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Una occasione per parlare dei 400 metri ostacoli e ricordare i grandi campioni italiani e francesi Stampa

Non è storia, non è statistica, ma è una notizia di attualità che ci permette di aprire  comunque due piccole finestre storico-statistiche su una disciplina che ha dato grandi soddisfazioni all'atletica italiana e a quella francese: i 400 metri ostacoli. La notizia ci viene da Jean-Jacques Behm, fra poco vi racconteremo qualcosa di lui, il quale ha conservato un amore indissolubile per questa disciplina e da anni organizza, con altri, una due giorni a Tarare e a Chambéry, due belle cittadine francesi nei Dipartimenti Rhône e Rhône-Alpes: si corrono solo i quattroacca, uomini e donne. Se ci sono fra i nostri utenti clubs, allenatori e atleti interessati, possono aprire il documento qui allegato e trovano le informazioni utili ad una eventuale partecipazione.

Occasione per uno sguardo retrospettivo a quando i 400 ostacoli erano un fiore all'occhiello dell'atletica italiana e un uomo, Sandro Calvesi, era il più stimato ed ascoltato allenatore nel mondo. Anni '60, anni che si intersecano anche con la vita sportiva di Monsieur Jean-Jacques Behm. Siamo a Budapest, 1966, Campionati d'Europa. L'Italia presenta Roberto Frinolli e Luigi Carrozza, i francesi ben tre atleti: Robert Poirier, JJ Behm e Alain Hebrard. Nella seconda batteria Frinolli e Behm finiscono primo e secondo (51.0 e 52.2); Carrozza esce subito: sesto nella serie 4 (52.9). Semifinali:sul tappeto volante Frinolli  nella prima (50.3); la seconda è una lotta serratissima: il tedesco Gieseler mette la punta del naso davanti agli altri (50.5), poi Poirier (50.6), il sovietico Anisimov (50.7) e con lo stesso tempo Behm e il britannico Sherwoood, il francese va alla finale, il britannico a casa. Roberto Frinolli è campione d'Europa, questo l'ordine: 

1. Frinolli (ITA)  49.8
2. Lossdörfer (GER)  50.3
3. Poirier (FRA) 50.5
4. Anisimov (URS) 50.5
5. Tuominen (FIN)  50.9
6. Gieseler (GER) 51.2
7. Behm (FRA)  51.3
8. Hebrard (FRA) 52.9

Tre francesi in finale. Robert Poirier diventerà direttore della INSEP di Parigi, istituto superiore di educazione fisica, e Direttore Tecnico nazionale dal 2001 al 2005. JJ Behm ha dedicato la vita all'atletica e ai quattroacca in esclusiva. Di lui qualcuno ha scritto:"l'homme incontournable de cette épreuve, il sait tout, il décortique toutes les courses ...". Il terzo, Alain Hébrard, si è espresso soprattutto nel campo dell'educazione fisica: professore universitario, autore di libri, direttore di riviste, di lui hanno scritto:"Alain Hébrard est l'un des théoriciens les plus influents de l'Éducation physique et sportive contemporaine en France". Un bel terzetto, non c'è che dire. Behm ha chiuso la sua carriera di atleta con un primato di 50.5 (1966), il titolo nazionale nel 1964 e 19 maglie della Nazionale di Francia, il record appartiene a Poirier con 29 "caps".

Ultima notazione sui meetings di Tarare e Chambéry: due "giganti" dell'atletica transalpina, Marie José Perec e Stephane Diagana, iniziarono la loro carriera di corridori di "4H" a Tarare.