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Biografia di Emilio Lunghi Print

 

"Glorioso e grande amico che non rivedrò più;

ma di te mi sopravviverà il ricordo di un amico

buono, sincero, e di un grande atleta"

Emilio Brambilla, su La Gazzetta dello Sport del 29/9/25

 

 

 

Queste poche righe di Emilio Brambilla — noto atleta, tecnico, studioso, giudice e dirigente di atletica —, scritte a breve distanza dal decesso del fuoriclasse genovese, dipingono il defunto per quello che veramente era, al contrario di quanto riporta una certa aneddotica, e propongono con veemente intensità quella che è l’essenza del messaggio sportivo.  Il ricordo che Brambilla porta nel proprio cuore è quello di un vero amico, di un uomo buono e sincero; il fatto che si trattasse anche di un grande atleta è secondario.  Lo sport può anche produrre figure di atleti o dirigenti eccezionali, ma se non produce altrettanti positivi effetti sotto il profilo umano, ha fallito il suo scopo educativo e formativo.

 

Le espressioni di Brambilla non sono un caso.  Se apriamo Il Secolo XIX  del 27 settembre 1925 vi troviamo la seguente commemorazione: «Buono come possono esserlo gli uomini forti, buono colla sua lealtà e la sua natura gioviale, buono anche quando doveva dire qualche cruda verità a qualche avversario.  Ed intelligente e studioso era.  E buon italiano era.  Nella guerra ha servito onorevolmente nella Regia Marina.  Ha sempre amato questa sua Patria e questa sua Genova in modo superiore.  La sua maggiore soddisfazione era quando poteva dirci dell’ emozione che lo prese quando S. M. la Regina d’Italia lo cinse di 7 sciarpe di campione italiano e quando S. M. il Re gli strinse per 7 volte consecutive la mano e gli disse:  Di tanti figli come lei ha bisogno la nostra Italia».

 Quest’ultima rivelazione sull’atteggiamento interiore di Lunghi ci trasporta nel cuore del suo profondo spirito dilettantistico, evidenziato anche dalla passione con cui gareggiò fino a tarda età pur avendo tutto da perdere e nulla da guadagnare.  Al contrario di Dorando Pietri, che sfruttò economicamente la fama derivatagli dalla maratona olimpica, passando professionista per pochi anni e chiudendo a  “gruzzolo”  intascato, Lunghi rimase fedele al concetto più puro dello sport.  I successi in terra americana gli aprirono le porte del professionismo, tanto che La Gazzetta dello Sport del 10 novembre 1909 si chiede se nel 1910  «sarà Lunghi ancora dilettante od avrà avuto un definitivo abboccamento con Pat Powers, il re degli organizzatori degli Stati Uniti?» La  “rosea”  del 13 dicembre 1909, annunciando il ritorno in patria del ligure, lo definisce  «carico di vittorie ma non di quattrini.  Perchè egli rimane dilettante, nonostante le promesse seducenti e ricche, e malgrado i tentativi fatti dai numerosi affaristi d’oltre Oceano per accerchiarlo e trascinarlo nel losco ambiente professionistico americano». Quattro giorni dopo, sbarcato in Italia dopo insistenti voci di probabili gare  “pro”  in Scozia, in un’intervista Emilio chiude il discorso una volta per tutte: «Può essere sicuro che non ho affatto intenzione di passar professionista malgrado le numerose e allettanti offerte che continuano a piovermi da ogni parte».

 

Lunghi nacque a Genova il 16 marzo 1886, e non 1887 come riportato da alcune fonti; lo attestano sia il certificato di nascita da noi chiesto al Comune di Genova, sia la sua appartenenza alla categoria  ‘giovanetti’ (limite 16 anni inclusi) non oltre l’anno 1902.  Non abbiamo trovato alcuna traccia di altre attività sportive (sollevamento pesi, ginnastica, lotta, nuoto) attribuitegli da Luigi Ferrario in un articolo di commemorazione scritto poco dopo la morte di Emilio su  La Domenica Sportiva.  In altre discipline sportive si cimentò invece Nino Lunghi, fratello minore di Emilio ed anch’ egli mezzofondista.  Anche la sua presunta morte di sifilide per scriteriata attività sessuale è un falso.  Emilio morì per una setticemia, che all’inizio era stata scambiata per febbre reumatica, dopo soli 15 giorni di malattia.  Allora non esistevano antibiotici e la malattia, che negli ultimi giorni attaccò le sue facoltà cerebrali, ebbe facilmente il sopravvento.  I funerali si tennero il 28 settembre 1925, nel pomeriggio, partendo dalla sua abitazione in via Montevideo, dove Emilio abitava e visse i suoi ultimi giorni.

 

Lunghi aveva iniziato l’attività sportiva nel 1902 nella Società Ginnastica Andrea Doria, club fondato nel 1895 che aveva come presidente Zaccaria Oberti e possedeva una fiorente sezione podistica; la sede sociale era situata a Corso Mentana, sulla collina del quartiere Carignano.  La Liguria era allora all’avanguardia nel movimento podistico nazionale, tanto che per sviluppare e regolamentare l’intensa attività regionale, sabato 14 giugno 1902 si era costituita, su iniziativa dello Sport Pedestre Genova e con l’adesione di altre 13 società, la Federazione Podistica Ligure.  L’Andrea Doria era tra quelle, ma quando Emilio comprese di poter aspirare ai più alti traguardi nazionali, passò al club numero uno della Liguria, lo Sport Pedestre Genova, sede sociale in via San Donato 7, presidente Giovanni Battista Rota, anno di fondazione 1897.  Con lo Sport Pedestre Genova rimase fino a tutto il 1910, salvo la parentesi americana e lievi divagazioni — di cui non sappiamo molto —  con altre società genovesi di cui diamo conto nella ricostruzione anno per anno della sua carriera.

 

Dal 1911, militare a Milano, iniziò il suo rapporto con lo Sport Club Italia, con un intermezzo (1916/1918)  con l’Unione Sportiva Milanese.  Nel periodo 1912-1919 fu però anche militare con la Regia Marina, marinaio semaforista (e non macchinista navale come a volte riportato) passato poi alla difesa delle coste del Varignano, nel Golfo di La Spezia, tuttora sotto il controllo della Marina Militare..

 

Dopo la guerra visse una parentesi politica con la massa dei lavoratori del mare, fondando con il comandante Giulietti la Federazione dei lavoratori del mare; non per aspirazioni politiche, ma solo per solidarietà.  Nel 1920 fece una fugace apparizione accanto a Platt Adams, C. T. della Nazionale di atletica, incarico che poi Lunghi stesso ricoprì in vista dei Giochi Olimpici del 1924; in questo anno, prima della trasferta di Colombes, trascorse due mesi insieme agli atleti nel ritiro di Busto Arsizio.  Ai Giochi fu pure membro della giuria delle gare di marcia insieme a  Spitzer (fra), Brockman (gbr), Lomax (gbr) e Obertubbesing (usa). Lunghi fu anche tra i propugnatori di una Federatletica che si formò per breve periodo (dicembre 1924 - maggio 1925) staccandosi dalla F.I.S.A., l’Unione Italiana Sports Atletici, che riuniva gli esponenti di Liguria e Lombardia. 

 

In questi ultimi anni Lunghi, che già in Marina aveva allenato un gruppo di giovani, seguì con particolare cura il 400ista Alfredo Gargiullo, grande speranza poi scomparso prematuramente.

 

Alto 1.79 per 70 chilogrammi di peso, torace ampio, bello di lineamenti, Lunghi funse anche da modello per scultori e pittori che lo pregavano di posare per copiare la perfezione scheletrica e muscolare dell’uomo.  Certamente dovette piacere al sesso opposto, ma sotto questo aspetto certe voci che lo davano addirittura morto di sifilide hanno oltremodo ingigantito la cosa.  Dobbiamo infatti rifarci alla mentalità del tempo.  Il Manuale del  Podismo (1909) di Arturo Balestrieri dice al riguardo:  «L’astinenza dai piaceri d’amore è una delle condizioni essenziali di riuscita ma, come per ogni cosa, anche l’eccesso in essa può essere dannoso… I migliori specialisti sono d’accordo nel consigliare una attività assai moderata durante il periodo di allenamento, mentre nelle  3 o  4 settimane precedenti la gara resta vietato qualsiasi atto».  E lo stesso Lunghi nel febbraio  1910 si pronuncia in maniera simile:  «In tempo d’allenamento bisogna essere fedeli alle norme del morigerato vivere e non darsi troppo facilmente a Bacco, e dobbiamo pure valerci di tutta la  ‘velocità’  per non incappare nei lacci di Venere».  Molte critiche gli piovvero addosso anche per la sua non massimale applicazione negli allenamenti, ma anche qui bisogna tenere presente che le critiche salivano spontanee da chi avrebbe sempre voluto vederlo al top; sappiamo molto bene che anche gli Dei degli stadi non possono essere sempre al meglio.  Quanto al divismo di cui taluni lo accusano, è da rilevare che si manifestò in lui in anni giovanili, ma ben presto Emilio maturò divenendo – all’opposto – un vero modello di sportività, pieno di sincero rispetto per il prossimo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1902 -  S. G. Andrea Doria

 

6 aprile. Genova Acquasola (sviluppo della pista metri 600), organizzazione Sport Pedestre GE. 1200m: 1.  “Veloce” (pseudonimo di Annibale Galmozzi, S.G. Barabino Sampierdarena) ....6. Lunghi (che guadagna una medaglia di bronzo).

 

20 aprile. Genova Acquasola, organizzazione Gazzetta dello Sport.  Per correre si deve pagare; tassa di iscrizione Lire 1,10 ogni gara.  300m: 1. Olcese, 2. Pallenzone (S.G. Nicolò Barabino Sampierdarena), 3. Lunghi.

 

4 maggio. Asti.  1800m a squadre: ....4. Andrea Doria (Daniele, Lunghi, Sonzogno).

 

20 luglio.  Genova Acquasola, organizzazione Sport Pedestre GE.  3000m: 1. Prospero Beretta (Sport Club Camogliese) 9:55, 2. Lunghi, 3. Pallenzone (S.G. Nicolò Barabino Sampierdarena / Pallenzone  il 12 ottobre diverrà campione ligure nei 20 km).

 

12 ottobre.  Genova Acquasola, campionati regionali, organizzazione Federazione Podistica Ligure. 1800m: 1. Annibale Galmozzi (già campione regionale sul miglio nel 1900 e 1901), 2. Lunghi.

 

6/8 dicembre.  Genova, campionati sociali S. G. Andrea Doria.  Gara   ‘giovinetti  1ª categoria’ su distanza non specificata: 1. Roberto Romieux...5. Lunghi.

 

 

 

1903 -  S. G. Andrea Doria

 

19 aprile.  Alessandria, organizzazione Gazzetta dello Sport.  Corsa di resistenza su distanza non specificata: 1. Mario Nicola (Audace TO), 2. Lunghi, 3. Francesco Stobbione (Torino).

 

24 maggio.  Genova Acquasola, organizzazione Federazione Podistica Ligure.  3000m: 1.  Lunghi, 2. Carlo Rainero (Sport  Pedestre GE).

 

28 giugno.  Savona, Piazza d’armi, organizzazione Sport Club Savonese.  3000m: 1.  Lunghi, 2. Badano (Sport Club SV).

 

19 luglio.  Camogli, organizzazione Sport Club Camogliese & Sport Pedestre GE.  3000m: 1. Lunghi, 2. Prospero Beretta (Sport Club Camogliese).

 

13 settembre.  Genova Acquasola, organizzazione S. G. Cristoforo Colombo.  Staffetta  3000m: 1. Sport Pedestre GE (Lunghi caposquadra, Romolo Masnata, Attilio Barbagelata, Silvio Rolla, Stefano Parodi) 10:50 (rec. ligure, precedente 10:57 ai campionati liguri del  1902).  

 

20 settembre.  Genova, velodromo di Bisagno (pista metri 253), organizzazione Andrea Doria & Sport Pedestre GE.  Gare in notturna, inizio ore 20.30.  90m: 1. Armando Campora (Sport Pedestre GE o Andrea Doria a seconda delle fonti), 2. Lunghi; 1350 siepi (alcuni ostacoli in altezza, uno in lunghezza, una fossa d’acqua): 1. Lunghi, 2. Carlo Rainero (Sport Pedestre GE).

 

4 ottobre.  Genova Acquasola.  1800m handicap: 1. Lunghi (partito scratch), 2. Silvio Rolla (Sport  Pedestre GE, anche lui scratch).

 

25 ottobre.  Giro delle Circonvallazioni di Genova circa  km  16, organizzazione S. G. Andrea Doria e Sport Pedestre Genova. Manifestazione suddivisa in categorie.  In quella principale vince Ettore Ferri (Virtus BO).  Nella categoria riservata ai soci dell’Andrea Doria e dello Sport Pedestre GE: 1. Lunghi in un’ora esatta, 2. Carlo Rainero (Sport Pedestre GE).

 

22 novembre.  Genova velodromo Bisagno.  Organizzazione S.G. Andrea Doria e Sport  Pedestre GE.  3000m: batteria 2: 2. Lunghi; finale: 1. Lunghi 10:00.3/5, 2. Annibale Galmozzi (S.G. Nicolò Barabino Sampierdarena).

 

 

 

1904 - S. G. Andrea Doria

 

13 marzo.  Genova velodromo Bisagno.  600m: Lunghi vince batteria e finale; 3000m: 1. Lunghi; in entrambe le gare finisce secondo Carlo Rainero (Sport Pedestre GE).

 

1 maggio.  Modena ippodromo.  1000m: batteria 3: 1. Lunghi 2:49.0; finale: 1. Lunghi 2:46.0, 2. Leandro Zamboni 2:52.0.

 

2 maggio.  Modena ippodromo.  1500m: 1. Lunghi 4:37, 2. Ezio Galassi 4:40; 1000 siepi: 1.  Lunghi 2:53.3/5, 2. Leandro Zamboni 3:02.

 

22 maggio.  Giro di Pavia, km 5.  1. Lunghi 15:02.3/5, 2. (Pietro?) Cerutti (Torino) 15:14.3/5.

 

2 giugno.  Firenze, all’anfiteatro sul prato del Quercione alle Cascine, Concorso  Ginnastico Nazionale organizzato dalla Federginnastica.  1000m: 1. Roberto Penna (C. Colombo GE), 2. Lunghi, 3. Ezio Galassi.

 

9 ottobre.  Pavia, in piazza Castello, campionati di mezzofondo dell’Alta Italia organizzati da un apposito Comitato.  1. Lunghi 4:16.1/5, 2. Mario Nicola (Audace TO), 3. Annibale Galmozzi (S.G. Nicolò Barabino Sampierdarena).  Lunghi in testa dall’inizio alla fine. 

