Home News Homepage Gian Piero Massardi, protagonista dell'epoca d'oro dell' atletica a Brescia
Message
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Gian Piero Massardi, protagonista dell'epoca d'oro dell' atletica a Brescia PDF Print E-mail

   alt alt

Ieri mattina, su una delle pagine di sport del quotidiano «Giornale di Brescia», un notizietta posta in basso ci ha annunciato la morte di Gian Piero Massardi, avvenuta a Monza, dove si era trasferito molti anni fa e dove aveva insegnato educazione fisica. Per conoscere la sua storia di atleta lasciamo parlare la scheda che abbiamo ripreso dal libro di Alberto Zanetti Lorenzetti «I colori della Leonessa - Atletica Brescia 1950 - 1990».

Le due foto che corredano questo ricordo si riferiscono alla stessa gara, all'Arena di Milano, il primo ottobre 1955, Campionati italiani assoluti. Quel giorno il potente atleta bresciano (nato a Rezzato, alle porte della città, l'8 dicembre 1934) vinse il suo primo titolo di campione d'Italia, dopo un serrato testa a testa con Ezio Nardelli, della A.T.A. Battisti Trento: 15.1 per entrambi. Massardi confermerà il suo titolo l'anno dopo a Roma, nella edizione dei Campionati assoluti che si disputa «sulla pista e sulle pedane delle Olimpiadi 1960» titola orgogliosamente la rivista federale. Massardi vince in 15 netti, davanti (15.1) al giovanissimo bolognese Paolo Zamboni (nato nella città delle Torri della Garisenda e degli Asinelli il 18 maggio 1939).

Il 1955 fu il suo miglior anno: campione d'Italia, quarto ai Giochi del Mediterraneo a Barcellona, a pari tempo con il francese  Bernard, terzo, 15.4 per entrambi, dieci risultati fra 14.9 e 15.1. Sulla rivista federale «Atletica» (numero 6, 30 marzo 1956) nel commento alla stagione precedente, leggiamo: «Tra gli atleti che hanno dato volto alla stagione 1955, il primo posto spetta senz'altro al 21enne Massardi, di Brescia, che ha dominato la scena dal principio alla fine, e che solo a novembre ha perso lo scettro di migliore della stagione, soffiatogli proprio in extremis dall'istriano Venturini. Comunque Massardi, dal 15.6 che vantava nel 1953 (gareggiò poco nel '54 per un incidente) è sceso quest'anno a 14.9, ha conquistato il massimo titolo nazionale e s'è guadagnato naturalmente la maglia azzurra». Giudizio ribadito da Renato Morino su «Tuttosport»: «Dominatore è stato Massardi  che dopo aver segnatosei volte 15.1 e tre volte 15 netti è sceso a 14.9 seguendo Venturini a 14.8. Fatalità volle che Massardi valicasse il muro dei 15.0 proprio nella sola volta che restava sconfitto». Tullio Venturini, nato a Pirano, Pola, il 21 maggio 1930, vestiva i colori della Ginnastica Triestina.Anche lui aveva avuto una stagione molto positiva, ma agli Assoluti era finito terzo lontanuccio (15.5) da Massardi e Nardelli (nato a Trento il 7 luglio 1930).

Qui di seguito la scheda dal libro di Zanetti Lorenzetti.

alt