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Quando gli atleti andavano forte e lo scooter era solo veicolo pubblicitario PDF Print E-mail

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Il nostro segretario, Alberto Zanetti Lorenzetti, si è specializzato in reperti fotografici di atleti...motorizzati. Dopo averci favorito, qualche settimana fa, la pubblicazione della immagine pubblicitaria di Pino Dordoni e Abdon Pamich (serve aggiungere campioni olimpici?) sulla «Lambretta» degli anni '50, stavolta mettiamo in sella, sulla «Vespa», Adolfo Consolini (serve aggiungere campione olimpico?) e Duilio Loi, campione del mondo e europeo in diversi «pesi» delle categorie pugilistiche di allora (leggeri, welter, welter junior), lo diciamo per quelli che, pur sapendo tutto di atletica, poco conoscono del mondo del ring. Eravamo fine anni '50 - primi '60. Memorabili gli incontri allo Stadio San Siro di Milano (oltre 60 mila spettatori paganti) con il grande portoricano Carlos Ortiz che Loi sconfisse. Duilio Loi fu il terzo pugile italiano dopo Primo Carnera (1933, pesi massimi) e Mario D'Agata (1956, pesi gallo) a conquistare un titolo mondiale di pugilato.

Nell'altra immagine, in sella al «Galletto» della Guzzi, l'olandese Fanny Blankers Koen, quattro titoli olimpici a Londra 1948, e Armando Filiput, campione europeo sui 400 metri ostacoli a Bruxelles 1950. I due atleti ebbero occasione di gareggiare nella stessa riunione internazionale organizzate a Brescia da Sandro Calvesi il 29 giugno 1950. L'olandese stabilì, sulla pista dello Stadio Rigamonti, il primato mondiale delle 220 yard (24.2). Era la prima volta che un primato mondiale veniva migliorato nella città di Brescia. «Fanny» fu nominata «Atleta del Secolo» dalla Federazione mondiale di atletica durante il «Gala» del 1999 a Montecarlo (leggi correttamente Principato di Monaco, non Monaco di Baviera come indica la famosa Wikipedia...). In quella occasione fu affiancata da Carl Lewis, che ottenne lo stesso riconoscimento.

Tornando a quel giorno del 1950 al «Rigamonti», quartiere Mompiano, a Brescia, Filiput migliorò il primato italiano dei 200 metri ostacoli in 24.2. Curioso: stesso tempo per la campionessa olandese e per lui, in due specialità diverse. L'atleta di Ronchi dei Legionari aveva stabilito il suo precedente primato sempre a Brescia l'8 ottobre 1949 con 24.7, migliorando di un decimo il tempo che Luigi «Luison» Facelli aveva fatto segnare il 16 giugno 1928 a Milano. Filiput vinse il titolo europeo dei 400 ostacoli il 27 agosto 1950, a Bruxelles; il 15 ottobre, a Lione, corse ancora i 200 metri e si migliorò: 24 netti. Bisognerà attendere Salvatore «Tito» Morale per nuovi primati italiani, anno 1961.