 

 

 

1905 - Sport Pedestre Genova

 

È  già possibile cogliere tra le righe dei quotidiani un processo di  crescente ammirazione nei confronti del Lunghi, ormai considerato un divo.  Nelle gare del  21 maggio lo si descrive  «applauditissimo», il 13 agosto è a Genova come co-direttore di gara in una manifestazione di nuoto in cui dona una medaglia da mettere in palio nella gara delle ondine, il 17 settembre alle gare di Loano è  «molto applaudito e complimentato», Il Secolo XIX del 23 settembre descrive Lunghi  «festeggiatissimo dai compagni e dal pubblico» a Milano, al giro di Genova del 22 ottobre  «i soci lo abbracciano e lo portano in trionfo», e infine il 31 dicembre lo Sport Pedestre Genova offre una cena ai soci in onore del festeggiatissimo Lunghi alla trattoria dei Tori.  

 

21 maggio. Genova Acquasola, manifestazione scolastica.  100m: Lunghi, che qui gareggia per l’Istituto Nautico, vince la prima batteria e la finale, non cronometrato, con Mario Camboreggio (Convitto Novi Ligure) secondo in finale; alto: 1.  Lunghi 1.60 secondo Secolo XIX e Caffaro, 1.65 secondo Gazzetta dello Sport, 2. Ciro Risso  1.55.

 

4 giugno.  Genova Acquasola.  100m e 1800m: 1. Lunghi.

 

18 giugno.  Vercelli, campionati italiani al velodromo Umberto I, organizzazione Società Ginnastica Pro Vercelli.  1500m: 1. Lunghi 4:27.0, 2. Roberto Penna (C. Colombo GE) a 3 metri, 3. Aduo Fava (Fortitudo BO).  Riporta Il Caffaro: «Lunghi giungeva nettamente primo... guadagnando l’artistica e grandiosa Coppa d’onore in argento, donata dal senatore barone Severino Casana, grande medaglia d’oro e sciarpa a titolo di campione d’Italia».

 

23 luglio.  Giro di Savona: 1. Lunghi 15:30, 2. Giuseppe Pallenzone (Sport Pedestre GE).

 

6 agosto.  Pegli, probabilmente tutte le gare disputate su strada.  100m: 1. Lunghi (terzo fino agli 80 metri, esci nel finale); 1500m: 1. Lunghi;  giro di Pegli, km 5: 1. Lunghi, 2. Giuseppe  Pallenzone (Sport  Pedestre GE).

 

Il Secolo XIX del 6 settembre informa che alcuni podisti hanno scritto al giornale chiedendo la squalifica di Lunghi  (non si dice il perchè), e che lo Sport Pedestre Genova ha fatto sapere che la decisione spetta solo a loro.

 

17 settembre.  Loano, gare lungo il corso XX settembre.  120m: 1. Lunghi; 5 km: 1. Lunghi 16:00, 2. Pellegrino (Giovane Liguria SV) 16:20.

 

20 settembre.  Al Trotter di Milano, organizzazione U. S. Milanese. 1000m: 1. Lunghi 2:40.0, 2.  Attilio Panighi (A. Sciesa Milano).

 

24 settembre.  Giro di Lodi, km 4: 1. Lunghi 12:30, 2. Antonio De Micheli (Milano).  Lunghi vince  “splendidi oggetti d’arte”.

 

1 ottobre.  km 6 su strada Staglieno - Fullo (GE): 1. Lunghi, 2. Luigi Parodi (C. Colombo GE).

 

8 ottobre.  Bogliasco.  100 e 2000 metri probabilmente su strada: 1. Lunghi.

 

22 ottobre.  Giro delle Circonvallazioni di Genova, km 13 circa: 1. Lunghi 42:20 («I soci lo abbracciano e lo portano in trionfo»), 2. Pericle Pagliani (Società  Podistica Lazio) a 100m, 3. Giuseppe  Pallenzone (Sport  Pedestre GE).

 

29 ottobre.  Giro di Milano, metri 11.250: 1. Lunghi 35:45, 2. Dorando Pietri (S.G. La  Patria Carpi; in testa fino a 100 metri dal traguardo) 35:46, 3. Pericle Pagliani (Soc. Podistica Lazio) 37:00.  Il Caffaro del 30/31 ottobre dice : «La vittoria (di Milano) è la migliore smentita a quei ranocchi che domenica scorsa dopo la vittoria del Lunghi nel giro di Genova asserivano che lo stesso era stato favorito dagli amici ciclistici.  Bravo Lunghi!».  Pur essendo Lunghi già osannato come un campioncino, non era infatti ancora ritenuto in grado di sconfiggere Pietri e Pagliani in prove su strada di chilometraggio elevato.

 

27 dicembre.  Roma piazza di Siena, organizzazione settimanale  Sport.  Mezz’ora: 1. Pericle  Pagliani (Soc.  Podistica Lazio)  m 9.030; Lunghi ritirato dopo pochi giri.

 

 

 

1906 - Sport Pedestre Genova

 

4 marzo.  Km 4 su strada a Genova, percorso piazza Castelletto - piazza Manin  e ritorno: 1. Lunghi, 2. Gregorio Muttini (Aquila Genova).

 

31 marzo.  Roma, eliminatorie per le Olimpiadi di Atene, a Villa Umberto I.  800m: 1. Lunghi, 2. Felice Mariani (Società  Podistica Lazio).  Il Comitato per le Olimpiadi di Atene, per mancanza di fondi, riduce il numero dei componenti la squadra; tra i depennati anche Lunghi.

 

15 aprile.  Milano campo di Vigentino, organizzazione Post Resurgo Libertas Milano.  1500m in rettilineo: 1. Lunghi 4:35.0, 2. Angelo Capelli (Post Resurgo Libertas MI) a 20 metri. Lunghi gareggia per la S. G. Cristoforo Colombo.

 

10 giugno.  Recco, organizzazione Audace Sport Recco.  Km 10 su strada: 1. Lunghi (anche qui C. Colombo GE) , 2. Amato Gaggiolo (Sport Pedestre GE).

 

17 giugno. Primo Giro di Bergamo, km 8, org. Forti e Veloci BG, oltre 15.000 spettatori: 1. Lunghi (anche qui C. Colombo GE) 26:42, 2. Mario Baruffaldi (Post Resurgo Libertas MI) 28:00, 3. Emilio Giovanoli (Sport Club Italia MI).

 

5 agosto.  Arena di Milano, organizzazione della rivista  Gli Sports.  1500m: 1. Lunghi (qui indicato come appartenente all’Audace Sport Recco) & Mario Nicola (Audace Torino) 4:59 correndo fianco a fianco senza disputarsi la vittoria; 500m siepi: 1. Lunghi 1:17, 2. Nicola 1:20.

 

2 settembre.  Giro di Savona km 4.5, organizzazione Sport Pedestre Genova & Giovane Liguria Savona.  1. Lunghi 15:45, 2. Claudio Beltrame (Giovane Liguria SV) 16:00.

 

9 settembre.  La Spezia, organizzazione Leonidas Spezia.  1000m: 1. Lunghi (d’ora in avanti di nuovo indicato come appartenente allo Sport Pedestre GE), 2. Giuseppe Eschini (Pro Italia SP).

 

30 settembre.  Torino, campionati italiani al motovelodromo Umberto I, organizzazione Unione Pedestre Italiana.  400m: 1. Lunghi 52.1/5, 2. Giuseppe Tarella (Audace TO) a 50 cm; 1500m: 1. Lunghi 4:12.3/5 (La Gazzetta del Popolo, al contrario delle altre fonti, dice 4:12.0), 2. Mario Nicola (Audace TO) 4:24.0.

 

21 ottobre.  Arena di Milano, campionati italiani organizzati dalla Gazzetta dello Sport con la costituzione della Federazione Podistica Italiana.  1500m: 1. Lunghi 4:14.1/5, 2. Luigi Bettioli (ASC Audax Arona) 4:40.3/5.

 

11 novembre.  Giro delle due circonvallazioni di Genova, km 13 circa: 1. Lunghi  44:30 («Taglia primo il traguardo tra gli entusiastici applausi di tutti i presenti», dice Il Secolo XIX), 2. Amato Gaggiolo (Sport  Pedestre GE) a  10 passi, 3. Antonio De Micheli (Sempre Avanti Cavaria).

 

9 dicembre.  Genova Acquasola, campionati regionali.  Mezzofondo: 1. Lunghi, 2. Cavallari (C. Colombo GE).

 

9 dicembre.  Giro di San Remo, organizzazione Unione Sportiva Sanremese: 1. Lunghi 35:00, 2. Claudio Beltrami (Giovane Liguria SV) 36:00.  Lo stesso giorno due gare!

 

16 dicembre.  Roma, in Piazza d’Armi, organizzazione Virtus Roma.  Lunghi corre per la Virtus Roma!  150m: Lunghi vince la batteria in 17.4/5, e la finale in 17.1/5 con 7 metri su Pierluigi Andreoli (Società Podistica Lazio); 3 miglia: 1. Lunghi 15:43.0, 2. Pericle Pagliani (Soc. Podistica Lazio) a 20 metri.

 

 

 

1907 - Sport Pedestre Genova

 

10 marzo. Genova - Molassana km 15 su strada, organizzazione S. G. Victoria Sport Genova.  1. Lunghi 50:00, 2. Antonio Benvenuto (Ardita Juventus Nervi)  53:30.

 

31 marzo.  Al Lagaccio km 8 su strada.  1. Lunghi 20:00, 2. Nino Lunghi (S. G. Andrea Doria GE).

 

21 aprile.  Genova Acquasola, Corsica, Ponte Pila e ritorno, km 5 circa, organizzazione Sport Pedestre GE.  1. Lunghi 15:00, 2. Nino Lunghi (S. G. Andrea Doria).

 

5 maggio.  Traversata di Milano, organizzazione A. S. Minerva.  1. Lunghi 15:18, 2. Aduo Fava (Virtus BO) a 10 metri, 3. Osvaldo Bosè (Post Resurgo Libertas MI) 16:00.  Lunghi dona  «qualche carezza, tanto per dimostrare il suo buon gusto, alle belle ragazze che incontra»  durante la gara; scatta a poche centinaia di metri dalla fine limitandosi a piazzare lo spunto vincente.

 

26 maggio.  Torino, Giro dei  4 ponti, km 8, organizzazione La Gazzetta dello Sport.  1. Lunghi 27:20, 2. Dorando Pietri (Atalanta TO) 27:23, 3. Marco Giordano (Audace  Torino) 27:28.  Lunghi vince in volata dopo aver condotto gran parte della prova.

 

21 luglio.  Giro di Chiavari km 6, organizzazione Pro Chiavari.  1. Lunghi, 2. Vittorio Righi (Veloce Club Chiavari).

 

11 agosto.  Nervi, organizzazione Juventus Nova Nervi.  6000m: 1. Lunghi, 2. Amato Gaggiolo (Sport Pedestre GE). Gaggiolo è campione ligure di resistenza del 1906.

 

18 agosto.  Ovada, organizzazione Sport Pedestre GE.  5000m: 1. Lunghi, 2. Amato Gaggiolo (Sport Pedestre GE).

 

25 agosto. Voltri, organizzazione S. S. Felice Cavallotti, km 13 su strada: 1. Lunghi 41:57, 2. Aduo Fava (Virtus BO) 43:00, 3. Amato Gaggiolo (Sport Pedestre GE)  44:15.

 

1 settembre.  San Remo, organizzazione Unione Sportiva Sanremese.  100m: 1. Lunghi  «con una splendida volata», 2. Arturo Grossi (Fratellanza Ginnastica SV) che è campione ligure dei 100m;  5000m («percorso compreso fra il chiosco di via Ruffini e lo Zampillo»): 1. Lunghi 15:45, 2. Giuseppe Vagge (Sport Pedestre GE).  Ci precisa un sanremese che: «il percorso è pianeggiante e su strada. Inoltre detto percorso è il medesimo che ricalca, e ricalcava, il tracciato della strada Aurelia costeggiando quasi per intero la strada ferrata (linea Genova - Ventimiglia).  Dunque, molto probabilmente, conoscendo la viabilità stradale cittadina, rimasta tale ora come allora, il percorso di gara del 1907 era formato da un anello stradale ovoidale.  Il chiosco Ruffini era adibito all’esibizione musicale di una orchestrina (ora non esiste più); lo Zampillo è tutt’ora una caratteristica fontana centrale».

 

22 settembre.  Carcare, organizzazione Unione Sportiva Carcarese, 20 giri di un tracciato in piazza Sapeta: 1. Lunghi 15:30, 2. Giuseppe Vagge (Sport Pedestre GE) a un giro.

 

29 settembre.  Campionati liguri allo sferisterio, organizzazione S. G. Nicola Mameli Voltri e Sport Pedestre Genova.  100m: 1. Lunghi, 2. Arturo Grossi (Fratellanza Ginnastica SV), 3. Stefano Scotto (Sport Pedestre GE); 1000m: 1. Lunghi, 2. Arturo Grossi (Fratellanza Ginnastica SV); 400m ostacoli: 1. Lunghi, 2. Arturo Grossi (Fratellanza Ginnastica SV); alto: 1. Ettore Schiappacasse (C. Colombo GE), 2. Lunghi;  doppio giro di Voltri km 7 su strada: 1. Lunghi 19:10, 2. Amato Gaggiolo (Sport Pedestre GE).

 

13 ottobre.  Giro delle due Circonvallazioni di Genova, km 13 circa: 1. Lunghi 43:44, 2. Amato Gaggiolo (Sport Pedestre GE) 45:06, 3. Giuseppe Pallenzone (Unione S. Rivarolese) 45:10.  «Sono passati 43 minuti e già si avvisa dal Ponte Caffaro l’arrivo del primo.  È l’imbattibile Lunghi attorniato da uno stato maggiore di ciclisti.  Al suo arrivo il pubblico acclama entusiasticamente» (Il Caffaro 14/10).

 

20 ottobre, Doppio Giro di Biella, org. Club Veloce Biella: 1. Lunghi 40:25 oppure 46:25, 2. Fortunato Zanti (Post Resurgo Libertas MI) a 500 metri, 3. Giuseppe Vagge (Sport Pedestre GE).

 

27 ottobre.  Doppio giro di Loano km 4, organizzazione Unione Sportiva Loanese: 1. Lunghi 12:05, 2. Giuseppe Bisagno (Forza & Coraggio Albenga).

 

1 novembre.  Circuito di Albaro (S. Martino, Sturla, S. Francesco, Tommaseo, S. Martino) km 6 circa, organizzazione Comitato S. Martino di Albaro.  1. Lunghi 20:50 (Il Secolo XIX) o 20:59 (Il Caffaro), 2. Nino Lunghi (Sport Pedestre GE) 22:20.  Il fratello di Emilio, Nino, passa dunque anche lui dall’Andrea Doria allo Sport Pedestre.

 

10 novembre.  Genova, campionato ligure di resistenza km 10 circa (percorso: Piazza Tommaseo, San Martino, Sturla, Pietraruggia e ritorno): 1. Lunghi 35:00, 2. Nino Lunghi (Sport Pedestre GE) 37:00, 3. Antonio Benvenuto (Ardita Juventus GE).

