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Trekkenfild numero 117: non manca neppure questa volta materia su cui discutere PDF Print E-mail

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Ecco, almeno con gli amici Daniele e Walter andiamo in pari. Con la pubblicazione del numero 117 di «Trekkenfild», appena ricevuto, ripristiamo la consueta puntualità nel rilanciare sul nostro sito il giornale online dei due scriba lumbard. È un obbligo per noi rispettare l'accordo stretto con loro: noi mettiamo un richiamo quando producono un nuovo numero, loro trovano spazio in una delle loro pagine per una manchette che ricorda l' esistenza  dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli". Loro si occupano dell'atletica di oggi, noi di quella di ieri; ognuno fa il suo, sta nel suo orticello, non ci copiamo l'un l'altro, non saccheggiamo i comunicati stampa dei siti istituzionali, e non rimbalziamo articoli già apparsi su altri «fogli», che senso avrebbe?, invece usiamo farina del nostro sacco. E tutti viviamo felici e contenti.

Sunto delle dieci pagine di questo numero: corposa intervista a Samuele Ceccarelli, velocista che non molti s'aspettavano (anzi, ci ha sussurrato qualcuno, lo avevano già relegato nel dimenticatoio) e il suo allenatore Marco Del Medico. Notare: intervista non al telefono, ma visita in loco, a Pietrasanta, alle pendici delle marmoree Alpi Apuane. I due lumbard muovono le chiappe: voto 9 e mezzo. Poi una occhiata alle gare...prenatali (scherziamo, nessuno se ne abbia a male) sui campi milanesi. Lettera aperta indirizzata a Yeman Crippa, con l'invito  non mollare sulla decisione di fare la maratona, ma di insistere. Per noi sarebbe già gran cosa che insistesse sulla pista (dove si fa atletica) e ottenesse grandi risultati lì, non è obbligatorio che tutti corrano la maratona. A seguire: un «inno» alla Lomellina e a Pietro Pastorini decano allenatore di marcia, avrebbe scritto Gianni Brera "innalziamo vessilli e cori" e Perboni li ha innalzati. Poi una lettera, sacrosanta, di Massimo Magnani che sa tanto di documento dell'anagrafe, del tipo «di chi sono figli? chi è il padre, chi la madre?». Non ci riferiamo direttamente a Massimo, ma lasciateci dire che troppo spesso nello sport, limitiamoci al nostro, ci si dimentica che la vita di ciascuno è un continuum che è una somma di azioni umane di differenti soggetti, non semplicemente matematica. A chiudere, recensioni librarie e auguri di compleanno.