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L'atletica, quella bella, vera, pulita, giovane e divertente come la vede don Alessandro "Il Grinta" Print

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Vedete sulla sinistra quel tale con sombrero che fa tanto texano? A vederlo così potresti scambiarlo per un Tex Willer solo un po' avanti con gli anni. Se poi vi dicessimo che è stato militare con tanto di  corso in Accademia e anche ottimo tiratore con la pistola, il quadretto Far West è completo. Invece, sotto la rude scorza dell'uomo delle praterie, si nasconde un uomo di profonda fede cristiana. Il nostro è don Alessandro Capanni, parroco della chiesa di Sant'Antonio, a Montecatini Terme. Un sant'uomo dal temperamento pugnace,  in parrocchia lo chiamano "Il Grinta", dal personaggio interpretato da John Wayne. Se lo fanno entrare allo IOR, ci pensa lui a far piazza pulita di lobby gay e conti cifrati e danari riciclati! Don Alessandro, al contrario dello sceriffo Rooster Cogburn immortalato da Wayne, gli occhi li ha tutte e due, non è alcolizzato ma beve il suo bel bicchiere di rosso con moderazione, è impavido e sempre pronto a lottare. Forse la formazione selvaggio West gli deriva dall'aver letto l'intera collezione di Tex Willer che possedeva - un patrimonio - suo fratello. Capanni? vi dice niente? Sì era lui, proprio lui, il nostro indimenticabile Aldo, onorato perfino da quelli che non lo hanno mai digerito. Due fratelli, una stessa fede, cristiana, vera, esercitata sul campo, molti interessi in comune.

L'atletica, ad esempio. Ed è il motivo per il quale dedichiamo questo nostro spazio ad Alessandro. Da molti anni, prima con l'aiuto di Aldo che organizzava tutto con la sua puntigliosa precisione, verso la fine dell'anno scolastico, il reverendo chiamava a raccolta ragazzi e ragazze delle parrocchie dove, via via, ha insegnato il Verbo, o almeno ci ha provato, e li portava a Firenze, la Capitale, per una giornata fra cultura e sport: visita ad un museo fiorentino e poi al campo sportivo dell'ASSI Giglio Rosso per vedere di trovare emuli dei grandi campioni toscani che hanno fatto importante l'atletica italiana. Ed è stato così anche quest'anno: dalla parrocchia di Sant'Antonio sono partiti due autobus carichi di giovanissimi.

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Quest'anno, avendone parlato con qualcuno di noi dell'ASAI, abbiamo partecipato, con un piccolo aiuto: abbiamo fatto coniare delle medaglie speciali per l'evento. Ricordando anche che don Capanni (per inciso, grande tifoso della Fiorentina "del ciabattino Diego Della Valle", come lo chiamano i fiorentini)  ha ospitato nella sua parrocchia una nostra Assemblea qualche anno fa. Quest'anno non ci sono le Olimpiadi, ma abbiamo avuto le "Parrocchiadi". Grazie, Alex, grazie per tutto quello che fai. Sicuramente Aldo, quel giorno guardava sul campo degli ASSI, avrà certamente brontolato, ma ti era vicino. E tu sapevi che era lì con te.

 

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