 

Il 15 dicembre a Genova, durante il campionato ligure di marcia 15 km, Lunghi è impegnato nel servizio di controllo come ispettore in bicicletta.

 

 

 

1908 -  Sport Pedestre Genova.

 

1 gennaio.  Genova, premiazione annuale dello Sport Pedestre Genova, con manifestazione agonistica organizzata dallo stesso club.  1200m: 1. Lunghi, 2. Nino Lunghi  (Sport Pedestre GE).

 

1 marzo.  Stupinigi, Torino, cross country, organizzazione La Gazzetta dello Sport: 1. Lunghi, 2. Giuseppe Cattro (S. P. Robur Torino) a 50 metri, 3. Emilio Giovanoli (Agamennone Milano) a qualche lunghezza. Lunghi, sempre in testa, come premio vince una bicicletta  Atala.

 

8 marzo.  Stupinigi, Torino, 1°  cross nazionale, organizzazione La Stampa Sportiva: 1. Giuseppe Cattro (Sport Pedestre Robur TO) 17:26, 2. Lunghi 17:50, 3. Marco Giordano (Audace  Torino) 18:02, 6. Giuseppe Vagge (Sport Pedestre GE).  «Partenza in un prato nei pressi del corso Dante... Dopo 100 metri Lunghi di Genova prende il comando seguito accanitamente da Cattro.... Lunghi ha perduta la bella e franca andatura e Cattro sugli ultimi 500 ha buon gioco».

 

12 aprile.  Genova, cross country km 5: 1. Giuseppe Vagge (Sport Pedestre GE) 19:55, 2. Lunghi 20:30, 3. Nino Lunghi (Sport Pedestre GE) 20:45.  «Il Lunghi affatto privo di allenamento su quel percorso appare alquanto stanco e accenna a ritirarsi.  I consoci però lo incoraggiano assicurandolo che quella sarebbe l’ultima salita».  Lunghi riesce a concludere, ma assai provato.

 

10 maggio.  Genova Acquasola.  5000m: 1. Lunghi, 2. Nino Lunghi (Sport Pedestre GE) a 500 metri.  Il commento della Gazzetta dello Sport: «l’estetico Lunghi ormai nuovamente in splendida forma».

 

24 maggio.  Doppio giro di Lucca, sulle mura, km 8.4: 1. Lunghi, 2.  Ezio Cappellini (Libertas  PT), 3. Guglielmo Becattini (Itala  Firenze).

 

31 maggio. Roma, pista di Piazza di Siena a Villa Umberto I, campionati italiani, organizzazione Federazione Podistica Italiana.  400m: 1. Lunghi 52.1/2, 2. Massimo Cartesegna (Audace TO) a 15 metri; 1000m: 1. Lunghi 2:31.0, 2. Massimo Cartesegna (Audace TO) 2:44.0; 5000m: Lunghi ritirato.  Nei 1000 Lunghi se ne va in partenza; i passaggi vengono cronometrati da Claudio Carpi e dall’avvocato Volpi in 26.4/5 (200m), 56.1/5 (400m), 1:59.1/5 (800m); Arturo Balestrieri dalla tribuna prende 55.0 ai 400.  Sia nel sottotitolo che nel testo, La Gazzetta dello Sport segnala che con 2:31.0  Lunghi batte il primato europeo.  Si aggiunge anche che  «Lunghi forse avrebbe vinto anche il titolo dei 5000 se gli organizzatori avessero più equamente diviso i vari campionati» (cioè con un orario più accessibile).

 

7 giugno.  Milano, corsa su strada km 6.5, organizzazione Unitas Milano: 1. Lunghi  22:09.1/5, 2. Emilio Giovanoli (Agamennone MI) 22:45, 3.  Arturo De Maria detto “Pirulein”  (Virtus BO) 23:35, 4. Fortunato Zanti (Post Resurgo et Libertas MI oppure  S.C. Busto Arsizio?). «All’ultimo rettilineo Lunghi si avanza sempre col suo passo, ed arriva primo applauditissimo dall’enorme folla che assisteva alla corsa».

 

21 giugno.  Genova.  800m in rettilineo su strada salutati come nuovo primato del mondo.  Così  Il Secolo XIX, sotto il titolo  “Record podistico”: «Nella prova podistica che ebbe luogo ieri al Molo Lucedio il campione italiano Emilio Lunghi dello Sport Pedestre Genova tentò il record degli 800 metri e riuscì vittorioso.  Partito velocissimo al segnale dello starter coperse i primi 400 metri in 54.0 e arrivò al traguardo in un minuto e 52 secondi; così superò in velocità il professionista F. Hewitt di Sidney e il dilettante C.H. Kilhpatrich di New York.  La giuria era composta dei signori G.B. Rota presidente dello Sport Pedestre Genova e Pilotti Alfonso presidente dell’Unione Polisportiva Atalanta di Torino; cronometrista all’arrivo Ernesto Strassera; cronometrista ai  400 metri Giuseppe Lercari (NdA: ex velocista), Alfredo Bonati presidente del Circolo sportivo fattorini telegrafici e Giuseppe Barbareschi». 

 

La Gazzetta dello Sport titola:  “Emilio Lunghi batte a Genova il record del mondo degli 800m”.  Fornisce poi la notizia ed un commento a firma  “Magno”.  Notizia: «Stamane lungo il Molo Lucedio Emilio Lunghi, regolarmente assistito e cronometrato da apposita giuria.....partito velocemente, mantenne per tutta la corsa un’andatura meravigliosa, impiegando 1:52.  I primi 400 metri furono coperti in 54.0».  Commento:  L’ora del vero trionfo è giunta...Alla conquista di un record mondiale occorre saper compiere e resistere ai sacrifici di un allenamento severo e razionale.  Avrà il giocondo e forte campione genovese ottemperato a queste discipline?! Noi, francamente, crediamo di no.  Più che un saggio allenamento, nel Lunghi deve aver trionfato la fibra meravigliosa alla quale però non bisogna chiedere soverchiamente... Noi chiediamo al Lunghi il sacrificio di una sapiente e coscienziosa preparazione per i prossimi Giuochi Olimpici».

 

Sempre la  “rosea”, in data 3 luglio, fornisce il resoconto della riunione tenutasi il 30 giugno alla sede della Federazione Podistica Italiana, che in merito al risultato del Lunghi così delibera: «A norma dell’articolo 59 del Regolamento Tecnico Federale, il quale stabilisce che le prove dei records debbano essere fatte in pista, la Commissione Tecnica Federale non può omologare ufficialmente il record degli 800 metri di corsa del signor Emilio Lunghi di Genova, il quale  il 18 (NdA: errore, è il 21)  giugno coprì la distanza in 1:52 (record attuale Cartesegna 2:10.3/5)».

 

28 giugno.  A Pra (Genova), organizzazione Sport Pedestre Genova e Veloce Club Ligure Genova.  100m: 1. Lunghi, 2. Arturo Grossi (Fratellanza Ginnastica SV); 1000m: 1. Lunghi, 2. Federico Saccarello (Fratellanza Ginnastica SV) a 100 metri.

 

13 luglio.  Londra batterie 1500 metri, solo i vincitori in finale.  Batteria  3: 1. N. F.  Hallows (gbr) 4:03.2/5, 2. Lunghi 4:03.4/5, 3. Cartesegna (ita), 4. F. H.  Riley (usa), 5. E. Bjorn (nor). 

 

La Gazzetta dello Sport del 17/7 pubblica una lettera datata 13/7 trasmessa a G.B. Rota e da questi alla  “rosea” da certo Mario Guenzi, italiano a Londra, sui 1500: «Lunghi fu battuto da un inglese in un modo stupidissimo. Alla partenza prese la testa e la mantenne sino a 5 metri dal traguardo.  A 250 metri dal traguardo Lunghi, seguito da un altro, attacca la volata e difatti riesce nel suo intento staccando il secondo di una diecina di metri; ma l’inglese che era in terza posizione, distante da Lunghi almeno 25 metri, attacca egli pure e con uno splendido spunto riesce a sorpassare il nostro campione negli ultimi 5 metri.  Lunghi arriva secondo a un metro.... La disfatta di Lunghi, a mio parere, va attribuita al fatto che prese la testa e la mantenne per tutto il percorso, cosa qui sconosciuta ai bravi corridori.  Forse gli pareva di correre in Italia, ove conosceva bene i suoi avversari.  Queste gare gli serviranno di lezione.  Glielo dissi e ne convenne.  Quando non si conosce la forza degli avversarii bisogna anzitutto studiarli».

 

La cronaca della gara de La Gazzetta dello Sport: «Alla partenza Cartesegna di Torino prende la testa; Lunghi lo passa quasi subito tenendo la testa per tutto il percorso.  Cartesegna intanto non resiste e cede mentre l’americano Riley all’ultimo giro tenta di passare il nostro Lunghi, ma invano.  Hallows subentra nel rettilineo d’arrivo battendo quasi sulla linea del traguardo Emilio Lunghi di appena un metro»..

 

La Gazzetta dello Sport del 20/7 riporta un scritto di Rota sull’interesse per le sorti di Lunghi a Genova: «Lo attesta il pellegrinaggio d’un pubblico ansioso che nel giorno della prova affollava la sede dello Sport Pedestre Genova e chiedeva notizie alla Stefani ed alle redazioni dei giornali cittadini.  Emilio Lunghi battuto!  Quanti commenti e quanto stupore hanno destato queste tre parole; si, anche stupore perchè molti non si potevano capacitare d’una simile notizia».  Rota critica poi i regolamenti ed il nostro Comitato Nazionale ai Giochi che non ha proposto modifiche al regolamento.

 

20 luglio.  Londra, batterie 800 metri, i vincitori in finale.  Batteria 4: 1. Lunghi 1:57.1/5, 2. H. L. Coe (usa) 1:58.0, 3.  L. P. Jones (usa) 1:58.3/5, 4. J.  Parkes (can), ritirati  J. M. Lynch (aus) &  J. C.  English (gbr).

 

Descrizione de La Gazzetta dello Sport: «L’americano James prende la testa con una forte andatura. Lunghi ha seguito le raccomandazioni di Pagliano che è divenuto, oltre che masseur, il manager dei nostri podisti; per un terzo del percorso si tenne all’ultimo posto frenando la istintiva impazienza sua di battere il passo.  Ad un mezzo giro dal traguardo si porta in fuori, e ad uno ad uno sorpassa i competitori.  A 300 metri li ha passati tutti e malgrado il ritorno di Coe, l’americano più temibile, il nostro Lunghi per più metri è primo battendo anche qui il tempo migliore: 1:57.1/5».

 

21 luglio.  Londra, finale 800 metri ai Giochi: 1. Melvin  Sheppard (usa) 1:52.4/5, 2. Lunghi 1:54.1/5, 3. Hanns Braun (ger) 1:55.6 stimato, 4. Odon Bodor (hun) 1:56.0 stimato, 5. Theodore H. Just (gbr), 6. J. P. Halstead (usa), ritirati Ivo Fairbairn Crawford (gbr) & C. B. Beard (usa).  Secondo il Rapporto Ufficiale i  400 metri furono passati in  53.0 e le  440 yards in  53.2/5.

 

Il Secolo XIX del 22 luglio, che a pagina tre  titola:  “La decisiva degli 800 metri - Lunghi arriva secondo”, così riporta sotto al titolo: «Nella grande gara decisiva podistica degli 800 metri, è arrivato primo l’americano Sheppard.  Il genovese Lunghi è giunto secondo ad un metro di distanza.  Ambedue hanno notevolmente diminuito i record mondiali.  Gli altri concorrenti rimasero molto distanziati.  Alla gara parteciparono due inglesi, due americani, un ungherese, un tedesco ed uno svedese.  La corsa si svolse in un modo brillantissimo; Lunghi teneva la coda del gruppo quando a metà percorso Sheppard si mise in testa.  Lunghi solo lo seguì guadagnando sempre terreno.  Il pubblico gli fece una grande ovazione ed i corridori americani lo invitarono ad andare in America, e dichiararono che il Lunghi con un allenamento razionale può diventare il primo corridore del mondo».

 

Dettagliatissima le descrizione della finale degli 800 apparsa su La Gazzetta dello Sport del 24 luglio, tramessa da Londra da P. Bongrani:  «L’inglese Fairbairn prende la testa decisamente disseminando il plotone.  A 500 metri Lunghi si porta con facile andatura al terzo posto, dietro l’americano Sheppard che a 300 scatta e sorpassa l’inglese, seguito da Lunghi.  Il nostro meraviglioso genovese attacca avanti le tribune la volata.  Fu un solo grido: americani e inglesi a sgolarsi dalle urla, qualche italiano al grido di  “via, Emilio” seguiva di dentro la pista nel prato il Lunghi.  Gl’inglesi che per l’ormai riconosciuto eccezionale boy hanno tutta la simpatia che si merita, e vedendo la partita pericolante per l’ americano, si sbracciavano e vociavano Longhiii, Longhii well.. primo Longhi bravo!  Ma troppo tardi, non riesce a raggiungere il Sheppard il quale ha compiuto in 1:52.4/5 una meravigliosa corsa.  Intanto un baccano indiavolato si scatena dallo stand degli americani... portano in trionfo il Sheppard che cerca dappertutto Lunghi per abbracciarlo.  Lunghi è assediato dai giornalisti che concordi predicono in lui un campione mondiale imbattibile.  Vi manca una preparazione razionale.  E con quell’ammirazione che in Inghilterra è fanatismo quando si rivela un nuovo campione, era emozionante vedere scoprirsi il capo giovani e vecchi frequentatori dei meetings e con esagerata adorazione chiedere particolari sulla vita, sulla carriera di Lunghi.  È una vittoria che l’ Italia si attendeva, e una vittoria la si è avuta se non d’emblé ma nel campo degli ammiratori e conoscitori che sanno attribuire al Lunghi il maggior merito di un successo inaudito malgrado la preparazione incompleta».

 

La Gazzetta dello Sport del 27 luglio riporta altri commenti sul nostro fuoriclasse.

 

«Negli 800 (Lunghi) sollevò l’entusiasmo di tutto il pubblico che gremiva lo stadium pur rimanendo soccombente al terribile Sheppard. Tutti però sono concordi nel preconizzare in lui il corridore fenomenale, il futuro campione del mondo.  La sua struttura meravigliosa, snella, armonica e robusta ad un tempo, giustifica infatti, insieme alle sue doti  di combattente, alla portentosa elasticità dei garretti ed al bellissimo stile — questi lusinghieri apprezzamenti.  Una cosa sola gli manca.  La volontà tenace di dedicarsi con imperturbabile costanza, misura e regolarità ad un serio e razionale allenamento.  Noi però speriamo che il fortissimo genovese, ammaestrato e stimolato da questa sua onorevole disavventura, si metterà d’ogginnanzi di buzzo buono per far si che s’avverino le speranze di coloro che l’ammirano».

