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Mondiali Militari 1951: primo 4.20 italiano nell'asta del finanziere Giulio Chiesa (1) Stampa
Lunedì 26 Settembre 2022 00:00

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Qualche tempo fa, sollecitati da una richiesta di collaborazione del nostro amico polacco Stefan Pietkiewicz, avevamo messo mano ad una mini-ricerca sui Campionati mondiali militari, e ci eravamo occupati dell’anno 1962. Noi con quasi esclusivo interesse per la partecipazione italiana. La scelta fu a caso, dettata dal fatto che, per altro motivo, avevamo sottomano materiale documentale di quell’anno. Oggi…il numero estratto è il 1951. Due le fonti cui abbiamo attinto, diremmo le solite: «Atletica», il bollettino della Federazione con le sue quattro rachitiche paginette (e ringraziare il cielo che si stampavano almeno quelle), e la raccolta di ritagli di giornali che Bruno Bonomelli, l’eretico attaccabrighe disturbatore dei campi di atletica secondo i padroni del vapore, teneva in ordine ogni giorno incollandoli su grossi album con i fogli bianchi che si faceva preparare all’inizio della stagione in tipografia, documenti arrivati miracolosamente fino a noi. Dateci l’indirizzo di qualcun altro che facesse ‘sto servizio per i posteri.

Curiosità disordinate di quei primi mesi dell’anno. Troviamo il nome di Alfredo Berra in calce a parecchi articoli della rivista federale; torinese di origine, sarà giornalista e mèntore di tante iniziative atletiche negli anni a venire. La città di Merano ricevette le orde caciarone degli universitari che disputarono il loro campionato (altra manifestazione che i «moderni» son riusciti a mandare in vacca). Al secondo posto dei cinquemila metri un tale che di cognome faceva Cannavò, di nome Candido, da Catania. Lui, proprio lui, il futuro direttore della «Gazzetta dello Sport», elevato agli altari del giornalismo sportivo italiano. Il Candido (16’37”4) si lasciò sfuggire il torinese Walter Eustacchi (16’33”0), il quale poi corse quell’anno in 15’55”2; ritroviamo invece C.C. sui dodici giri di pista al Campionato di società, terzo in 16’53”6. Sugli 800 metri, al terzo posto, un nostro affezionato lettore: Giuliano Gelmi (2’02”8) dopo il lucchese Alvaro Lenzi (o Lensi? mai risolto) e il milanese Umberto Bagatta, 2’01”8 e 2’02”0. Per chi lo ha conosciuto: terzo sui 400 il bresciano Giovanni Mondini, che per anni fu apprezzato medico dentista nella città della Leonessa.

Bollettino federale numero 22 del 9 agosto, notizietta in seconda pagina, al fondo:” Il 22 e 23 settembre si svolgeranno a Roma (Stadio delle Terme) i Campionati Internazionali Militari…Vi parteciperanno 8 Nazioni e precisamente: Belgio, Danimarca, Grecia, Olanda, Svezia, Turchia, Francia e Italia”. Segue l’elenco delle gare previste. Andiamo al numero 28 del 27 settembre, il titolo è così formulato: «Vittoria della Francia – Brillanti affermazioni italiane». Insipida cronachetta di poche righe, risultati ridotti all’osso. In prima pagina spicca una gran foto con il volto di Giulio Chiesa, che saltò in quella gara 4 metri e 20 centimetri, nuovo primato italiano, migliorato dopo nove anni (4.17 di Mario Romeo).

(segue)

Ultimo aggiornamento Martedì 27 Settembre 2022 19:05