Home News Homepage I dieci momenti di Rio che resteranno nella mia memoria: la scelta di Carlos Fernández Canet
Messaggio
  • Direttiva e-Privacy EU

    Questo website utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la navigazione, e altre funzionalità. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookies.

    Visualizza i documenti sulla direttiva della e-Privacy

I dieci momenti di Rio che resteranno nella mia memoria: la scelta di Carlos Fernández Canet PDF Stampa E-mail

altAi XXXI Giochi Olimpici di Rio de Janeiro hanno presenziato quattro soci dell'A.S.A.I. Bruno Bonomelli: Franco Fava, giornalista del "Corriere dello Sport", Paolo Marabini, stesso mestiere alla "Gazzetta dello Sport", Carlos Fernández Canet, delegato IOC / IAAF alla informazione statistica per l'atletica, e Ottavio Castellini, nella stessa mansione operativa.

Su richiesta di un utente del nostro sito siamo stati sollecitati a compilare una nostra classifica dei dieci momenti, personaggi, situazioni, che maggiormente ci hanno colpito per consistenza tecnica, emozionato per situazione ambientale, apprezzato per spessore umano. Abbiamo girato la richiesta, il più solerte nella risposta è stato Carlos e qui di seguito troverete le sue scelte. State leggendo le opinioni di una persona che ha presenziato alle cinque ultime edizioni dei Giochi Olimpici: Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016. Vorremmo farne a meno, ma non si sa mai, meglio chiarirlo: ognuno di noi ha la sua sensibilità, la sua capacità di reagire emozionalmente, la sua competenza specifica di un determinato sport. Noi non dobbiamo compiacere a nessuno, ce lo hanno chiesto rispondiamo, a modo nostro, ognuno ha compilato in totale autonomia. Per dirla pirandellianamente: Così è (se vi pare).

Yo lo he visto asì, por Carlos Fernández Canet

-       Final del 400 de hombres. Con un record del mundo de Wayde van Niekerk basado en su extraordinario mantenimiento de la velocidad en los últimos 50 m.

-       Yohann Diniz. Por su descomunal esfuerzo, terminando octavo en una carrera en la que se tuvo que parar varias veces e incluso sufrió un desvanecimiento.

-       Final de pertiga de hombres. Gran competición y lucha entre Thiago Braz (que mejoró su marca personal en 10 cm) y Renaud Lavillenie.

-       Final de 10.000 de mujeres. Impresionante record del mundo de Almaz Ayana en la que fue la mejor carrera de la historia, con numerosos records de área y nacionales.

-       Final de 400 vallas de hombres. Cuatro hombres sub 48.00 con cuatro records nacionales.

-       4x100 de hombres. Demostración por parte de JPN del margen de mejora en esta prueba con un buen entrenamiento técnico de las entregas.

-       Salto de Longitud de hombres. Si bien las marcas no fueron extraordinarias, fue una competición muy disputada entre los cuatro primeros.

-       5000 de mujeres. Emotivo gesto de compañerismo entre Abbey D’Agostino y Nikki Hamblin tras la caída que ambas sufrieron durante las series clasificatorias.

-       Maratón de hombres. Superioridad incontestable del que sin duda es el mejor corredor de maratón del momento: Eliud Kipchoge. Este atleta ha estado entre los mejores desde 2003, cuando con 20 años ganó el 5000 del mundial de París.

-       Heptathlon. Además de la emocionante batalla entre Thiam y Ennis, hay que destacar el extraordinario nivel del salto de altura, con dos mujeres por encima de 1,98 (más que en la final).

-       800 de hombres. Segundo título olímpico para Rudisha que, en otra majestuosa carrera demostró ser un grande. 

Sin considerarlos mejores momentos, destacaría también los multimedallistas: 

-       Usain Bolt (100, 200, 4x100, tre ori)

-       Elaine Thompson (100, 200, 4x100, due ori, un bronzo)

-       Mo Farah (5000, 10.000, due ori)

-       Andre De Grasse (100, 200, 4x100, un bronzo, un argento, un bronzo)