 

 

 

A fine luglio Emilio rientra in Italia; riceve congratulazioni, telegrammi, una medaglia del Municipio di Genova, ma in complesso è ben poca cosa se paragonata all’accoglienza trionfale ricevuta da Dorando Pietri a Carpi, ove torna con onore ma senza medaglie.  Aggiunge Il Secolo XIX del 1° agosto: «Ieri l’altro sono ritornati da Londra Emilio Lunghi e Roberto Penna, i bravi corridori dello Sport Pedestre Genova che nelle Olimpiadi figurarono brillantemente.  Il Lunghi non torna in patria col massimo lauro, ma egli nella sua prova degli 800 metri si è rivelato corridore di forza eccezionale e fu l’unico europeo che seppe degnamente tener fronte ai nord-americani... Lo Sport Pedestre Genova, del quale i due corridori portano trionfalmente in alto i colori, si fa promotore di un banchetto d’onore da offrire ai due valentissimi, mercoledì 5 agosto alle ore 21 al ristorante Fossati.  Al banchetto oltre i soci sono invitati i simpatizzanti del glorioso sodalizio podistico genovese».

 

 

 

9 agosto.  Bolzaneto, organizzazione Sport Pedestre Genova.  200m: 1. Lunghi; 1500m: 1. Lunghi, 2. Angelo Bertocchi (Sport Pedestre GE).

 

15 agosto.   Giro di Sampierdarena, organizzazione Unione Sportiva Sampierdarenese: 1. Lunghi 15:30, 2. Francesco Rapetti (Sport Pedestre GE) 16:30.

 

6 settembre.  Pontedecimo, organizzazione Unione Sportiva Pontedecimo.  300m: 1. Lunghi, 2. Andrea Sciutti (Sport Pedestre GE); 6000m: 1. Lunghi, 2. Francesco Rapetti (Sport Pedestre GE).

 

13 settembre.  Traversata di Genova, km 5.5, percorso da Porta Lanterna a Piazza Tommaseo organizzazione Sport Pedestre GE, gara corsa in notturna con partenza alle ore 0.47.  1. Lunghi 15:02, 2. Francesco Rapetti (Sport Pedestre GE), 10. Nino Lunghi.  Da La Gazzetta dello Sport del 14 settembre: «Il desiderio di vedere e applaudire Lunghi aveva fatto sacrificare volentieri qualche ora di riposo ad una vera fiumana di popolo... Il poulain popolare, l’enfant gaté del pubblico genovese, con lo stesso sorriso che gli fioriva sulle labbra alla partenza, taglia brillantemente primo il traguardo tra un subisso di applausi». Il Caffaro 14 settembre: «Lunghi, il noto Bargossi genovese, con la sua volata prodigiosa è il primo a tagliare il traguardo».

 

15 settembre.   Racconigi, Torino, organizzazione Club Sportivo Audace Torino e da un apposito Comitato per festeggiare il 4°  compleanno del Principino Umberto, lungo il tratto alberato della strada provinciale di Cavallermaggiore.  2500m o 2400m a seconda delle fonti: 1. Lunghi 7:36.1/5, 2. Massimo Cartesegna (Audace TO), 3. Marco Giordano (Audace TO).

 

20 settembre.  Traversata di Firenze, km 5.5, 2000 persone all’arrivo: 1. Lunghi 17:00, 2.  Ezio Cappellini (Libertas  PT), 3. Guglielmo Becattini (Itala Firenze).

 

27 settembre.   Arena di Milano, riunione in attesa dell’arrivo di una maratona. Miglio: batteria 10: 1. Lunghi 5:16.4/5, finale: 1. Lunghi 4:42.4/5, 2. Massimo Cartesegna (Audace  TO) 4:58.4/5; 1500m siepi: batteria 3: 1. Lunghi 4:55.2/5, finale: 1. Lunghi 4:46.2/5, 2. Cartesegna 4:57.4/5.  La Gazzetta dello Sport, in un articolo sottotitolato  ‘Lunghi senza competitori’, così si esprime: «Il sottotitolo non deve offendere nessuno.  Cartesegna stesso, l’unico che possa inquietare momentaneamente il Lunghi è troppo intelligente per esserne convinto...Egli, oltre alla facile e superiore andatura di corsa che lo distingue, supera gli ostacoli con grande elasticità e sicurezza, entusiasmando il pubblico per l’eleganza dello stile e l’enorme superiorità sui concorrenti».

 

11 ottobre.   Voltri, organizzazione S. G. Nicola Mameli e  Sport Pedestre Genova.  100m: 1. Lunghi, 2. Giambattista Robello (Ideal Club GE); alto: 1. Ettore Schiappacasse (C. Colombo GE), 2. Lunghi; giro di Voltri km 3.5: 1. Lunghi, 2. Filippo Fassiola (Sport Pedestre GE).

 

18 ottobre.   Genova, doppio giro del Lagaccio, organizzazione Società Savoia Sport: 1. Lunghi 10:45, 2. Francesco Rapetti (Sport Pedestre GE).

 

8 novembre.   Genova Acquasola, organizzazione Aquila Sport Genova.  100m: 1. Lunghi, 2. Andrea Sciutto (Sport Pedestre GE); 1200m o 1000m: 1. Lunghi, 2. Luis (C. Colombo GE).

 

13 dicembre.   Bordighera, organizzazione Forti e Liberi Bordighera. 100m, 1000m e 10000m: 1. Lunghi (probabilmente su strada).

 

 

 

1909 

 

9 maggio.  Doppio giro di Lodi, km 8.5: 1. Lunghi (Ardito Sport GE) 26:30, 2. Emilio Giovanoli (Agamennone MI) a 500m, 3. Fortunato Zanti.

 

23 maggio.   100m: 1. Lunghi 11.4/5; Traversata di Brescia, km 4: 1. Lunghi 14:27, 2. Fortunato Zanti 14:43, 3.  Guido Calvi 15:09.

 

 

 

LA  TRASFERTA  AMERICANA

 

3-7

Brighton Beach  Park

miglio

ritirato

 

-7

American League  Park, NY

600y

(3)

 

11-7

Pittsburgh

880y

(2)

 

-7

 

880y

(1)

1:59.0

24-7

Boston

880yh

(2)

1:58.9s

31-7

Boston

880yh

(1)

1:58.1/2

7-8

Asbury  Park, NY

600y

(1)

1:13.4/5

22-8

Celtic  Park, NY

600y

(1)

1:13.1/5  oppure  1:13.2/5

(sconfigge  Melvin Sheppard)

-8

Celtic Park, NY

440y

(1)

49.3/5

28-8

Torrington, Conn.

440yh

(1)

55.2/5

6-9

Celtic Park, NY

700y

(1)

1:27.2/5 (sconfigge Sheppard)

12-9

Newark

600y

(2)

1:12.5s  (sconfigge Sheppard)

15-9

Montreal

880y

(1)

1:52.4/5

-9

Scarborough, Ont.

880y

(1)

1:59.4/5

25-9

Hamilton, Ont.

880y

(1)

1:57.2/5

27-9

Trenton, NJ

880yh

(1)

1:55.2/5

4-10

New York

1000yi

(5)

 

10-10

Celtic  Park, NY

2/3 miglio

(1)

2:45.3/5

27-10

Celtic  Park, NY

1000y

(2)

2:20.6s (sconfitto da Sheppard)

 

y = yards, h = gara a vantaggi, i = indoor, s = tempo stimato

 

 

 

La Gazzetta dello Sport del  2 giugno: «Emilio Lunghi ci scrive da Napoli, ove il piroscafo Europa, che lo trasporta in America, ha fatto sosta.  Il grande corridore, che è assolutamente refrattario al mal di mare, si allena giornalmente sopra coperta».

 

La Gazzetta dello Sport 18 giugno, Balestrieri: «Il trainer americano L. H. Carter ebbe a dire (NdA: nel 1908 a Londra) con vari amici che nei lunghi anni della sua carriera non aveva mai avuto occasione di vedere un atleta così bello ed armonico come l’italiano», prevedendo futuri exploit di Lunghi.

 

La Gazzetta dello Sport 28 luglio: «Emilio Lunghi, che trovasi in America da vario tempo, non sembra essere troppo assistito dalla fortuna.  Quantunque si trovasse in forma magnifica all’epoca della sua partenza, non sappiamo se a cagione del viaggio o per una lieve indisposizione sopravvenutagli poco dopo l’arrivo, nelle 3 o 4 gare a cui ha partecipato non ha potuto figurare nel modo concessogli dalla sua classe, non riuscendo a piazzarsi meglio di terzo o quarto contro corridori di mediocre valore.  Attualmente però Lunghi si è messo ad un serio lavoro presso la New York Irish American A. C.».  Sulla  ‘rosea’  di due giorni dopo arrivano precisazioni sulle sconfitte di Emilio della prima metà di luglio dal segretario della S. G. Andrea Doria Giovambattista Vagge.

 

La Gazzetta dello Sport 2 agosto.  È Lunghi stesso a fornire informazioni, indicando il suo indirizzo (Times square, Manhattan, N.Y.).  Il redattore aggiunge, per fugare certe voci, che «Lunghi ci ha dichiarato ch’esso è tutt’ora dilettante».

 

Ad agosto la musica cambia con la vittoria nel miglio contro Melvin Sheppard.  La Gazzetta dello Sport del giorno 11 riceve un telegramma dall’atleta stesso: «Battei campione mondo, segue lettera».  Le società podistiche liguri, appreso il successo, si contendono l’atleta, ed il presidente dello Sport Pedestre Genova G. B. Rota comunica che il vincitore di Sheppard  «è regolarmente iscritto allo Sport Pedestre Genova» (Il Secolo XIX 14 agosto). Più avanti, su La Gazzetta dello Sport del 16 agosto viene citato il contenuto di una precedente lunga lettera di Lunghi dall’America, e riporta le espressioni di  un articolo di H. V. Valentine sul  Globe  di New York: «Emilio Lunghi, il grande corridore italiano, si è associato all’IAAC, ed ha cominciato il suo allenamento al Celtic Park.  Il trainer Robertson, non appena ha veduto il suo sistema di allenamento, lo ha mutato, facendolo assoggettare ad un lavoro di velocità... Nel primo giorno al Celtic Park ha coperto le 2 miglia in 9:30.  Robertson immediatamente ha limitato il lavoro del giovane italiano al quarto di miglio, sulla quale distanza esso ha ottenuto facilmente un tempo di  53.1/5.  Nel pomeriggio successivo poi 220 yards in 23.0.  Pochi giorni dopo Lunghi si è cimentato in alcune prove contro specialisti in velocità, stupefacendo il trainer con 10.3/5 sulle 100 yards.  Ora Robertson dichiara nettamente che il suo allievo è il più grande corridore esistente.  “La sua azione è la più bella che io abbia mai vista”.  Lunghi garantisce che batterà parecchi records, dappoichè fino ad ora non si è mai potuto allenare, mentre il prospetto d’allenamento di Robertson gli ha fatto un’impressione magnifica, e promette 1:53 (sulle 880 yards) a settembre».  

 

La prima grande affermazione di Emilio, sulle 600 yards (metri 548,62) contro Harry Hillman, arriva il  7 agosto ed è così descritta su  Il Secolo XIX del  20 agosto: «Lunghi, partito deciso al colpo di pistola, non lasciò avanzare di un passo il terribile avversario e tagliava primo il traguardo in 1:13.4/5.  La vittoria del campione dello Sport Pedestre Genova venne salutata da fragorosi applausi e da evviva all’Italia.  I giornali americani gli dedicano intere colonne, alcuni l’hanno battezzato il podista che vola!».  La Gazzetta dello Sport del 23 agosto riporta il commento del New York Herald: «Emilio Lunghi è riuscito oggi a battere sulle 600 yards Harry Hillman, l’orgoglio dei Mercury Footers, nella gara che si è svolta sotto gli auspici dell’Asbury Park A. A..  Il veloce italiano vinse il campione dell’Athletic Club per appena la larghezza di una mano.  Al colpo di fucile il veloce figlio d’Italia partì immediatamente, e col meraviglioso Harry alle calcagna si pose in azione ad una andatura terribile. Balzando sulla pista come un levriero, Lunghi faceva dei passi così rapidi che gli esperti spettatori aspettavano da un istante all’altro che si fermasse a metà distanza, dando agio ad Hillman di passarlo.  Ma non fu così; franco e sicuro quegli continuò la sua corsa verso la meta agognata.  Ad un tratto Hillman attaccò la sua usuale poderosa volata, e tutti gli astanti si alzarono in piedi, nella certezza di vedere il grande yankee staccare lo straniero.  Ma Lunghi rispose con meraviglioso aumento di velocità, e l’uno al fianco dell’altro continuarono nella lotta asprissima... L’italiano riuscì alla fine ad avere un vantaggio di 15 centimetri».  Il New York  Times ne aveva parlato in termini differenti: «Lunghi è rimasto alle spalle di Harry Hillman fino a 50 yards dalla fine, poi ha sferrato il suo attacco all’atleta di New York, sconfiggendolo di 6 pollici in un finale al cardiopalma».  Singolare la situazione venutasi a creare in Italia a seguito di questa vittoria annunciata da Emilio stesso con un telegramma pubblicato su La Gazzetta dello Sport dell’11 agosto: «Battei campione mondo, segue lettera».  Il termine  ‘campione del mondo’  fa pensare a Sheppard.  Le società podistiche liguri, appreso del successo, si contendono l’atleta, ed il presidente dello Sport  Pedestre Genova  G.B. Rota comunica che  ‘il vincitore di Sheppard’  «è regolarmente iscritto allo Sport  Pedestre Genova» (Il Secolo XIX  del  14 agosto).  In realtà Sheppard non è in gara, e  Hillman è una sorta di  ‘campione del mondo’, con i titoli olimpici dei  200 e  400 ostacoli nel  1904 e il primato mondiale dei  200 ostacoli in rettilineo.  Oltretutto si sparge la voce che la vittoria sia stata ottenuta sul miglio.  Lo scontro con Sheppard è comunque imminente.

 

Arriva il 22 agosto, e La Gazzetta dello Sport pubblica in prima pagina un telegramma di Lunghi: «Ieri battei Sheppard, fermatosi». Era la riunione degli Eccentric Firemen.  Secondo il New York  Times il nostro scatta ai  200 e vince in  1:13.1/5 con  10 yards su Bromilow; terzo  W.C. Robbins.  Sheppard si ritira dopo  440 yards di gara. In un successivo commento il tempo di Lunghi è riportato come  1:13.2/5.

 

In riferimento alle rivendicazioni delle società sportive italiane dell’appartenenza alle loro fila di Lunghi, La Gazzetta dello Sport del 3 settembre riporta: «La Federazione Podistica Italiana ci comunica la dichiarazione che Emilio Lunghi è socio della Società Ardito Sport di Genova, e non dello Sport Pedestre Genova dal quale è uscito fin dalla primavera del corrente anno». Ma su La Gazzetta dello Sport del 24 settembre si specifica che Lunghi stesso prega di divulgare la notizia che egli è socio dello Sport Pedestre Genova. 

 

Sul giornale  Gli Sports  del  7 settembre lettera di Lunghi al presidente dello Sport  Pedestre Rota:  «Sono socio dell’Irish American Athletic Club e mi sto preparando per i campionati del Canadà che si disputeranno il  18 settembre.  Spero di vincere, perché mi trovo in una forma mai raggiunta prima d’ora.  Ho corso un quarto di miglio in  49.1/5; probabilmente per quell’epoca batterò il record del mezzo miglio».

 

La Gazzetta dello Sport del  9 settembre sulla famigerata gara delle 440 yards: «Sappiamo intanto da fonte ineccepibile che Lunghi ha coperto in questi giorni  i 402 metri in 49.3/5 in una riunione sociale dell’I.A.A.C.».

 

Sul primato mondiale sulle 700 yards di Lunghi, a cui assistevano più di 10.000 persone, La Gazzetta dello Sport del 17 settembre riporta il resoconto del  World: «Appena data la partenza Lunghi è in prima posizione, seguito da Bromilow e da Sheppard.  Per 400 metri la gara è così condotta dall’italiano, con passi meravigliosi: ma i suoi avversari riuscirono a seguirlo.  Verso i 500 metri però Lunghi aumentò l’andatura.  I due americani con grande coraggio procurarono di attaccarsi al leader, ma questi con uno slancio superbo li distanziò d’un tratto, e definitivamente.  Sheppard, con sforzo prodigioso, per brevissimo tratto lo inseguì, ma il tentativo gli riuscì fatale, perchè poscia fu passato anche da Bromilow».  Così il New York Times su questa stessa gara, disputata il  6 settembre al Celtic  Park di Long  Island: «4 dei  7 iscritti non partono.  Lunghi prende un paio di yards di vantaggio nei primi  200 metri e le aumenta gradatamente fino a  5 yards a metà gara.  Nel rettilineo finale Sheppard cede e Bromilow lo sopravanza, ma Lunghi lo precede di  7 yards; terzo Sheppard altre  5 yards dietro».  Singolare il nome della riunione: Tailtin Games come nelle antiche tradizioni irlandesi.

 

Ed ecco il resoconto del New York  Times sulla gara delle  600 yards all’Olympic  Park di Newark, nell’ambito del meeting dei Cavalieri di Colombo: «Partono dalla corda Sheppard, Riley, Kiviat, Gissing, Lunghi, Egan, Haywood e Bromilow, uno dei migliori campi di partecipanti mai riunitosi quest’anno.  Lunghi prende subito la testa su Sheppard, Bromilow e Gissing, e mantiene una cadenza  ‘terrific’  senza apparente sforzo.  All’ingresso del rettilineo finale è ancora davanti, con Sheppard, Gissing e Bromilow appena dietro.  L’italiano controlla Sheppard e non si accorge che Gissing ha guadagnato la seconda posizione.  A  5 yards dal traguardo Gissing riesce ad incrementare ulteriormente la velocità e vince di due piedi in  1:12.2/5.  Terzo è Bromilow mentre Sheppard finisce quarto, al passo nelle ultime yards».  Dalla stampa italiana capiamo perché Lunghi non si accorge di Gissing: Sheppard e Gissing sono uno alla destra ed uno alla sinistra di Emilio, che controlla solo il lato di Sheppard.

 

Il record del mondo più importante è naturalmente quello del 15 settembre sulle 880 yards.  Il precedente primatista C. H. Kilpatrick invia una lettera di congratulazioni a Lunghi che viene pubblicata da La Gazzetta dello Sport dell’11 ottobre: «Egregio Signore, vogliate gentilmente aggradire le mie più affettuose congratulazioni per la vostra splendida performance ottenuta nel Campionato di Canada.  Il sottoscritto ebbe già l’onore di possedere il record su questa distanza prima che V. S. lo abbassasse.  Abbiatevi pertanto i miei migliori auguri per futuri successi, sperando di poter qualche giorno avere il piacere di poterveli fare personalmente.  Coi migliori ossequi affettuosi, abbiatemi per il vostro — (firma)». Questo invece il testo di un telegramma inviato allo Sport Pedestre Genova dall’America: «Quest’oggi venne disputata la grande gara podistica campionato del Canadà, pel quale era grande l’aspettativa nel mondo sportivo americano. L’interesse maggiore era dato dall’intervento dell’italiano Emilio Lunghi dello Sport Pedestre Genova che ultimamente a Celtic Park stabiliva straordinarie performances da farlo pronosticare vincente nella emozionante competizione canadese. E i competenti non fallirono il pronostico: Emilio Lunghi, l’estetico campione italiano, batteva nettamente tutti i competitori e batteva pure il record mondiale del mezzo miglio tra gli applausi scroscianti di migliaia di spettatori, entusiasti del valoroso podista».

 

Ecco il resoconto dei Campionati del Canada del quotidiano locale  La Presse: «Disgraziatamente ad una così bella riunione ha assistito solo un migliaio di spettatori. Temperatura splendida, pista e campo in perfetto stato.....Emilio Lunghi, il giovane italiano che l’anno scorso partecipò alle gare individuali del Vaticano (NdA: ci si riferisce ad un grande convegno sportivo cattolico organizzato in Vaticano nel settembre del 1908 a cui partecipò anche il Canada, ma tra gli italiani non c’era Lunghi) nel quadro del concorso di ginnastica vinto dai canadesi, ha vinto la corsa del mezzo miglio nel fenomenale tempo di 1:52.4/5, battendo in tal modo tutti i primati stabiliti fino ad ora.  Lunghi avrebbe potuto fare 1:50, perchè rallentò volutamente l’andatura a 25 yards dal filo di lana. L’italiano ha un fisico perfettamente adatto a questa gara, ed uno stile classico».  L’altro quotidiano locale The Montreal Daily Star non fornisce alcuna cronaca della gara di Lunghi, e valuta i presenti a 1500 circa. Sappiamo inoltre che la pista era di oltre 500 metri di sviluppo, e che anche Melvin Sheppard avrebbe dovuto essere della partita, poichè il suo nome figurava tra quelli degli iscritti, ma poi non vi partecipò. Un altro particolare sulla gara lo apprendiamo dal libro di Emilio Brambilla L’atletica leggera, edito nel  1929, che a pagina  118 rivela: «Lunghi mi diceva che i primi  400 metri vennero percorsi intorno ai 53 netti».  Il New York  Times fornisce i responsi dei  5 cronometri puntati sul vincitore: un 1:53, due 1:52.4/5, due  1:52.3/5.  A Lunghi viene poi consegnata anche una medaglia commemorativa.  

 

Sull’ultimo primato del mondo di Emilio, quello sui due terzi di miglio, La Gazzetta dello Sport del 22 ottobre riporta la presenza di 10.000 spettatori e il commento di un appassionato che si dice da tanti anni in America e che si firma  ‘L’errante’  e specifica che Melvin Sheppard e Gissing erano in tribuna: «Sabato scorso Celtic Park era in piena gala. Non un posto vuoto, e nelle tribune speciali in cui prendono posto gli studenti universitari era un baccano indiavolato in cui non udivo, fra un incrociarsi di scherzi e di pronostici, altro che i nomi di Sheridan, di Lunghi, di Bromilow e di Flanagan... La prova podistica più importante, individualmente parlando (NdA: cioè non di staffetta), fu quella di mezzofondo sui 2/3 di miglio (metri  1072,86).  In essa Lunghi riuscì vincitore per dieci metri, coprendo la distanza in 2:45.3/5, battendo di 2.3/5 il record precedente stabilito dal celebre W.G. George a Barkeley Oval (Inghilterra) nel 1882 con 2:48.1/5....e quindi né Egan né Geis poterono minacciarlo un solo istante. Fu solo nel primo giro che il primo volle follemente condurre la gara, seguito da Geis, Lunghi e Haywood. Ma a partire dai 300 metri in su, il nostro campione, con brevissimo scatto guadagnò la prima posizione, allontanandosi da’  suoi avversari malgrado i loro sforzi disperati.  Senza più impegnarsi poi, col suo stile da  ‘gazzella’, come lo chiamano qui, tagliò primo il traguardo, disseminando completamente i suoi uomini».  Il New York  Times specifica che si tratta dei  Fall Games dell’ Irish American A.C., ma parla di facile vittoria su R. J. Egan, corsa in testa sin dall’inizio.

 

Sempre  ‘L’errante’  invia a La Gazzetta dello Sport (che lo pubblica sul numero del 10 novembre)  il commento sull’ultima gara di Emilio in America, specificando che 8 giorni prima Lunghi aveva compiuto in allenamento 4 volte degli ottimi time trials sulle 1000 yards. La gara  è organizzata dal Monumental Club, gli spettatori ancora 10.000. In seguito ad una diminuzione improvvisa di temperatura (NdA: si intende l’arrivo del freddo).... Lunghi da 15 giorni era stato sorpreso da un forte raffreddore, complicato da un catarro bronchiale incipiente.  Ciò nonostante, senza aver potuto in tutto questo tempo fare un passo in pista, ha voluto mantenere la parola data a Sheridan, organizzatore della gara, ed ha perduto... Tre corridori si sono allineati allo starter: Sheppard, Kiviat e Lunghi.  Kiviat ha condotto da primo, seguito immediatamente dagli altri due; poscia Lunghi è in prima posizione per circa 300 metri. Negli ultimi 400 una lotta terribile si ingaggia fra i due eterni rivali e Sheppard ne riesce faticosamente primo per due metri».  Il New York  Times concorda nella descrizione della gara ma non nel distacco tra i primi due: Sheppard  2:19.4/5, Lunghi a  5 yards.

 

Lunghi torna in  Italia a metà dicembre, sbarcando prima a Napoli.  Nelle ore di attesa prima di ripartire per Genova, Lunghi scende dal piroscafo per visitare un po’  Napoli e viene intervistato.  «Sono addirittura entusiasta delle accoglienza che mi hanno fatto gli sportsmen americani.  Dappertutto, in ogni Stato, era un vero delirio.  La stampa specialmente è stata con me oltremodo cortese.  Guardi!».  E ciò dicendo mi mostrava un cumulo di ritagli di giornali americani con enormi clichès con titoli a caratteri cubitali: L’adone italiano, L’italiano volante, Il più veloce corridore della nostra éra, ecc…  Alla mia domanda se il clima gli fu sempre favorevole durante il suo soggiorno in America, rispose: «Non sempre.  Durante i primi giorni le variazioni di temperatura così rapide specie a New York influivano malamente sul mio fisico, ma ben presto, affidato alle cure del Robertson, mi son trovato in piena forma tanto da poter vincere sempre e facilmente tutti i più forti campioni americani».  Che impressione le hanno fatto i loro metodi di allenamento?  «Ottima certamente, specie se giudichiamo dal Robertson che è certamente uno dei più competenti trainer oggi esistenti.  Del resto gli americani hanno metodo e soprattutto grandi mezzi.  Basterebbe avere una pallidissima idea della colossale organizzazione dei loro  ‘athletic clubs’  per convincersene.  D’altra parte laggiù curano moltissimo il podismo specie le gare di velocità e di mezzofondo poco dedicandosi a quelle di fondo.  Immagini che nel solo Stato di New York più di centomila school boys praticano il podismo.  Ed in fatto di velocità certo che gli americani sono fra i migliori e tra essi emerge lo Sheppard, specie sulla distanza di mezzo miglio.  Malgrado ciò ho riportato  27 vittorie su una trentina di gare vincendo sempre facilmente.  Ho battuto  3 volte su  4  lo Sheppard, ho vinto il canadese Kerr, il campione olimpionico dei  200 metri, che è certamente il migliore fra i suoi connazionali; ho avuto facilmente ragione sul Rosemberger (NdA: James Rosenberger, 22enne che il  25 settembre  1909 divenne primatista del mondo della staffetta  4 x 440 yards e nel  1910  campione USA sulle  100 yards) sul quarto di miglio.  Mi trovavo allora in ottime condizioni, non così nelle ultime settimane del mio soggiorno, quando l’incostanza del clima cominciava ad influire sulla mia energia.  E si deve a queste anormali condizioni se il quarto incontro con lo Sheppard non fu felice come gli altri».

 

La notizia fornita dallo stesso Lunghi della sua vittoria su Rosenberger sul quarto di miglio rinforza la certezza che Emilio abbia veramente disputato una gara di  440 yards di grande qualità; e poiché Rosenberger appartiene all’Irish American A.C., deve trattarsi proprio  della competizione interna di quel club che il genovese vince in  49.3/5.

 

 

 

1910 - Sport Pedestre Genova

 

Una curiosità: a Prato in questa stagione nasce un club intitolato ad Emilio, la Società Sportiva Emilio Lunghi.

 

2 gennaio.  Banchetto in onore di Emilio preceduto da gare organizzate dallo Sport Pedestre Genova al Lido d’Albaro, Genova.  400m: 1. Lunghi 55.3/5, 2. Massimo Cartesegna (Athletic Club TO), 3. Franco Giongo (Athletic Club TO);  1000m handicap: 1. Giovanni Dragone (Atalanta TO) che aveva 45 metri di vantaggio, 2. Lunghi (che partiva scratch) a 1 metro.  I commenti vanno da chi tenta di giustificarlo per un errore di valutazione (Il Secolo XIX: «Era in testa, ha rallentato perchè ha sbagliato traguardo, ed è stato infilato»), a chi lo giustifica per altri motivi (La Gazzetta dello Sport: «A quanto sembra il buon ligure non ha lesinato in quest’ultimo tempo sugli spassi muliebri»).

 

27 marzo.   Bologna, ippodromo Zappoli, organizzazione Sport Pedestre Bologna.  804.50m: 1. Lunghi 1:59.0, 2. Massimo Cartesegna (Athletic Club TO) a 30 metri.

 

28 marzo.   Bologna, ippodromo Zappoli, organizzazione Sport Pedestre Bologna.  Miglio: 1. Lunghi 4:47.1/5, 2. Cartesegna a 35 metri; staffetta 30 km a squadre, con 3 corridori per squadra che si alternano un giro ognuno: 1. Lunghi / Cartesegna / Mazzarocchi 1:28:20, 2. Cappellini / Luppi / A. Pagliani a 400 metri.

 

1 maggio.   Nizza, riunione internazionale organizzata dal Gymnaste Club Nice in cui Lunghi vince 400 e 800 metri handicap da scratch con 53.1/5 (su Malhomé di Montecarlo, partito con 28 m di vantaggio) e 2:05.0 (su Attilio Orselli dello Sport Pedestre Genova, partito con 15 m di vantaggio e giunto a 20 m da Lunghi).

 

8 maggio.   Asti, ippodromo di 645 metri di sviluppo, organizzazione Forti e Liberi Asti.  400m: 1. Lunghi 51.1/5, 2. Roberto Bacolla (Athletic Club TO) a  25 metri.

 

15 maggio.   Genova - Quarto dei Mille, km 5.5, organizzazione Sport Pedestre Genova: 1. Lunghi, 2. Filippo Fassiola (Sport Pedestre GE).  «Si disputarono il primato sino a pochi metri dal traguardo».

 

22 maggio.   Bergamo, ippodromo di Santa Caterina, sviluppo metri 800, organizzazione Sport Club Bergamo.  Miglio: 1. Lunghi 4:23.0, 2. Angelo Vigani (Sport Club Italia MI) a 100 metri, 3. Arturo Porro (Sport Club  Italia MI).  La Gazzetta dello Sport: «Lunghi, a cui la folla ha fatto un’ovazione trionfale ed entusiastica fin dal suo apparire in pista, ha vinto come ha voluto».

 

26 maggio.   Pontevigodarzere, durante una Esposizione.  1000m: 1. Lunghi  2:37.4/5, 2. Italo Mazzarocchi (Padova) 2:44.0; 1200m siepi: 1. Lunghi 3:45.0, 2. Oreste Luppi (Ferrara).

 

29 maggio.   Ferrara, in Piazza d’Armi, organizzazione Sport Pedestre FE.  100m: 1. Franco Giongo 11.2/5 o 11.1/5 a seconda delle fonti, 2. Lunghi a 2 metri; 400m: 1. Lunghi 49.2/5, 2. Roberto Bacolla (Athletic Club  TO); 1000m: 1. Lunghi 2:40.2/5, 2. Italo Mazzarocchi; staffetta 3 x un miglio suddivisa in frazioni di 300m + 500m + 809m: 1. Sport Pedestre GE (Lunghi, Attilio Orselli, Gaetano Traverso) 3:46.0, 2. Unione Sport Treviso (Angelo Rossi, Amilcare  Zorzenone, Pietro Martina).

 

Su La Gazzetta dello Sport del 31 maggio, Arturo Balestrieri informa che Lunghi è passato dalla redazione della  ‘rosea’.  E commenta: «Sappiamo di varie prove da lui fatte in questi ultimi tempi sui percorsi delle due miglia in su, che non hanno nulla da invidiare alle famose performances del celebre Shrubb... Il 49.2/5 di domenica conferma senz’altro il prodigioso handicap di New York (NdA: si allude al  49.3/5 sulle 440 yards al Celtic Park) in cui Lunghi l’anno scorso fece rimanere stupefatti i buoni yankees... Ammiriamo dunque nel glorioso reduce d’America, ove il campione olimpionico Sheppard fu annientato, il più superbo atleta che mai Italia produsse».

 

12 giugno.   Conegliano Veneto, TV, in Piazza d’Armi, organizzazione Club Sportivo Conegliano.  100m: 1. Lunghi 11.2/5, 2. Attilio Peruch, 3. Angelo Rossi (Soc.  Podistica Vicenza), 4. Giuseppe Cicutti (Forti e Liberi UD); 400m: 1. Lunghi  49.3/8, 2. Amilcare  Zorzenone (Soc.  Podistica Vicenza), 3. Angelo Rossi.

 

Il nostro fuoriclasse ha in animo di recarsi all’estero; ecco il programma della tournée: 26/6 Budapest  400m, 27/6 Budapest 1000m, 29/6 Vienna 800m, 3/7 Praga 800m.

 

La Gazzetta dello Sport del 22 giugno segnala Lunghi sofferente di una infiammazione alla bocca, e rinunciatario nei suoi programmi tra cui il tentativo di riprendersi il  ‘mondiale’  delle 700 yards strappatogli da Sheppard.

 

La Gazzetta dello Sport del 24 giugno riporta che Lunghi: «nonostante la recente malattia che gli ha impedito in questi ultimi giorni i suoi allenamenti», andrà a Budapest.  «Gli è fido amico e trainer competentissimo l’ingegner Ernesto Strassera, noto sportsman, ed atleta e nuotatore di classe».

 

26 giugno.   Budapest.  440 yards: 1. Hanns Braun (ger) 49.3/5, 2. Lunghi 52.4/5, 3. Lindholm (swe).  Il quotidiano locale Pester Lloyd piazza Lunghi al secondo posto ma senza tempo.  Su La Gazzetta dello Sport del 30 giugno lettera di Strassera in cui si spiega che Lunghi aveva dovuto sospendere l’allenamento per una settimana per un dolore allo stomaco a metà giugno, e si avverte che il genovese sospende la tournée.

 

31 luglio.   Allo sferisterio di Voltri, organizzazione Sportiva Nicola Mameli Voltri.  400m (secondo Il Secolo XIX) o 100m (secondo La Gazzetta dello Sport): 1. Lunghi, 2. Gaetano Traverso (Sport Pedestre GE); alto: 1. Lunghi 1.65, 2. Carlo Andreoli (Costanza MI).

 

14 agosto.  Milano.  Americana a coppie km  10: 1. Lunghi / Massimo Cartesegna  32:12, 2. Oreste Luppi / Umberto  Piazzi (Ferrara) 32:13.3/5.

 

21 agosto.   Arena di Milano, organizzazione Sport Club Busto Arsizio.  183m: 1. Binda 21.2/5, 2. Lunghi 21.3/5 o 21.4/5 a seconda delle fonti, 3. Angelo  Tonini, 4. Rodolfo Caverzaghi, 5. Claudio Carpi (S. Ginnastica Roma); 1000m siepi: 1. Lunghi 3:00.0, 2. Massimo Cartesegna (Athletic Club  TO) a spalla, 3. Arturo Porro (Sport Club Italia MI) a 5 metri, 4. Gianercole Salvi (Lunghi domina, e aspetta in vista del traguardo per farsi raggiungere).

 

11 settembre.   Busto Arsizio, pista di 300 metri di sviluppo, organizzazione Bustese Sportiva.  500m: 1. Lunghi 1:13.4/5, 2. Angelo Marforio (Ginnastica & Scherma NO), 3. Guido Calvi; miglio (m 1609): 1. Lunghi 4:54.3/5, 2.  Calvi a 15 metri, 3. Angelo Vigani (Sport Club Italia MI), 4. Arturo Porro (Sport Club  Italia MI); 500m hs (6 ostacoli e 1 fossato): 1. Lunghi 1:12.3/5, 2. Angelo Vigani a 15 metri, 3. Marco Rosio (Internazionale F. C. MI).  Nella gara ad ostacoli si dice che Lunghi si impegna maggiormente rispetto ai 500 piani, ma la differenza cronometrica a favore della gara a ostacoli appare ugualmente sospetta.

 

18 settembre.   Busalla, organizzazione Sport Pedestre Genova.  500m: 1. Lunghi, 2. Attilio Orselli (Sport Pedestre GE).

 

20 settembre.   Vicenza, al Campo Marzio, organizzazione Pro Vicenza.  400m: 1. Lunghi, 2. Angelo Rossi (Soc.  Podistica Vicenza).

 

30 ottobre.   Camogli, organizzazione Società Camogli Sport.  1800m (probabilmente circuito su strada): 1. Lunghi, 2. Perotti (Post-Telegrafici GE) oppure Michele Pirotto (S.S. Fattorini Telegrafici) o Gino  Pirrotto a seconda della fonte; 6000m: 1. Giovanni Battista Massone (Ardito Sport GE), ritirato  Lunghi.

 

 

 

1911 -  Sport Club Italia Milano

 

Da quest’anno Emilio, a Milano per il servizio militare come allievo sergente al 12°  Reggimento Bersaglieri Milano, gareggia per lo Sport Club Italia, il cui presidente è Virgilio Maiocchi.

 

8 gennaio.   Genova, stadium al Lido d’Albaro (pista sviluppo metri  333).  800m: 1. Lunghi 2:07.1/5, 2. Giuseppe Marini (Sport Pedestre GE) a 30 metri.

 

29 gennaio.   Genova, nuovo campo del Genoa F. C. a Marassi con pista di 300 metri di sviluppo, organizzazione Associazione Sportiva Genova.  1500m: 1. Lunghi 4:08.0, 2. Arturo Porro (S. C. Italia MI) a 20 metri; 600m hs: 1. Lunghi 1:32.0, 2. Massimo Cartesegna a 10 metri.

 

26 febbraio.   A Genova Lunghi 1:20.2/5 sui 600 metri in allenamento controllato.

 

12 marzo.   Milano, campo dell’Unione Sportiva Milanese, organizzazione Unione Sportiva Milanese. 400m  batteria 1: 1. Lunghi 58.2/5, finale: 1. Franco Giongo (Athletic Club TO) 52.3/5, 2. Lunghi 54.3/5 (Giongo sempre in testa e Lunghi che, vistosi battuto, si rialza nel finale; nel commento si sottolinea che Emilio corre con falcata meno ampia rispetto agli anni d’oro); 400m hs   batteria 1: 1. Lunghi 1:05.2/5,  finale: 1. Lunghi 59.0, 2. Luigi Boffi (Internazionale F. C. MI) 1:03.4/5.

 

26 marzo.   Torino, inaugurazione nuova pista Audace Torino presso Villa Rignon su viale Orbassano, organizzazione appunto Audace Club Torino.  1200m siepi: 1. Lunghi 3:35.1/5, 2. Arturo Porro (Sport Club Italia MI) a 20 metri; staffetta olimpionica (200m + 200m + 400m + 800m): 1. Sport Club Italia Milano (Rodolfo Caverzaghi, Mario Riccoboni, Catullo Zanier, Lunghi) 4:09.4/5, 2. Forti e Liberi Asti.

 

16 aprile.   Oneglia, al velodromo, organizzazione Comitato della riunione & Sport Pedestre Genova.  800m: 1. Lunghi, 2. Nino Lunghi (U. S. Albarese); 1500m : 1. Lunghi, 2. Marcenaro.

 

30 aprile.   Asti, ippodromo.  880 yards: 1. Lunghi 2:08.0, 2. Vittorio Rambaldi (Forti e Liberi Asti) a 45 metri; 1200m siepi: 1. Lunghi 3:16.0, 2. Rambaldi a 10 metri ; staffetta olimpionica (200m + 200m + 400m + 800m): 1. Sport Club Italia MI (Grosselli, Riccoboni, Zanier, Lunghi), 2. Internazionale F. C. Milano.

 

21 maggio.   Firenze, ippodromo alla Mulina, 804.50 metri di sviluppo, organizzazione Comitato dei Festeggiamenti popolari per il 50°  anniversario dell’unità d’Italia.  100m  batteria 2: 1. Lunghi 12.0, finale: 1. Franco Giongo (Athletic Club TO) 11.2/5, 2. Lunghi a 2 metri; 400m: 1. Lunghi 54.1/5, 2. Giongo a 6 metri; 1000m: 1. Lunghi 2:49.0, 2. Guido Calvi (Atalanta BG) a 6 metri.

 

Su La Gazzetta dello Sport  del  9 giugno si annuncia che Lunghi è in procinto di andare  a gareggiare in Gran Bretagna, il 24 giugno a Fallowfield ed il week-end successivo ai campionati inglesi (A.A.A.), con i colori dei Broughton Harriers di Manchester.  Il Corriere della Sera e Athletic News n. 1867 dicono poi  che era a Londra ma non si è piazzato (Corriere della Sera) oppure non ha gareggiato (AN).  Lunghi su La Gazzetta dello Sport informa di non esservi mai andato.

 

Alla vigilia degli Assoluti, La Gazzetta dello Sport dice che Lunghi ha svolto un  «severo lavoro di preparazione».

 

9 settembre.   Roma, campionati italiani, organizzazione Federazione Italiana Sports Atletici.   1000m: 1. Lunghi 2:40.1/5, 2. Guido Calvi (Atalanta BG) 2:42.3/5 (Calvi prende un leggero vantaggio, ma Lunghi lo riprende e supera nel finale); 1200m siepi: 1. Massimo Cartesegna (Athletic Club TO) 3:41.4/5, 2. Lunghi 3:42.0 (Lunghi accusato di aver fatto vincere il suo amico Cartesegna);  4 x 440 yards: 1. Sport Club Italia Milano (Angelo Vigani, Geremia Della Torre, Catullo Zanier, Lunghi) 3:59.3/5, 2. Ginnastica & Scherma Novara (Marforio, Poggi, Rigolone, Brignone) a 100 metri (Lunghi non ha bisogno di impegnarsi, e corre la sua frazione in 1:03.3/5).

 

10 settembre.   Roma, gare internazionali di contorno ai campionati italiani, organizzazione F.I.S.A.  1000m: 1. Lunghi 2:45.4/5, 2. Massimo Cartesegna (Athletic Club TO) a 7 metri.

 

24 settembre.   Venezia, velodromo del Lido, sviluppo pista metri 287, organizzazione Sport Pedestre Venezia.   100m: 1. Lunghi 11.2/5, 2. Angelo Rossi (Vicenza) 11.3/5; 800m: 1. Lunghi 2:08.0, 2. Angelo Rossi 2:12.0.

 

15 ottobre.   Como, gare in rettilineo lungo il viale Varese, organizzazione della sezione di Como dello Sport Club Italia Milano.  400m: 1. Lunghi 52.1/5, 2. Beniamino Cairoli (U. S. Milanese) a 4 metri; 1000m: 1. Lunghi 2:44.1/5, 2. Angelo Grosselli (Sport Club  Italia MI) a 6 metri.

 

 

 

1912  -  Sport Club Italia Milano

 

La Gazzetta dello Sport del 31 gennaio comunica che il Veloce Club Ligure di Genova, presidente Giacomo Traverso, ha offerto un banchetto a Lunghi il 28.  L’atleta  «esprime tutto il suo vivo rammarico per dover troncare così bruscamente la sua carriera sportiva mentre proprio per la nuova stagione egli si sentiva più che mai animato da seri propositi.  Lunghi partirà a giorni per La Spezia, per essere arruolato nel Corpo R. Equipaggi; è vivissimo però in tutti il desiderio e l’augurio che all’eccezionale campione siano concesse — come già ad altri — quelle facilitazioni che gli consentano di difendere nel nuovo anno i colori nazionali nelle maggiori competizioni atletiche».

 

16 maggio.   Verona, campionati italiani allo stadio Comunale, pista sviluppo metri 382, organizzazione Bentegodi.  1200m siepi: 1. Lunghi 4:00.3/5, 2. Massimo Cartesegna (Sport Club Italia MI) a spalla; staffetta olimpionica (200m + 200m + 400m + 809m): 1. Sport Club Italia Milano (Cartesegna, Zanier, Bacolla, Lunghi) 3:52.2/5, 2. U. S. Milanese (Tonini, Bramani, Cairoli, Riccoboni).

 

18 maggio.   Verona, gare di contorno ai campionati italiani, stadio Comunale, organizzazione Bentegodi.  1500m: 1. Lunghi 4:17.2/5 secondo La Gazzetta dello Sport e 4:04.1/5 secondo Adige e Arena di Verona, 2. Arturo Porro (U. S. Milanese) 4:22.2/5.  Il Bollettino  F.I.S.A.  indica  4:17.1/5.

 

19 maggio.   Verona, campionati italiani allo stadio Comunale, organizzazione Bentegodi.   1000m: 1. Lunghi 2:40.1/5 secondo La Gazzetta dello Sport, 2:42.1/5 secondo L’ Adige di Verona, 2. Guido Calvi (Atalanta BG); staffetta 4 x 402.25: 1. Sport Club Italia Milano (Cartesegna, Zanier, Bacolla, Lunghi) 4:00.4/5, 2. U. S. Milanese (Porro, Cairoli, Hoz, Masetto).

 

La Gazzetta dello Sport del 27 maggio riporta: «Il valoroso campione italiano raggiungerà certamente una forma eccellente in quest’ultimo mese di allenamento che gli resta, perchè il direttore della scuola allievi  semaforisti di Gavignano lo ha amorevolmente incoraggiato ad allenarsi concedendogli nel tempo istesso il permesso di recarsi a Spezia, per prepararsi sull’ottima pista di piazza d’Armi».

 

Ulteriori informazioni da La Gazzetta dello Sport del 19 giugno: « (Lunghi) sta attualmente allenandosi a Spezia con grande assiduità, per poter degnamente presentarsi alle Olimpiadi.  Egli, infatti, ora che ha avuto il più ampio permesso di allenarsi sulla piazza d’Armi locale, seriamente si prepara con eccellenti sistemi, e non v’ha dubbio che la prova che darà quanto prima, per ottemperare all’invito della F.I.S.A., sarà semplicemente stupefacente».

 

23 giugno.   La Spezia, piazza d’Armi.  400 e 800 metri: Lunghi 49.0 e 1:55.0. Lo Stadio dice 1:55.2/5.

 

6 luglio.   Stoccolma, Giochi Olimpici.  Batterie 800m (primi due in semifinale)  batteria 1: Daniel Caldwell (usa) 1:58.4, 2. Lunghi a 4 metri. Buon inizio del nostro, che poi però perde contatto; nel finale si riavvicina.

 

7 luglio.  Stoccolma, Giochi Olimpici.  Semifinali 800m (primi 4 in finale)  semifinale 2: 1. Melville Brock (can) 1:55.7, 2. Clarence Edmunson (usa) 1:55.8, 3. Caldwell 1:55.9, 4. Ira Davenport (usa) 1:55.9, 5. Lunghi 1:56.0 stimato.  Lunghi parte lentamente e rimane dietro, poi riprende gradatamente, riaggancia i primi, e sul rettilineo finale sembra addirittura in grado di andare a vincere.  Invece ha esaurito le forze e negli ultimi metri cede.

 

12 luglio.   Stoccolma, Giochi Olimpici.  Batterie 400 metri (primi due in semifinale).  Batteria 7: 1. Carroll Haff (usa) 50.4, 2. Lunghi 50.5.   Semifinale 4 (solo il vincitore in finale): 1. Haff 49.7, 2. Lunghi 50.0 stimato.  In semifinale Lunghi viene passato sul rettilineo finale.

 

Secondo le fonti italiane Lunghi 2° a 4 metri da 1:58.3/5 nella batteria degli 800 metri, 5° in 1:55.9 nella semifinale degli 800 metri, 2° a 2 metri da 50.0 nella batteria dei 400, 2° in 50.0 nella semifinale dei 400.

 

28 luglio.   Cogoleto (Genova), festa pro Pubblica Assistenza.  300m ostacoli: 1. Lunghi, 2. Saccarello di Savona.

 

 

 

1913 -  Sport Club Italia Milano / Regia Marina

 

11 maggio.   Arena di Milano, sviluppo pista metri 333.33, organizzazione F.I.S.A. e Gazzetta dello Sport.   800m: 1. Lunghi 2:10.0, 2. Angelo Grosselli (Pro Morivione) 2:13.0.

 

12 maggio.   Arena di Milano, organizzazione F.I.S.A. e Gazzetta dello Sport.  400m  batteria 3: 1. Lunghi 59.4/5, 2. Giuseppe Butti (Pro Morivione) 1:05.0; finale: 1. Lunghi 55.1/5, 2. Gianercole Salvi (Virtus BO), 3. Angelo Grosselli (Pro Morivione); 1000m: 1. Lunghi 2:48.0, 2. Mario Candelori (S. Ginn. Roma) a 1 metro.  Tutte le gare del 12 maggio disputate da Lunghi tra le ore 9 e le ore 11.

 

Arturo Balestrieri, sulla  ‘rosea’  del 15 maggio:  «Emilio Lunghi ci ha raccontato l’odissea del suo allenamento al Monte Argentario, ove trovasi in qualità di marinaio semaforista.  In mezzo a quei dirupi montani, in uno spazio ristrettissimo, egli ha dovuto accontentarsi di fare qualche breve sprint nelle stradette del paesetto suscitando la meraviglia di quei buoni villici, e sfogandosi a lavorare di salti alla corda, flessioni e salite di scale.  In tali condizioni, evidentemente, le sue prove sono state assai più che onorevoli».

 

15 giugno.   Mantova,  «sulla pista della Piazza Virgiliana», organizzazione Associazione Mantovana Calcio.  400m: 1. Lunghi 53.3/5, 2. Angelo Grosselli (Pro Morivione); 1000m: 1. Lunghi 2:42.3/5, 2. Arturo Porro (U. Sportiva Milanese) 2:44.0.

 

29 giugno.   Genova, allo Stadium di piazza Verdi, sviluppo pista metri 375, organizzazione Genoa Cricket and Football Club.  3000m: 1. Alfonso Orlando (Associazione Mantovana Calcio) 9:26.0, Lunghi ritirato alla metà del quarto giro; 100m per militari : 1. Lunghi 11.4/5, 2. Gaetano Traverso (90° Fanteria); 3000m per militari: 1. Lunghi 10:25, 2. Favero (90° Fanteria) 11:10.4/5.  A fine manifestazione Lunghi squalificato per  iscrizione irregolare; Emilio commenta con una battuta la tardiva squalifica: «Ormai il premio me l’hanno dato lo stesso».

 

13 luglio.   Bologna, piazza VIII Agosto, organizzazione Virtus Bologna.   400m  batteria 3: 1. Lunghi 1:00.2/5, 2. Carlo Butti (Pro Morivione), finale: 1. Carlo Butti 53.2/5, 2. Lunghi a 2 metri, 3. Gianercole Salvi (Virtus BO); staffetta olimpionica (200m + 200m + 400m + 800m): 1.  ‘mista’ (Moresco, Schiavini, Lunghi, Salvi) 3:58.0, 2. Pro Morivione (Carlo Butti, Croci, Giuseppe Butti, Grosselli) a 15 metri.  Nei giorni successivi La Gazzetta dello Sport riserva ampio spazio agli strascichi conseguenti alla sconfitta del fuoriclasse genovese.  Lunghi si complimenta con l’avversario per la sua grande gara, e giustifica la sua prova negativa con l’errore di aver tenuto d’occhio solo Salvi ed essere così partito troppo lentamente concedendo troppo vantaggio a Butti; sfida Butti alla rivincita nella quale vorrebbe concedergli 10 metri di vantaggio, ma Butti non può accettarla per problemi ad un ginocchio.  Chi non può vedere il proprio idolo sconfitto è Erardo Mandrioli —  giornalista, dirigente sportivo ed ex atleta — , su La Gazzetta dello Sport del 18 luglio: «La partenza non fu regolare poichè al comando  ‘al posto’  venne, per confessione dello starter signor Vecchi, fatto seguire subito dopo l’ altro di  ‘pronti’  ed il colpo di pistola, che naturalmente trovò qualcuno dei concorrenti non ancora preparati alla partenza, e Lunghi tra questi!».

 

10 agosto.   Faenza, organizzazione Club Atletico Faenza, sviluppo pista metri 804.62.  800m: 1.  Lunghi 2:04.0, 2. Oreste Luppi (Ars et Labor Ferrara) a  50 metri; alto: 1. Giuseppe Tugnoli (Virtus Bologna) 1.65 ...3. Lunghi 1.55.

 

24 agosto.   La Spezia, organizzazione Veloce Club Spezia, riunione per militari.  1000m: 1. Lunghi 2:46.0, 2. Finati (Scuola Specialisti) 3:07.0.

 

20  settembre.   Milano, Campionati Italiani, campo  U.S. Milanese sviluppo metri  375, organizzazione F.I.S.A. 1500m: 1. Lunghi  4:16.3/5, 2. Arturo  Porro (U.S. Milanese / 12°  Bersaglieri Milano)  4:20.0.  Lunghi in testa dall’inizio alla fine; staffetta olimpionica (200m + 200m + 400m + 800m): 1. Pro Morivione  MI (Croci, G. Butti, Grosselli, Bertoni)  3:48.2/5, ritirato  Sport Club  Italia MI (Mastrazzi, Vigani, Zanier, Lunghi).

 

21 settembre.  Milano, Campionati Italiani, campo  U.S. Milanese sviluppo metri  375, organizzazione F.I.S.A.  400m ostacoli: 1. Lunghi  1:02.2/5, 2. Giuseppe Bernardoni (Pro Morivione  MI) 1:03.3/5.  Gara effettuata a cronometro.

 

5 ottobre.   Genova, doppio giro del Lagaccio km 3.3, organizzazione Esperia Savoia: 1. Lunghi 10:58.0, 2. Arturo Porro (12°  Bersaglieri MI) 11:03.0.

 

 

 

1914  - Difesa marittima delle coste di Varignano / Sport Club Italia Milano

 

18 aprile.   Traversata di Milano, km 3.2 in notturna, organizzazione Sport Club Italia Milano: 1. Arturo Porro (U. Sportiva Milanese) 10:02, 2. Ernesto Ambrosini (U. S. Monzese) a 10 metri....ritirato Lunghi.  Ai 1500 circa Emilio, vistosi irrimediabilmente distaccato da Porro, rallenta e poi, superato anche da Ambrosini nel finale, si ritira. Lunghi conferma ciò che aveva dichiarato alla vigilia, di essere in discreta forma, e rende merito al vincitore.

 

In una riunione del 26 aprile a Genova Acquasola, organizzata dall’Unione Sportiva Genovese, Lunghi funge da giudice.

 

La Gazzetta dello Sport del 4 maggio informa di test in allenamento controllato di Lunghi sul viale Garibaldi di La Spezia, con il podista spezzino Battaglini in veste di lepre ed assistito da alcuni volonterosi del locale Veloce Club.  Ecco i tempi: 52.0 nei 400, 2:04.3/5 sugli 800, 2:34.0 nei 1000 metri.

 

2 agosto.   Prato, organizzazione S. G. Etruria Prato.   110 ostacoli: 1. Gino Nardi 18.2/5, 2. Sante Bulgarelli 19.0 o 19.2/5 a seconda delle fonti, 3. Lunghi 19.1/5 o 20.0 a seconda delle fonti.  Si dice che  «sebbene a corto di allenamento, si è classificato primo dei militari».

 

3 agosto.   Montecatini, organizzazione Pro Italia Montecatini.   400m: 1. Lunghi, 2. conte Baciocchi Del  Turco (Itala  FI); disco: 1. Aurelio Lenzi, 2. Lunghi, 3. Bruno De Lorenzi (Virtus BO), 4. Arturo Tirelli.

 

16 agosto.   San Terenzio, sul viale del Lungomare, organizzazione di un apposito Comitato Sportivo.   100m: 1. Lunghi, 2. Felice Pedroni (San Terenzio); 500m: 1. Lunghi, 2. Luigi Battaglini (Veloce Club Spezia)  ‘lontano’.

 

13 settembre.   La Spezia, viale Umberto I, organizzazione S. C. Virtus Spezia.  100m  batteria 1: 1. Lunghi 14.1/5, 2. Luigi Battaglini (Veloce Club SP) 15.2/5, finale: 1. Lunghi 12.1/5, 2. Pietro Monteverde (Canottieri Velocior SP) a 2 metri; 400m: secondo La Gazzetta dello Sport  1. Lunghi 54.0, 2. Pietro Monteverde (Velocior SP) a 15 metri, 3. Giulio Rabitti (S.C. Virtus  SP) a  10 metri - Il Secolo XIX 1. Lunghi 50.1/5, 2. Monteverde a 3 metri, 3.  Rabitti  a 2 metri.

 

26 settembre.  Milano, Campionati  Italiani, campo U.S. Milanese sviluppo metri  375, organizzazione F.I.S.A. e La Gazzetta dello Sport.  400m batteria 1: 1. Lunghi  53.0; staffetta olimpionica (200m + 200m + 400m + 800m): 1. Sport Club  Italia MI (Barelli, Casnati, Grosselli, Lunghi)  3:46.1/5, 2. S. Ginnastica Roma.

 

27 settembre.  Milano, Campionati  Italiani, campo  U.S. Milanese sviluppo metri  375, organizzazione  F.I.S.A. e  La Gazzetta dello Sport.  400m: 1. Franco Giongo (Virtus BO)  51.3/5, 2. Lunghi a  30 cm.  Lunghi esce in testa dall’ultima curva, ma Giongo lo riprende e i due lottano spalla a spalla per metà rettilineo.  800m: 1. Lunghi  2:02.3/5, 2. Mario Candelori (S. Ginn. Roma) 2:05.0.  Conduce Candelori, ma a  300 metri dall’arrivo Lunghi lo salta. Staffetta  4 x 400m: 1. Virtus Bologna (Salvi, Costa, Colombo, Giongo)  3:39.1/5, 2. Sport Club Italia MI (Grosselli, Lunghi, Bodoira, Vigani)  3:40.2/5.  Virtus in testa dopo la prima frazione, ma Lunghi sopravanza nettamente Costa; Sport Club Italia in testa fino all’ultima frazione, quando Giongo passa Vigani. 

 

11 ottobre.   Traversata di Voltri, km 2 circa, organizzazione Soc. Sportiva Genova & Nicola Mameli di Voltri: 1. Lunghi 7:10, 2. Otello Perilli (Trionfo Ligure GE) a 100 metri.

 

 

 

1915 – Sport Club Italia Milano / Difesa marittima delle coste di Varignano

 

8 agosto.   Milano, velodromo Sempione, organizzazione La Gazzetta dello Sport, meeting di beneficenza.  Staffetta olimpionica  (200m + 200m + 400m + 800m): 1. Internazionale F. C. (Gama, Binda, Moresco, Sauro) 4:06.1/5, 2. Sport Club Italia Milano (Cavallasca, Fumiati, Malvicini, Lunghi) 4:12.1/5.  Lunghi, partito con 90 metri di ritardo ne guadagna 60; copre la sua frazione in 2:04.0.  Ha accettato di gareggiare anche se non allenato per difendere i colori sociali; per la sua coraggiosa prova, si dice  «non scorderà tanto presto questo applauso sincero» tributatogli dal pubblico.

