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Lei, Daisy, lancia il disco, l'imbecille lancia l'uovo: e tirargli il disco in faccia? Print

A nome dei soci dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana «Bruno Bonomelli» esprimiamo profonda indignazione per il vile episodio di cui è stata vittima l'atleta italiana (nata a Torino 22 anni fa) Daisy Osakue, colpita vigliaccamente al volto. Un tale che nella vita ha sempre fatto il buffone di professione ha detto la sua idiozia quasi quotidiana: "Quanto rumore per un uovo in faccia". La F.I.D.A.L., attraverso una dichiarazione del suo presidente, parla di "una aggressione vigliacca e imbecille". In questi episodi che ormai si ripetono con allarmante frequenza c'è, a nostro giudizio, qualcosa di più di imbecillità. Minimizzare è un errore madornale. È già stato fatto nella storia del nostro Paese, e se ne son viste le conseguenze.

A Daisy, discobola con un primato personale vicino ai 60 metri, in procinto di partire per Berlino dove parteciperà ai Campionati d'Europa, desideriamo far giungere il nostro incoraggiamento e la nostra incondizionata simpatia.

Breve biografia di Daisy Osakue dal sito della Federazione italiana di atletica leggera. Postilla: la signorina è allenata da Maria Marello, anche lei discobola qualche annetto fa, poi fisioterapista nella professione. La ricordiamo, fra l'altro, quasi sempre in pedana a Piacenza in occasione del Meeting nazionale «Felice Baldini», organizzato (e pagato...) da suo fratello Claudio Enrico, per il quale Maria nutriva grande rispetto e affetto.