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Trekkenfild 107, tra molto altro, si parla anche della assemblea A.S.A.I. Stampa

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A «Trekkenfild», periodico online inventato da Daniele Perboni, vigevanese, e da Walter Brambilla, milanese, son ormai quasi dieci anni (2013), va ascritto un grande merito: la continuità nella pubblicazione. Morte e sepolte parecchie riviste, comatose altre, in un mondo atletico nel quale la parola «cultura» è pressochè sconosciuta e la carta stampata suscita irritazioni cutanee, loro due se ne stracatafottono: ci mettono il loro tempo, prima di tutto la loro passione, ci mettono i loro piccioli, son arrivati perfino a chiedere ai lettori di mettere mano al borsellino per potersi comperare un nuovo «ferro» (sistema operativo) per fare il loro prodotto. Mentre quelli che i piccioli li hanno per grazia ricevuta che fanno? Magari pensano di non far più gli annuari, le riviste, di diffondere libri e cultura. Meglio viaggi (inutili), pranzi e cene. «Trekkenfild» ha sfornato il suo centosettesimo numero, presentando argomenti che interessano sicuramente coloro che si occupano di attualità - spesso mortificante -, con opinioni, sguardi al passato, raccontini simpatici. E in questo giardinetto ci siamo anche noi, i «carbonari della storia dell'atletica italiana», c'è la nostra assemblea, c'è il nostro ultimo libro di storia dei Campionati italiani (di atletica, lo ripetiamo per quelli che in venticinque anni non l'hanno capito). Ma soprattutto c'è, e non sta scritto in «Trekkenfild» il nostro cordiale ringraziamento a Daniele e a Walter.