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Abbassiamo i fucili mitragliatori e alziamo l'asticella della pace e dello sport PDF Print E-mail

 

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Nello spazio che normalmente in questo periodo riserviamo ad uno dei milioni di biglietti di auguri natalizi pubblichiamo una foto, uno scatto che ci ha colpito molto e che è carico di significati. La foto è opera di Ahmad Gharabli, fotografo del Gruppo LensCulture, ed è stato diffuso dalla Agenzia France Presse, e pubblicato sulla prima pagina del quotidiano "la Repubblica" di qualche giorno fa. La didascalia ci informa che è stata presa alla Porta di Damasco, una delle entrate alla Città Vecchia di Gerusalemme, dove Ahmad vive. Una fotografia che dovrebbe essere proposta come logo per il Premio Nobel per la Pace. 

Abbiamo deciso di sceglierla come biglietto d'auguri per queste imminenti Festività, che dovrebbero essere di pace. Se celebrare il Natale significa celebrare la pace, ebbene, celebriamolo, nel rispetto di tutti coloro che hanno un Natale diverso. Quella mano del vecchio palestinese che abbassa la canna del mitra della soldatessa israeliana è il miglior gesto di pace che potessimo immaginare, facciamolo nostro. Abbiamo tutti bisogno di quella mano ossuta, difronte alle follie di certi Dottor Stranamore che prolificano in questo nostro povero mondo.

Pace a tutti, ma, per favore, abbassate la voce, i toni, le dispute, basta sopprusi, insulti, urla, minacce di ritorsioni, lanci sperimentali di strumenti di morte, simbologie angoscianti che ricordano solo efferatezze. Abbassate, soprattutto, in ogni parte del mondo, le canne dei vostri mitra. Forse, con meno rumore, si potranno udire meglio i messaggi di pace.

Auguri e pace anche allo sport che, ci pare, sta navigando in un mare tempestoso di ruberie, confusione di idee, distruzione di valori. Ai nostri soci, agli utenti di questo nostro spazio, a tutti coloro che ancora si avvicinano a questa nostra bellissima disciplina sportiva, alle loro famiglie, i migliori auguri dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli".