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Giorgio Lo Giudice, tanta atletica, tanto giornalismo, tanta passione, sempre PDF Stampa E-mail

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Abbiamo ripreso questa immagine dal bollettino quindicinale della Federazione di atletica, numero 11 del 25 maggio 1955. Siamo allo Stadio Olimpico in occasione della finale romana dei Campionati Studenteschi: tribune gremite, tifo alle stelle per i vari Istituti scolastici. Quell'anno fu un testa a testa fra il Liceo Classico Giulio Cesare e lo Scientifico Augusto Righi, nel quale militava Giorgio Lo Giudice. Vinsero i «classici» sugli «scientifici» per una manciata di punti. La foto ritrae quasi sicuramente una fase dei 1000 metri. Giorgio potrebbe darci ulteriori dettagli. Vinse Maurizio Notarangelo, viterbese, che quell'anno corse in 1:54.8 sugli 800 metri

A quei tempi c'era anche lui. Quei tempi erano all'incirca la metà degli anni '50. Lui di nome fa Giorgio Lo Giudice, romano, nato accanto a Campo dei Fiori, via dei Giubbonari, ci pare. Oggi festeggia 85 anni. Perchè ne parliamo? Per una serie di coincidenze. Qualche giorno fa abbiamo reso omaggio ad un fondista bresciano, Albertino Bargnani, che ha festeggiato la stessa cifra; ne abbiamo dato conto ieri con un articolino in questo spazio. Giorgio può raccontare una avventura sportiva e umana, abbastanza unica. Buon atleta in quei tempi che abbiamo citato, istruttore tecnico, allenatore, dirigente di società, organizzatore, e giornalista per tanti anni alla redazione romana della «Gazzetta dello Sport». Giornalista da prima linea, volendo con questo significare che lui c'era sempre: servivano 24 righe di una partita di softball a Zagarolo? Chi ci mandiamo? A' Gio', puoi fare un salto a...? E Gio' partiva. In epoche senza telefonino, trasmetteva le 24 righe attaccato a un qualsiasi telefono di fortuna, al bar, in casa di qualcuno, da una cabina telefonica. E dettava. Quelle 24 righe non sarebbero mai state candidate al Premio Pulitzer, ma il giorno dopo, pubblicate sulla «rosea», avrebbero fatto la felicità di praticanti di uno sport ignorato da tutti.

Vogliamo aggiungere qualche riga del Giorgio Lo Giudice buon atleta di mezzofondo. Per parlare, nei giorni scorsi, di Giuliano Gelmi e di Albertino Bargnani abbiamo scavato nelle cronache del 1955. E lì abbiamo trovato orme del nostro. Che stava tra quelli bravi. Dal numero 2/1955 del quindicinale della Federazione leggiamo i nomi dei giovani convocati per i raduni invernali: a Chiavari dal 27 al 31 dicembre 1954 si ritrovano i migliori dei 1500 metri, e c'è pure Giorgio, insieme a Baraldi, Coliva, Geat, Lener, Scavo, Tomiato, alcuni dei quali faranno strada. L'anno prima, sempre sullo stesso bollettino (n.27) troviamo una compilazione riguardante le graduatorie studentesche per quell'anno. Mille metri: Scavo 2:37.7 (a fine stagione correrà in 2:34.2), Notarangelo 2:39.4, Bonell 2:40.6, Bartolini 2:41.5, Verdina 2:41.8, Fresch 2:41.9, Lo Giudice 2:42.3, Lener 2:42.4, Giorgio Gandini 2:42.4.

Altra «orma»: 27 febbraio 1955, Ippodromo del Casalone, a Grosseto, Campionato nazionale dei Terza Serie di corsa campestre: 31esimo classificato Giorgio Lo Giudice, un paio di posti dietro a Tommaso Assi, un pugliese che in anni successivi farà buone cose. Giorgio quell'anno era accasato alla A.A.A. Roma. Qualche settimana dopo ancora cross con i Campionati Studenteschi della provincia di Roma: dominò Pietro Lener, secondo Angelo Bazzuoli e quasi incollato a lui Giorgio che difendeva i colori del Liceo Scientifico Augusto Righi, netto vincitore della classifica a squadre.

Da un ritaglio di una pubblicazione che non siamo riusciti ad identificare, articolo titolato «L'esito dei Campionati di atletica leggera», abbiamo conosciuto la classifica nazionale dei migliori dopo l'effettuazione dei vari campionati provinciali. Ecco la lista per i 1000 metri: 2:35.2 Maurizio Notangelo (Roma), 2:37.0 Vittorio Buzzi (Genova), 2:38.1 Angelo Bazzuoli (Roma), 2:38.2 Pietro Lener (Roma), 2:38.3 Carrone Giorgio (Roma) e Giorgio Lo Giudice (Roma). Si noti il «dominio romano», cinque dei primi sei. Più o meno nello stesso periodo, abbiamo scovato anche un 4:17.8 sui 1500, datato 8 maggio.

Cenni, niente più di questo, ma buona occasione per mandare un augurio a Giorgio Lo Giudice, ancor oggi presidente di quel Club Atletico Centrale che nel cuor gli sta, pur essendo stato direttore tecnico del C.U.S. Roma e, per chi non lo sapesse, tecnico e preparatore atletico di alcune generazioni di canottieri. Un libro, un libro intero, ci vorrebbe per parlare de Giorgio de Campo de' Fiori.