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Manteniamo l'atletica sulle piste, possibilmente lontano dalle poltrone PDF Print E-mail

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Trekkenfild numero 70: dove si parla di staffette, di marcia, di menelle elettorali da qui alla fine del 2020 (non è un po' troppo presto? lasciateli bollire nel loro brodo, tanto...«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», ve la ricordate sì?), dove si ricorda la figura di Roberto Quercetani (con uno scritto preso dal nostro sito, ringraziamo), e altro ancora, come il grido di dolore della Riccardi Milano. Ecco il vero disastro dell'atletica italiana: la morte in alcuni casi, in altri il coma diffusissimo, nella quasi totalità l'infermità ormai cronica delle società che son quelle dove si fa davvero l'atletica. Se volete prendetela come un paradosso ma, secondo noi, anche se non esistessero le Federazioni lo sport si farebbe ugualmente. Senza i club sportivi, no. Ci piacerebbe fare un esperimento.