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L'atletica bresciana ha prodotto in passato campioni di Talento, come saranno le vendemmie future? Print

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Amarcord. Passa, inevitabilmente, sotto il famoso titolo felliniano il tema conduttore della serata che ripercorrerà, con presenze e voci di numerosi atleti che hanno contribuito a scriverla in pista e sul “campo”, mezzo secolo di storia dell’atletica leggera bresciana. Di casa nostra.

Sono una cinquantina gli inviti, con un numero prossimo al tutto esaurito di adesioni, partiti nelle scorse settimane alla volta degli indirizzi  di “glorie dell’atletica bresciana”, per la serata in programma sabato, inizio alle 19.30,  all’Azienda Agricola Peri Bigogno, in Castenedolo (via Garibaldi 46) www.peribigogno.com.  Appuntamento  promosso e voluto dal Comitato organizzatore, che fa capo a Erminio Rozzini, nell’anno delle Olimpiadi di Rio, numero 31 dell’Era moderna. Non è certo un caso.

Incontro animato da puro spirito olimpico, momento di ritrovo per atleti che nel passato prossimo e un po’ piùlontano dell’atletica bresciana hanno lasciato il segno del proprio passaggio: da partecipanti ai Giochi Olimpici, da campioni nazionali, da azzurri, da vincitori di manifestazioni di caratura specifica assoluta. Per una sera spazio all’incontro, alla dimensione del ricordo. Senza retorica nostalgica. Un salto nel passato per vivere l’oggi. Battistrada ed esempi per i ragazzi che, si spera, possano trovare su una pista di atletica, su una pedana, su una strada e su un sentiero di montagna, voglia e stimoli per confrontarsi con se stessi e con gli altri. Di vivere lo sport. Questo, almeno, l’auspicio.

L’iniziativa si riconosce nello slogan “Sognando Olympia”, il progetto multisport coordinato da un gruppo di amici gardesani, fra i quali Ottavio Castellini, giornalista attualmente in forza alla Iaaf, di casa a Navazzo, dove ha sede la Collezione che porta il suo nome e l’Archivio Storico dell’Atletica Italiana “Bruno Bonomelli”. La serata sarà occasione di una rimpatriata in piena regola. “Saranno molti – dice Erminio Rozzini - Le adesioni confermate sono già una quarantina. Non mi sembra il caso di fare nomi, ci saranno tutti quelli che hanno lasciato traccia degna di nota nell’atletica bresciana degli ultimi 50 anni. Salvo qualche rara assenza, peraltro giustificata da impegni professionali non rinviabili”.

Cara vecchia gloria” sarà serata da non dimenticare. Nel segno dei valori olimpici che lo striscione, disegnato da Roberto Scolari, grafico della brescianissima Tipografia Apollonio, ha realizzato con il logo dei Giochi di Rio e la fiaccola olimpica. Simbolo che ha viaggiato in numerose manifestazioni da un capo all’altro della provincia, su diversi fronti sportivi trovando adesioni significative in diverse discipline. Atletica leggera, ciclismo, nuoto, vela. Tanto per citarne alcuni. Con momenti di maggiore intensità in occasione della “Diecimiglia” di Navazzo e della “Centomiglia”, corsa e regata organizzate rispettivamente da Gs Montegargnano e Circolo Vela Gargnano, società capofila di “Sognando Olympia”. Infine, non da ultimi, il Miglio Olimpico e la Children Wind Cup, disputati a Bogliaco con la promozione ed il contributo di ABE (Associazione bambino emopatico),  associazione attiva nell’ambito del Reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia.

 E l’avventura non finisce qui...

Nella foto: Dario Badinelli, di Ghedi, 17.12 nel salto triplo, nato come atleta a Castenedolo sotto la guida di Erminio Rozzini, partecipò ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984