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Da Navazzo a Nazaré, passando per Lourdes, Santiago de Compostela e Fatima PDF Print E-mail

Elio Forti è socio del nostro Archivio Storico. Elio Forti è nostro socio «storico», intendendosi che ha aderito alla nostra setta atletico-carbonara poco dopo la cerimonia di iniziazione. Elio Forti è un socio che ha fatto tanto per la A.S.A.I. nel suo stile sobrio e taciturno. Tanto per dire, fu il primo nella assemblea del 2007, a poche settimane dal commiato di Aldo Capanni, a chiedere l'autorizzazione a intitolare al nostro amico fiorentino il trofeo che premiava il vincitore della gara podistica nazionale «Diecimiglia del Garda», e lo ha fatto per undici anni, fino al 2017. Gara podistica che lo scorso 5 agosto ha superato la boa dei 45 anni filati di organizzazione, capito? quranta cinque anni non un giorno. E sempre lui, il suddetto Elio Forti al timone, anche in momenti perigliosi. Elio Forti ha fatto sorridere anche il nostro ministro delle Finanze (interne), avendo sempre versato con puntualità la sua quota associativa annuale.

Ma soprattutto Elio Forti è un sognatore - realista. Non c'è contraddizione: lui immagina uno scenario e poi lo traduce in qualcosa di concreto. Come uno scultore, un pittore, non per niente è tutta la vita che esercita la professione di geometra. Anche il questo caso ha tracciato delle linee fra due punti. Il primo, Navazzo, sul lago di Garda, costiera bresciana, Gardesana Occidentale. Il secondo, Nazaré, Portogallo, sull'Oceano Atlantico, dove le onde toccano altezze vertiginose, roba da primato Guinness, 35 metri di altezza, vedere per credere. Tra le due località è esistito - e nei cuori continua ad esistere - un gemellaggio generato dal podismo. Ma sarebbe troppo lungo da narrare.

Dunque Elio Forti ha congiunto i due punti ma non con una linea retta, troppo facile. Da Navazzo a Lourdes, poi a Nord a ricongiungersi con el Camino de Santiago, destinazione Santiago de Compostela, quindi a sud, per raggiungere Fatima. Poi una passeggiatina per arrivare a Nazaré a salutare gli amici lusitani. Il tutto in auto? in bici? in monopattino? No, no, a piedi, camminando, usando il cavallo di San Francesco, le piote. A chi sa qualcosina di atletica, storicamente chiacchierando, viene in mente la Milano - Barcellona del 1895, cui partecipò Carlo Airoldi. Roba da ridere se confrontata con la «cavalcata» di Elio Forti.

Il quale si è avviato mercoledì 29 agosto, alle 5 del mattino, dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, a Navazzo. Data che aveva nel cuore, per un triste motivo che è custodito nel suo intimo lacerato da una ferita inguaribile. Ma quella era la data, e l'ha rispettata. Se qualcuno, fra i soci, i non soci, i facenti finta di essere soci, vuol togliersi lo sfizio di sapere come si srotolerà il cammino di Elio Forti, può andare su questo indirizzo e seguire, lasciateci dire: passo dopo passo, le orme del geometra. Grazie alle diavolerie moderne, (GPS, ecc ecc) è possibile seguire tutto: tracciato, chilometri percorsi, media, località, una valanga di foto. Se volete dirgli «Buon Viaggio» siete liberi di farlo.