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Arena Civica di Milano, mitico luogo di sport e di giovanile esuberanza ma anche di dolore Stampa

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Questo recita la didascalia originale della rivista “Tutti gli Sports” sotto questa bellissima fotografia: “Lo Stadio Civico milanese ha laureato i gogliardi italiani pei giuochi mondiali di Torino: la vedetta delle atletesse Ondina Valla di Bologna, dopo aver battuto il record italiano del salto in alto, vince innanzi alla Testoni e alla Castelli i 100 m. piani

"Arena, due secoli di storia" è il titolo del convegno ospitato giovedì 7 febbraio, nella Sala del Gruppo Alpinistico Fior di Roccia, all'Arena Civica "Gianni Brera" di Milano. Al buon successo dell'iniziativa hanno dato un apprezzato contributo due soci dell'ASAI: Sergio Giuntini e Claudio Gregori. Erano presenti fra il pubblico anche campioni che con le loro imprese hanno scritto pagine indelebili di atletica sulla pista di questo stadio che non è fuori luogo definire "storico", se non altro per i suoi 200 anni di vita come recitava il titolo del convegno. Ricordiamo i nomi di Carlo Monti, Franco Sar, Gianfranco Baraldi, dell'indimenticabile presidente della Pro Patria, Beppe Mastropasqua. Presente anche il vicepresidente del nostro Archivio Storico, Alberto Zanetti Lorenzetti.

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I nostri soci Claudio Gregori (a sinistra) e Sergio Giuntini, autori di due interessanti relazioni  al convegno milanese sui 200 anni di vita dell'Arena Civica (foto Alberto Zanetti Lorenzetti)

Atletica e non solo atletica, gioia dello sport ma anche dolore dei tempi cupi della guerra in quelle mura napoleoniche. Sergio Giuntini ci ha gentilmente fatto avere un estratto del suo intervento dal titolo "L'Arena in periodo fascista - Sede dell'Ambrosiana e i progetti di ampliamento dell'impianto", nel quale si ricordano tristi episodi di fucilazioni proprio nell'area sportiva.

Questo è l'incipit.

Negli anni del fascismo l’Arena diventa, oltreché “tempio” dell’atletica leggera italiana, la sede stabile delle partite interne dell’Ambrosiana-Inter. Crollato il 15 giugno 1930, durante una partita dei nerazzurri con il Genoa (3-3), lo stadio di Via Goldoni, l’Ambrosiana di Meazza traslocò definitivamente all’Arena  stipulando un apposito contratto di locazione con il comune di Milano.  Il 6 ottobre 1933 venne sottoscritto un documento di concessione dell’impianto tra  il Podestà duca Marcello Visconti di Modrone e il presidente nerazzurro Ferdinando Pozzani. Il Comune concedeva all’Ambrosiana l’Arena, in aggiunta alle partite domenicali, in un altro giorno feriale per gli allenamenti, mentre la società calcistica, come quota d’affitto, doveva versare al comune il 5% dell’importo-incasso d’ogni gara e Lire 2 per ogni tessera d’ingresso gratuito allo stadio. Inoltre,  il Comune pretendeva 100 lire giornaliere per spese di riscaldamento in occasione di allenamenti e partite, e si avvaleva del diritto di 25 ingressi omaggio a incontro per l’ingresso Pulvinare.

In questa stagione storica furono altresì prospettati diversi interventi per il miglioramento e l’ampliamento della struttura...  

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