prosegue e, piano piano, si rinforza.

Nella foto sono immortalate le ragazze della U.S.Soresinese. Da sinistra, Lina Bulzacchi, Emilia Pedrazzani, Ornella Galli e Nella Zucchetti. Posizionandosi sulla foto e cliccando, la si può ingrandire.

I nostri utenti possono trovare questo nuovo capitolo inserito nello spazio "Momenti di Storia", con il titolo "Liste italiane 1921 - 1927, donne". Le liste sono pubblicate anno per anno, lo stesso materiale è disponibile anche in formato PDF. Ricordiamo anche che la storia dei Campionati italiani femminili, con i risultati completi delle varie edizioni, è pubblicata nei volumi editi dell'A.S.A.I. e dedicati proprio ai Campionati nazionali, uomini e donne. Per informazioni si veda la voce "La nostra biblioteca".

NEW - Historical Italian female Ranking 1927 - Ránking italiano femenino 1927 - Bilan italienne femmes 1927: here - aqui - ici, PDF format

Ultimo aggiornamento Giovedì 06 Agosto 2015 14:28
 
La "Lettre" di luglio della Commissione Storica francese disponibile sul sito www.cdh.athle.com PDF Stampa E-mail
Lunedì 03 Agosto 2015 07:09

Come sempre puntuale Gilbert Rossillo nella comunicazione di inizio mese sul lavoro degli storici e statistici francesi.

Bonjour à toutes et à tous,    

Au nom de la Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme, j'ai le plaisir de vous adresser la 46è lettre mensuelle d'information avec son traditionnel résumé des études réalisées ou mises à jour au cours du mois de juillet que vous pouvez consulter plus en détail via le lien suivant : https://cdh.athle.com/

Riproduciamo l'articolo di apertura di questo numero della "Lettre", ogni mese ce n'è uno chiamato "Edito", editoriale. Questo è firmato dall'amico Luc Vollard e riguarda una storia relativa al primato francese del salto in lungo siglato nel 1935. In Italia dominavano Arturo Maffei e Gianni Caldana, uno dei più grandi talenti che ha avuto l'atletica italiana.

L’année 1935 est un millésime particulier dans l’histoire du saut en longueur. Le 25 mai Jesse Owens devint le premier athlète à franchir 8 mètres et son record du monde à 8 m 13 allait tenir 25 ans. Par un extraordinaire mimétisme, un français  allait à deux reprises battre le record de France cette année là et le porter à un niveau suffisamment haut pour qu’il ne soit battu également qu’en 1960.  Robert Paul détenait ce record depuis 1932, lorsqu’il l’avait pris à 7 m 19 en début de saison pour l’amener à 7 m 50 quelques mois plus tard. Le 16 juin 1935, il ajoutait 10 cm mais sa lutte avec l’Américain Eulace Peacock lors du meeting international de Colombes du 04 août allait lui permettre de faire mieux encore.
Face au rival d’Owens par ailleurs recordman du monde du 100 m, Paul pouvait compter sur le soutien des 20 000 spectateurs et son premier saut confirma avec 7 m 56 son potentiel. Peacock restait cependant intouchable à 7 m 84 mais le Français lui aussi rapide, comme le prouvent ses titres nationaux en sprint, avait encore des ressources. C’est ainsi qu’il réalisa 7 m 70, une performance le situant à 12 centimètres du record d’Europe de Luz Long.
Il faudra attendre Christian Collardot pour que ce record de France soit battu et surtout cette performance restera 80 ans dans les 100 meilleures performances françaises, un cas unique !
(Crédit Miroir des Sports)     

par Luc VOLLARD

Ultimo aggiornamento Giovedì 04 Giugno 2020 14:42
 
<< Inizio < Prec. 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 Succ. > Fine >>

Pagina 194 di 256