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Carmelo Rado, 62 anni di pedana e di atletica inseguendo le traiettorie di un disco volante Stampa

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In occasione dell’ultima gara del calendario regionale piemontese, un pentathlon-lanci organizzato a Santhià (VC) dal G.S. Ermenegildo Zegna, si è cimentato anche Carmelo Rado, settimo ai Giochi Olimpici di Roma 1960 e pluriprimatista mondiale masters. Rado, nato ad Oderzo (TV) il 4 agosto 1933 e trasferitosi a Villarboit (VC) con la famiglia nel 1942, iniziò la sua attività sportiva nel 1952 con l’U.S. La Vandea di Gattinara (VC) e passò l’anno successivo all’Unione Giovane Biella, società in cui già militava il lunghista “azzurro” Giampiero Druetto; con questi colori Rado raggiunse la misura di 54.96, riuscendo anche a prevalere in più occasioni su Adolfo Consolini . Trasferitosi per lavoro in Sudafrica, ottenne il suo “massimo” personale a Standerton con 58.45, l'1 dicembre 1969, quand’era tesserato per la Pol. Libertas Doppieri di Novara. Pochi giorni dopo, a Milano, sarebbe morto Consolini (20 dicembre).

Al suo rientro in Italia ha continuato a gareggiare con immutata serietà ed entusiasmo nelle categorie masters ottenendo svariati allori italiani, europei e mondiali nelle diverse specialità di lancio e stabilendo numerosi primati. Nell’ultima gara di Santhià, pur avendo conseguito un’ampia affermazione, non è riuscito a stabilire il record mondiale M80 del pentathlon-lanci, come era nei suoi intendimenti per festeggiare degnamente il ritorno nella terra della sua gioventù, e non ha fatto nulla per nascondere il suo disappunto……Poi però un buon banchetto e in un clima molto allegro e poco convenzionale lo hanno rimesso di buon umore. Al termine della premiazione, Bruno Cerutti (referente masters per il Piemonte, oltre che attivo socio A.S.A.I., a sinistra nella foto), e Mario Armano (delegato C.O.N.I. di Novara, già “oro” nel bob a 4 ai Giochi Olimpici di Grenoble 1968, a destra) hanno consegnato  a Rado una targa personalizzata a riconoscimento dei 62 anni di “ineguagliabile attività sportiva”. L’inossidabile Carmelo ha mostrato di apprezzare ed ha manifestato il desiderio di tornare (acciacchi permettendo) per realizzare un risultato tecnico più soddisfacente.