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Firenze, l'atletica, le sue corse, le sue società, la sua lunga storia |
Questa foto non si riferisce esattamente all'anno 1904 del quale parliamo ma è degli anni di inizio Novecento: secondo Capanni e Cervellati, autori del libro, si dovrebbe trattare di una corsa podistica al campo sportivo dell' Itala al Prato del Quercione alle Cascine Domenica 14 aprile questa nostra piccola «setta» terrà la sua normale Assemblea annuale, come previsto dallo Statuto. Normale, senza rinnovo delle cariche, un adempimento formale, l’approvazione dei bilanci che il nostro Sindaco Revisore, Tiziano Strinati, professionista fiorentino, socio fondatore indicato, senza scampo, da Aldo Capanni, di cui era amico, l’approvazione della Relazione del Consiglio Direttivo, e poi quattro chiacchiere in famiglia, scambio di libri, estorsione non a mano armata della benedetta quota annuale (una miseria), un arrivederci al prossimo anno, e una frugale colazione per coloro che hanno un po’ più di tempo, pranzo spesso neppure da ricordare vista la banalità del cibo. Quindi tutti a casa. Sarà così anche stavolta? Siamo sinceri: vorremmo che fosse diversa. Motivo? Sarà la venticinquesima Assemblea, compresa quella costitutiva, il 1º maggio 1994, a Brescia. Ci teniamo, son venticinque anni che resistiamo. Chi l’avrebbe detto? Forse nessuno di noi, dei fondatori intendiamo, quel giorno, in una sala dell’albergo Novotel di Brescia, l’avrebbe neppure immaginato. Abbiamo visto altre aggregazioni similari, con scopi analoghi ai nostri, sorgere e tramontare in spazi temporali molto più brevi. E non siamo solo sopravvissuti, abbiamo anche operato. Soprattutto nella produzione…cartacea, tante le nostre pubblicazioni, in cima a tutte i nove volumetti della storia dei Campionati di atletica nel nostro Paese, a partire da quel primo del 1897, per ora arrivati al 1945. Ferma qui, se no cadiamo nell’autocelebrativo, e nel patetico. Torniamo a Firenze in questa occasione, come in tante altre in questi 25 anni. La città medicea è stata la nostra casa per tanti anni, fino a quando l’ha gestista quel galantuomo di Aldo Capanni. Fiorentino il primo presidente, Roberto L. Quercetani, maestro a tanti (tutti) di noi. A Firenze fu steso e firmato il primo Statuto, e anche il secondo aggiornato, nel 2016. Di Firenze il nostro attento Sindaco Revisore. A Firenze abbiamo affetti e ricordi. E, tornandoci adesso, il 14 aprile, abbiamo deciso di rendere omaggio a questa città e alla sua atletica, anche perché per le nostre Assise saremo ospiti di un sodalizio sportivo che ha riempito tante pagine della storia sportiva fiorentina: l’ASSI Giglio Rosso. Abbiamo tolto dallo scaffale il bel volume scritto nel 1996 da Aldo Capanni e Franco Cervellati «Storia dell’atletica a Firenze e nella sua provincia dalle origini al 1945», edito sotto l’egida dell’assessorato allo Sport della Provincia di Firenze, allora retto da un assessore colto e sensibile, Elisabetta Del Lungo. Che ascoltava un altro grande personaggio dell’atletica fiorentina: il mai dimenticato Piero Massai. e in quelle pagine abbiamo attinto brani che andremo pubblicando in questo spazio da oggi fino al 14 aprile. Iniziamo oggi con il ricordo del primo «Giro Podistico di Firenze». Un breve prologo. Siamo nel 1904, a quei tempi lo sport significava soprattutto ginnastica, che comprendeva anche quelle discipline (salti e lanci) che poi sarebbero entrate nel campo atletico. Di atletica non si parlava, ma di podismo, o meglio sport pedestre, definizione lirica, soprattutto se confrontata con quella odierna di running. Quell’anno Firenze era sta indicata come sede del Concorso Ginnastico Nazionale, che si sarebbe tenuto nel Parco delle Cascine nei primi giorni di giugno. Contemporaneamente, si sarebbero svolti i lavori del Consiglio Federale della Federazione Ginnastica, il sesto Congresso degli insegnanti di ginnastica e il terzo Congresso dei cultori dell’educazione fisica; erano previste anche la inaugurazione della sede della Rari Nantes, gare di nuoto e di canottaggio, e, a conclusione, il «Giro di Firenze» di corsa e di marcia. Era il 6 giugno 1904. E adesso lasciamo parlare il libro di Capanni e Cervellati.
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