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Vi auguriamo, ci auguriamo, di venirne fuori senza troppi danni Stampa

Desideriamo far giungere a tutti i nostri soci e agli utenti del nostro sito, e a noi stessi, l'espressione di un sentimento di solidarietà per il doloroso e pericoloso momento che la nostra società tutta sta vivendo. Una società impreparata, purtroppo addomesticata e addormentata da un classe politica incapace, incompetente, avvinghiata al suo diabolico potere, spesso sfacciatamente ladrona. Ma anche noi, individui egoisti non più cittadini di un consesso di altri cittadini, siamo pienamente responsabili per il disinteresse verso la cosa pubblica, per l'egoismo dilagante, per l'edonismo personale rifiutando di vedere quello che ci passa vicino. Vogliamo solo soluzioni, ma non vogliamo partecipare alla formazione del consenso. E allora tutti in fila agli skilift in Trentino per una giornata sulle piste innevate. E i botegher a difendere il loro business, per un pugno di euro. Clint / Joe salvaci tu dagli idioti!

E lo sport? Dove lasciamo questo falso «mito» di una attività umana, questa «sovrastruttura» che è o dovebbe essere gioco, che si ammanta, esteriormente, dei migliori sentimenti e invece, interiormente, è contagiata dalle stesse metastasi di tutto il resto della società: affarismo, imbroglio, the show must go on a tutti i costi, passando sopra a qualsiasi elementare sentimento di solidarietà. Non si sa ancora come va a finire la storia del virus, nessuno veramente lo sa, ma lo sport entra in trincea. Ci sono volute settimane per capire che bisognava stopparlo del tutto: porte aperte, porte chiuse, diatribe, discussioni, io non gioco a porte chiuse, stomachevole. D'altra parte anche lo sport, ovunque, è manipolato da ominicchi interessati soprattutto ai loro privilegi, ai cazzi loro, per dirla con un modernismo.

Noi non facciamo parte di questo Barnum (il circo era divertente, però) e continueremo sulla nostra solitaria e accidentata strada di viandanti inascoltati, quando non derisi. Poveretti, ma non pezzenti. Cercheremo, come abbiamo fatto fino a oggi - pur con qualche pausa - di offrirvi motivi per ricordare, riscoprire, oppure imparare, qualcosa di questo nostro sport del tempo che ci siamo lasciati alle spalle. E se, vedi mai, qualche socio avesse nel cassetto qualche storia, episodio, biografia, di atleti locali, soprattutto di quelli minori, dei famosi si sa tutto o quasi, ce li faccia avere. Intanto la nostra redazione, rintanata nella sua torre d'avorio impenetrabile - speriamo - produrrà quello che può secondo le sue capacità.

Difendetevi, amici, difendetevi, prima di tutto usando il cervello. Per voi e per gli altri. Dovremmo farcela, anche senza invaderci di unutili post.it o di stonatissimi concerti dalle finestre e dalle terrazze. Possibile che ormai anche la tragedia debba trasformarsi sempre in self-esibizione? Con la complicità di una stampa che anche in questa occasione si è dimostrata esibizionista, incompetente, incapace, e avida di trovare la frase ad effetto per attaccare il «pezzo». Perchè non organizziamo in suo dis-onore un bel concerto di pernacchie?

Auguri a tutti! Ma proprio a tutti!

The Archivio Storico dell'Atletica Italiana «Bruno Bonomelli» wish all the best to all its friends around the World in this dangerous moment for the health of many persons. We are near our Friends in France, Spain, United States, China, Japan, Sweden, Germany, Hungary, Poland, Kenya, South Africa, Switzerland, Australia, Czech Republic, Austria. Really all around the World. We hope to win, sure we will fight together!