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Trekkenfild 94: dalla gara più veloce (100 metri) a quelle più lente (la marcia) PDF Print E-mail

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Banale. Lo avranno già detto, scritto, ripetuto, centinaia di milioni di individui. Sarà banale però è una verità: quello che chiamiamo «atletica leggera» è un mosaico di tante espressioni sportive diverse ma che unite insieme compongono un disegno. Un disegno bellissimo, una armonia di plastici gesti del corpo. Che talvolta qualche somaro tenta di rovinare, tanto per essere originale. Ne conosciamo qualcuno...Lancio del martello? Che senso ha? Salto triplo? Innaturale? La marcia? Per carità? Antiestetica. Siano bandite dal regno dello sport. Poi, per fortuna, qualche santo provvede, il mondo dell'atletica si compatta, fa mischia, e il temporale si allontana. Ma bisogna star sempre vigili, gli avvoltoi son sempre lì pronti.

Il nuovo numero della pubblicazione online «Trekkenfild» ci propone uno spaccato di questo mosaico, approfondendo i due argomenti del momento: il nuovo primato italiano dei 100 metri e gli ottimi risultati dei nostri marciatori, donne e uomini, nella Coppa Europa di marcia. Quindi lasciamo a loro la parola.