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Da Attilio Pozzi a Maurizio Damilano: 87 anni di storia del "record" dimenticato sull'ora di marcia PDF Print E-mail

Marco Martini non finisce mai di sorprendere anche noi che lo conosciamo da tanto tempo. Le sue ricerche non sono mai banali, scopiazzate qua e lá o rifritture di ricerche altrui. Il suo esempio dovrebbe animare le strutture sportive e spingere i ricercatori a conoscere per davvero la vicenda sportiva. Ma chissenefrega! Oggi conta il businness, l'approssimazione, le ricerche (ma quali ricerche! non mi faccia ridere, diceva Totó) che altro non sono che spezzoni incollati insieme, di cose trite e ritrite. Per fortuna che abbiamo ancora  Martini,  Sergio Giuntini,  Alberto Zanetti Lorenzetti, che scavano, selezionano, passano al microscopio. E non raccontano favolette metropolitane che ascoltiamo da decenni, sempre uguali, noiose, banali.

Stavolta Marco ci invita a riconsiderare la progressione della migliore prestazione di una prova caduta nell'oblio, colpa di inette strutture sportive che si sforzano di inventare il "nuovo" dimenticando il "tradizionale": l'ora di marcia. All'inizio fu anche record riconosciuto dalla Federazione internazionale che, alla prima stesura dei primati mondiali, riconobbe un 13.275 metri del britannico George E. Larner, realizzato a Londra, stadio di Stamford Bridge. Ultimo tempo riconosciuto il 13.812 dello svedese Mikaelsson nel 1945. Poi solo roba per poveri archivisti.

Martini ci racconta e ci documenta le vicende di casa nostra. In 87 anni, da Attilio Pozzi a Maurizio Damilano, con un progresso di 4882 metri. Nel ringraziare Marco di questo nuovo contributo, una domanda al nostro amico Maurizio: perchè non pensare di organizzare una golden, diamond, platinum, o qualsiasi altro materiale prezioso, ora di marcia a Saluzzo, patria della specialità, una volta l'anno? Non sarebbe ora di rispolverare la nostra atletica, in barba a tutti i nuovi ridicoli "format"?

Che distanza riesci a coprire in mezz’ora, un’ora, due ore di tempo?  Quanto impieghi a correre o marciare per dieci, cinquanta, cento chilometri?  O ad andare da Milano a Monza come l’inventore del moderno podismo italiano Achille Bargossi? Sono le più tipiche sfide podistiche di una società come quella del  XIX secolo, figlia di una rivoluzione industriale che imponeva, molto più che in epoche precedenti, ritmi di produzione in rapporto alle ore lavorative. La gara dei  60 minuti, quando ancora le  «distanze olimpiche»  non erano state codificate, era tra le più rinomate. Non era solo una competizione, ma un simbolo. Un simbolo che ha continuato a rivestire un certo fascino anche nel secolo XX. Ormai è materia per soli appassionati di storia, gli unici forse ai quali può interessare la ricostruzione della cronologia del primato italiano di marcia (maschile) dell’ORA su pista che proponiamo.

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Cronologia del primato italiano per un’ora di marcia su pista

10.050m

Attilio Pozzi
(Club Pedestre Milano)

(1) Milano

12-12-1897

10.885m^

Giulio Costamagna

(tp) Torino

24-8-1898

10.440m*

Pietro Cigolini
(Club Sport Audace Torino)

(1) Torino

27-8-1899

10.916m

Alete Del Canto
(S. Podistica Lazio)

(tp) Roma

28-7-1901

11.133,25m

Adolfo Azzali
(Forza e Coraggio Roma)

(tp) Roma

24-11-1901

11.196,40m^

Romano Zangrilli
(S. Podistica Lazio)

(tp) Roma

24-11-1901

11.742m^

Luigi Bigiarelli
(US Ouest Paris, «pro»)1875

(tp) Parigi

16-2-1902

11.147,85m

Zangrilli

(tp) Roma

11-9-1904

11.610m

Virginio Sabel
(Atalanta Torino)

(tp) Torino

20-11-1904

11.725m

Arturo Balestrieri
(Virtus Roma)1874

(tp) Roma

27-12-1905

11.890m^

Donato  Pavesi
(Post Resurgo Libertas MI)1889

h(p) Milano
Sempione

20-11-1910

12.228m

Pavesi (Pro Gorla)

(p) Milano
Sempione

19-3-1911

12.406m●

Pavesi

(tp) Milano
Sempione

16-4-1911

13.284,22m

Ferdinando Altimani
(U.S. Milanese)1893

(tp) Milano
USM

19-7-1913

13.403,07m

Altimani

(tp) Milano
USM

29-7-1913

13.467m

Vittorio Visini
(Carabinieri)1945

(tp) Bologna

15-4-1972

13.500m

Visini

(p) Fiorenzuola

8-4-1973

13.516,45m

Armando  Zambaldo
(Fiamme Gialle)1943

(p) Roma

8-4-1973

13.580,85m

Visini

(p) Bologna

19-4-1973

13.681m

Visini

(1) Bologna

3-11-1973

13.764m

Zambaldo

(p) Roma

20-4-1974

13.869,9m

Visini

(1) Bologna

22-10-1977

13.916m

Visini

(p) Vicenza

19-11-1977

14.003m

Maurizio Damilano
(Fiat Iveco Torino)1957

(p) Torino

7-5-1978

14.040m

Alessandro Pezzatini
(Fiamme Gialle)1957

(p) Roma

15-4-1979

14.438m

Damilano

(p) Fana/
Bergen

26-5-1979

14.648,96m

Damilano

(5) Monterrey

26-3-1980

14.709,48m

Damilano

(p) Roma

17-4-1982

14.932m

Damilano

(1) Como

15-9-1984

 

*   altre fonti  10.444m e  10.450m

^   non omologato

●  gara vinta dalla coppia Bertola & Vitali, che si alternarono contro Pavesi, con metri  12.576

m = metri, tp = tentativo di primato (a volte durante gara più lunga, ma comunque sempre con previsto tp sull’Ora), h = gara a vantaggi (handicap),

p = di passaggio durante gara più lunga