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Per favore, date anche all'atletica un gigante di umanità come l' "All Blacks" Sonny Bill Williams PDF Print E-mail

Ci ha commosso, sì, proprio commosso, e speriamo commuova chi ancora fa dello sport un supremo ideale, superando lo schifo degli ettolitri di piscio che ogni giorno cercano di inzozzarci, delle centinaia di milioni rubati - rubati, capito bene? -, alle casse dello sport, degli hotel sette stelle (non ridete, qualcuno in giro per il mondo esiste) e delle auto limusine alla porta per individui che sanno solo spendere quello che non sono assolutamente in grado di produrre, degli idioti messi su certe sedie quando invece dovrebbero essere seduti al massimo su un pitale.

Quello che abbiamo visto oggi sul sito di "laRepubblica" non ci stancheremmo mai di vederlo, su qualsiasi terreno di gioco. Andate a vederlo anche voi, se volete, qui

https://video.repubblica.it/sport/rugby-medaglia-d-oro-al-bambino-invasore-commuove-la-generosita-del-campione-all-blacks/216823/216007?ref=HRESS-2

la fonte è youtube.com/almarugby.

Stiamo parlando di rugby, della splendida finale della World Cup, il campionato del mondo insomma, fra la Nuova Zelanda e l'Australia, vinta per la terza volta dagli "All Blacks", a Twickenham, il "tempio" universale della palla ovale. Un tempio dove aveva giocato e raccolto grande ammirazione e rispetto una persona che ancora abbiamo nel cuore: Paolo Rosi, per tanti anni "voce" della RAI per atletica, pugilato e rugby. Un grande signore che ci ha lasciati qualche anno fa.

Guardate le immagini del filmato e diteci se non provate invidia, se fate il confronto con le esibizioni sguaiate che siano costretti a sopportare sulle nostre piste. Noi abbiamo ammirato la compostezza, la tranquillità nel calmare il supervisor placcatore del ragazzino, la umanità, la spontaneità di Sonny Bill Williams, sulla maglia aveva il numero 23, ma ha giocato da 7, un tempo, il secondo, al posto di Conrad Smith, nel ruolo di trequarti. Un gigante, in tutti i sensi, un campione del mondo, anzi due volte campione perchè era in squadra anche quattro anni fa (Nuova Zelanda - Francia 9 - 8 la finale). Se dovessimo dare i voti come fa Gianni Mura nella sua bella rubrica "Sette giorni di cattivi pensieri" a Sonny Bill Williams daremmo 10 e lode.