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Le nostre pubblicazioni entrano negli scaffali della biblioteca comunale di Storo Print
Thursday, 28 October 2021 00:00

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A sinistra, l'assessore Mariella Bonomini e Ottavio Castellini; nell'altra, anche il bibliotecario Ferdinando Bagozzi e Ennio Colò

Qualche giorno fa, due nostri soci hanno risalito la Valle Sabbia, bresciana, costeggiato il lago d'Idro, sono entrati nella valle del fiume Chiese e raggiunto Storo, in territorio trentino. Località che è patria di un prodotto famoso fra i buongustai: la polenta gialla di Storo, ottenuta dalla macinazione del mais qui coltivato. Ma non sulla sapida gastronomia locale vogliamo intrattenervi, ma darvi conto di una iniziativa che ha visto protagonisti i nostri due soci e un maratoneta di anni fa. Ennio Colò fu un bravo fondista agli inizi degli anni '80, all'epoca del crescere della maratona nel nostro movimento pedestre: era il tempo delle prime maratone di Gianni Poli, Orlando Pizzolato, Antonio Erotavo, Vito Basiliana, e tanti altri. Si erano formati vari nuclei locali in competizione fra loro: Ferrara, Brescia, un buon movimento al Sud, la Federazione si era affidata all'entusiasmo di quell'indimenticabile personaggio che era Oscar Barletta. In questo manipolo di corridori che scoprivano la maratona c'era appunto Ennio Colò, trentino di Storo.

Brevemente. Ennio, sempre appassionato di atletica e impegnato come allenatore nella società Atletica Valchiese, di cui lui stesso ha vestito la casacca, conosce il nostro sito, e in partitolare Ottavio Castellini, che di lui ha scritto parecchie volte quando correva. Ennio frequentò l'I.S.E.F. (allora si chiamava così) di Brescia e il nostro socio imbrattava le pagine sportive del «Giornale di Brescia», pagine sulle quali si scriveva di atletica, di corse, di maratone, un giorno sì e l'altro pure. Poi venne la trasferta di Laredo, Spagna, Paesi Baschi, nel giugno del 1980, per un incontro di maratona ed Ennio e Ottavio era là, nei rispettivi ruoli. Materia per una futura storiella.

Quella odierna riguarda la visita dei nostri due soci, accompagnati da Ennio, alla biblioteca comunale «Nino Scaglia». Una struttura davvero pregevole, funzionale, ricca di volumi e ben gestita, resa possibile dalla volontà dell'Amministazione comunale e dai quattrini europei, quattrini che ci sono per chi li sa trovare. E ci ha fatto un gran piacere scoprire che l'atletica era già presente su quegli scaffali, per esempio con i volumi del trentino Ottone, per tutti «Bill», Cestari che ha dedicato molte pagine all'atletica della sua regione. È  stato quindi motivo di soddisfazione donare alla biblioteca storese le pubblicazioni del nostro Archivio Storico ancora disponibili. Sono state ricevute dalla signora Mariella Bonomini, assessore alla Cultura, Politiche Sociali e Comunicazione, affiancata dal bibliotecario Ferdinando Bagozzi e dallo stesso Ennio Colò. Corre obbligo di ringraziare, a nome di tutti i nostri soci, le persone coinvolte in questa visita per la cortesia non formale, la disponibilità e l'interesse di mostrato. Per dire, la signora Bonomini che era per impegni fuori Storo, è rientarta appositamente per accoglierci.

Ci sono altri due risvolti di questa visita che andremo valorizzando prossimamente. Di Storo era un velocista degli anni '30, Licinio Bugna, che prese parte ai Giochi Olimpici di Berlino '36. Ha una storia personale molto bella che Gianni Zontini ha raccontato diffusamente sull'elegante bollettino del Comune di Storo. E che noi racconteremo ai nostri lettori. Ma non è finita: Ennio ha coinvolto in questo incontro anche il figlio di un altro bravo atleta storese, il quattrocentista Alessandro Baratella, che correva vicino ai 50 secondi nel 1938. Altra storia che ci ha incuriosito. Per conoscere la lunga vicenda del nostro sport servono appunto «pala, piccone e microscopio», Marco Martini dixit.

Last Updated on Thursday, 28 October 2021 17:39