 

19 settembre.   La Spezia, in Piazza d’Armi, organizzazione Pro Italia, Veloce Club SP,  S. C. Studenti SP, Spezia F. C., Juventus F. C. SP, Circolo Pompieri SP.   800m handicap: 1. Lunghi (scratch) , 2. Giulio Rabitti (partito con 40 metri di vantaggio o , secondo altra fonte 45).

 

26 settembre.   Milano, velodromo Sempione, organizzazione La Gazzetta dello Sport, meeting di beneficenza.  1020m handicap: 1. Arturo Porro (U.S. Milanese, 20 metri di vantaggio) 2:46.0, Lunghi (scratch) ritirato a 120 metri dall’ arrivo vistosi ormai battuto.

 

3 ottobre.   Lerici, La Spezia, organizzazione Comitato locale Pro Patria.  400m: 1. Lunghi, 2. Giulio Rabitti (Sport Club Studenti SP o Pro Italia); alto: 1. Lunghi 1.60, 2. Alberto Ferrari (Pro Italia).

 

10 ottobre.   Campo U. S. Milanese di via Stelvio, organizzazione F. I. S. A., Gare Atletiche Nazionali.  800m: 1. Lunghi 2:02.4/5, 2. Arturo Porro (U. S. Milanese) 2:11.1/5.  Tira Porro per 450 metri, poi Lunghi lo salta. Il tempo impiegato dal ligure viene giudicato ottimo da La Gazzetta dello Sport  «data la preparazione sia pure intensiva ma affrettata ed incompleta».

 

17 ottobre.   Milano, Velocromo Sempione, organizzazione Assistenza Pubblica Milanese.  Staffetta 3 x 804m (100m + 200m + 500m): 1. Sport Club Italia Milano (Guaitani, Croci, Lunghi) 1:48.0, 2. U. S. Milanese (Parmiggiani, Brunelli, Porro).

 

 

 

1916 – Unione Sportiva Milanese / Regia Marina

 

Ad una gara  di corsa campestre organizzata a La Spezia dallo Sport Club Studenti Spezia, Lunghi deve intervenire sia come atleta accasato con lo S. C. Studenti SP che con una squadretta da lui allenata («squadra del Varignano»), ma viene chiamato altrove per servizio.

 

Lunghi assente tutto l’anno dalla pista per gli impegni in Marina; La Gazzetta dello Sport del  29 settembre ne descrive le vicissitudini che precedono il suo rientro alle gare, avvenuto in occasione delle Gare Atletiche Nazionali. Lunghi arriva direttamente dalla deserta spiaggia di Torre Fortore nelle Puglie:  «Sulla riva dell’Adriatico, egli non ha potuto fare di meglio che lunghi tratti in linea retta, perchè altri spazi ampi non vi sono: ed ha dovuto anche sempre correre a piedi nudi.  Eppure è riuscito a mettersi in forma, combattendo la malaria con grandi stragi di polli ed una quantità inverosimile di bagni di mare; fra i quali anche uno per ripescare una mina galleggiante che andava alla deriva e ch’egli è andato a prendere al largo, a nuoto, trascinandosela a terra e guadagnandosi un encomio  e... 15 lire di premio dai suoi superiori».

 

24 settembre.   Milano, campo U. S. Milanese, Gare Atletiche Nazionali, organizzazione F. I. S. A.  800m: 1.  Lunghi 2:02.3/5, 2. Giulio Rabitti (Sport Club Studenti SP) 2:08.1/5; 4 x 400m: 1. U. S. Milanese ‘A’  (Garimoldi, Ghiringhelli, Butti, Lunghi) 3:46.0, 2. U. S. Milanese  ‘B’  (Calderara, Monti, Anzani, Giustacchini) 4:01.4/5.  Lunghi corre la sua frazione in 53.1/5.

 

22 ottobre.   Milano, velodromo Sempione, organizzazione La Gazzetta dello Sport.  400m: 1. Lunghi 52.1/5, 2. Angelo Giustacchini (U. S. Milanese) a 15 metri.

 

 

 

1917  - Unione Sportiva Milanese

 

8 luglio.   Arena di Milano, organizzazione Gazzetta dello Sport e Comitato pro orfani dei caduti di guerra.  400m: 1. Lunghi 55.0, 2. Giovanni Orlandi (U. S. Milanese) a 5 metri; staffetta 8 x 200m: 1. U. Sportiva Milanese (Vincenzo Calderara, Ignazio Castiglioni, Giovanni Battista Villa, Angelo Giustacchini, Antonio Garimoldi, Giovanni Orlandi, Giorgio Croci, Lunghi), 2. Internazionale F. C. Milano.

 

30 settembre.   Milano, Gare Atletiche Nazionali, campo Unione Sportiva Milanese, oganizzazione F. I. S. A.   800m: 1. Lunghi 2:14.2/5, 2. Giuseppe Sauro (Internazionale F. C. MI) 2:15.4/5; 4 x 402.25  (1609m): 1. Unione Sportiva Milanese (Giustacchini, Orlandi, Lunghi, Candelori) 3:56.1/5, 2. Leonardo da Vinci  Milano (Ceriani, Fassina, Scuri, Passardi).

 

 

 

1918

 

24 marzo.   Roma, Piazza di Siena, sviluppo della pista metri 370, organizzazione Il Giornale d’Italia.  800m: 1. Windnagle (usa, campione universitario statunitense sul miglio nel 1916) 2:02.4/5, 2. Arturo Porro a 10 metri, 3. Hayne (gbr)...6. Lunghi.  Lunghi mai in gara.  Il Giornale d’Italia lo elogia: «Gli siamo oltremodo grati per non aver disertato la lotta, se bene si sia dovuto presentare senza il più piccolo principio di allenamento».

 

12 maggio.   Milano, velodromo Sempione, selezioni per il meeting di Londra.  400m  batteria 1: 1. Lunghi 55.0, 2. Mario Candelori (U.S. Milanese) a 6 metri;  finale: 1. Lunghi 52.1/5, 2. Mario Candelori a 10 metri.  La Gazzetta dello Sport sospetta che  «il tempo impiegato non deve essere esattissimo»; staffetta  2 x 160m: 1. Orlandi/Lunghi, 2. Candelori/Croci (Croci, numero uno della velocità italiana, recupera pochissimo del vantaggio con cui Lunghi era partito).

 

18 maggio.   Londra Stamford Bridge, riunione a vantaggi, organizzazione Molinari’s Athletic and Cycling Club.  880 yards  batteria 3: 1. Maxim (50 yards di vantaggio) 1:57.4/5....6. Lunghi (10 yards di vantaggio) a 8 metri, non entra in finale.

 

20 settembre.  Roma, Stadio Nazionale, gare organizzate dal Comitato Sportivo  Interalleato; 800m: 1. Windnagle (usa)  2:05.4/5, 2. Lunghi, 3. Giuseppe Bonini, 4. Mario Candelori.

 

  

 

1919 -  Sport Club Italia Milano

 

6 aprile.   Roma, Piazza di Siena, organizzazione Comitato pro-Antonio Renda, atleta romano morto di malaria in Albania.  1000m: 1. Lunghi 2:50.0, 2. Domenico Paracchini (Pro Roma) a 30 o 20 metri a seconda delle fonti.

 

Lunghi non si lancia ancora in pieno nella stagione agonistica, e La Gazzetta dello Sport del  12 aprile lo giustifica spiegando che le sue condizioni fisiche  «non sono ancora sufficientemente temprate per competere vittoriosamente con giovani avversari freschi di energie e di entusiasmo e che per un complesso di circostanze favorevoli hanno al loro attivo un allenamento metodico e razionale».

 

25 maggio.   La Spezia, Piazza d’Armi, organizzazione Veloce Club Sportivo, campionati regionali senza la partecipazione degli atleti genovesi, astenutisi.   800m: 1. Lunghi, 2. Roberto Solari (Veloce Club SP).

 

1 giugno.   Roma, pista della Pro Roma.  Esibizione sugli 800 metri con Amerigo De Bernardinis lepre per un giro: 1:59.1/5 con passaggi ai 400m  (52.3/5)  e 600m  (1:22.0).

 

La Gazzetta dello Sport del 6 giugno informa che Lunghi è da tempo a Roma per ragioni professionali e che, incitato da amici a riprendere seriamente l’allenamento, ha compiuto un test meraviglioso sui 700 metri.

 

8 giugno.   Roma, allo Stadio, organizzazione Comitato Nazionale per la propaganda sportiva fra gli alleati.  1500m: 1. Dante Bertoni 4:38.0, 2. Egidio Baldan (Brescia F. C.), 3. Lunghi.

 

12 giugno.   Roma, allo Stadio, organizzazione Comitato Nazionale per la propaganda sportiva fra gli alleati.  786.40 metri: 1. Mario Candelori (Sport Club Italia MI) 1:58.0, 2. Giuseppe Bonini (U. S. Milanese) 2:01 stimato dalla foto, 3. Lunghi 2:02.2 stimato dalla foto.

 

15 giugno.   Roma, allo Stadio, organizzazione Comitato Nazionale per la propaganda sportiva fra gli alleati.  393.20 metri: 1. Mario Candelori (Sport Club Italia MI) 53.1/5, 2. Lunghi 53.1/5, 3. Giuseppe Bernardoni (Sport Club Italia MI).

 

13 luglio.   Santa Margherita Ligure,  Genova, sul viale Umberto I, organizzazione S. S. Santa Margherita Ligure.  480 o 500 metri a seconda delle fonti: 1. Lunghi, 2. Giuseppe Bernardoni (Sport Club Italia MI).

 

22 giugno / 6 luglio.  Parigi, stadio  Pershing, Giochi  Interalleati.  Lunghi, selezionato per gli  800 metri (da disputarsi il  4 luglio), all’ultimo momento non parte.

 

13 luglio.  Santa Margherita Ligure, Genova, sul viale Umberto  I, organizzazione  S.S. Santa Margherita Ligure.  480 o  500 metri a seconda delle fonti: 1. Lunghi, 2. Giuseppe Bernardoni (Sport Club  Italia MI) a un metro.

 

Lunghi viene squalificato per 30 giorni, dal 13 luglio al 12 agosto, per aver partecipato alla riunione di Santa Margherita Ligure che era per atleti cosiddetti  ‘indipendenti’.

 

17 agosto.   Milano, campo dello Sport Club Italia a via Arona.  Palla vibrata kg 1.800: 1. Carlo Butti (Sport Club Italia MI) 43.50, 2. Lunghi 39.10; staffetta olimpionica (200m + 200m + 400m + 800m): 1. Sport Club Italia  Milano  ‘A’ (Bernardoni, Carlo Butti, Bertoni, Lunghi) 4:04.1/5, 2. Sport Club Italia  ‘B’ (Colombo, Grimoldi, Orlandi, Negri) 4:12.0, con Lunghi partito con 10 metri di vantaggio su Antenore Negri.

 

 

 

 

 

1920 – libero

 

13  giugno.  Genova, sferisterio  Zerbino, organizzazione S. Ginn. Cristoforo Colombo Genova.  Lunghi vince i  100m davanti a  Pratolongo; peso, disco e palla vibrata tutti e tre davanti a De Micheli; giavellotto battendo tal  Brunoldi.

 

 

 

 

 

1921 -  libero

 

12 giugno.  Genova, campo Spes di Piazza di Francia, organizzazione Gruppo Sportivo Ansaldo Genova, campionati regionali di salti e lanci.  Peso: 1. Riccardo Agabio (Virtus Spezia) 10.24, 2. Lunghi 9.53; disco: 1. Lunghi 32.30, 2. Davide Bajardo (Nicola Mameli Voltri, ex campione di altre discipline sportive) 28.75.  Lunghi aveva chiesto il tesseramento con lo Sport Club Virtus Spezia, ma non avendolo ottenuto in tempo ha gareggiato sub judice.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I  primati mondiali di Emilio

 

 

 

 

 

Quanto resistettero i primati mondiali del genovese?  E a chi li tolse?  Ecco la risposta.

 

700 yards

 

 

 

1:31.0*

Lon Myers (usa)

Williamsburgh

16-9-1882

1 :27.2/5

Emilio Lunghi

Celtic  Park, NY

6-9-1909

1:26.8

Mel Sheppard (usa)

Celtic  Park, NY

30-5-1910

*  durante una gara di 880y

 

 

 

 

 

 

 

880 yards

 

 

 

1:53.2/5

Charles Kilpatrick (usa)

New York

21-9-1895

1:52.4/5

Emilio Lunghi

Montreal

15-9-1909

1:52.5

James Meredith (usa)

Stoccolma

8-7-1912

 

 

 

 

1000 metri

 

 

 

2:35.4/5

Henri Deloge (fra)

Parigi

29-6-1902

2:31.0

Emilio Lunghi

Roma

31-5-1908

2:29.1

Anatole Bolin (swe)

Stoccolma

22-9-1918

 

 

 

 

Due terzi di miglio

 

 

 

2:48.1/5

Walter George (gbr)

New York

30-11-1882

2:45.3/5

Emilio Lunghi

Celtic  Park, NY

10-10-1909

2:45.4

Mel Sheppard (usa)

Celtic  Park, NY

31-7-1910

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mangiar bene e dormir molto

 

 

 

 

 

La trasferta americana convinse Lunghi ad una svolta tecnica che è anche la chiave di lettura di un cambiamento che stava coinvolgendo tutta l’atletica italiana dell’epoca, ancora troppo legata al concetto di podismo e troppo poco alla pista ed ai concorsi.  Lo stesso fuoriclasse ligure, in una intervista del gennaio  1910, così la riassunse: «Da noi è invalsa la mania delle grandi gare di fondo, giri di città, doppi giri, ecc…»; la nostra deficienza  «è dovuta agli organizzatori, che per appagare la morbosa curiosità di pubblici ignoranti, si affannano ad indire solamente gare di lungo percorso, trascurando del tutto o quasi i brevi percorsi.  Ebbi io stesso a constatare a New York che in una sola domenica si sono effettuate ben  22 riunioni le quali comprendevano per lo meno dieci gare podistiche ciascuna, quasi tutte handicaps, variabili da  100 yards a  5 miglia, nonché qualsiasi genere di lanci, salti, ecc… eseguentisi nel prato interno».  La stessa denominazione del massimo organismo nazionale di questo sport la dice lunga: fino al  1909 si è chiamato Federazione  Podistica Italiana, poi Federazione  Italiana Sports Atletici.

 

Questa situazione si ripercuoteva sulle metodiche di allenamento, agli inizi dell’attività nazionale impostate assai genericamente (molti atleti del resto gareggiavano nei  100 come nelle prove di mezzofondo e fondo).  Si può dunque affermare che l’esperienza di Lunghi in America contribuì ad affrettare il passaggio dal podismo all’atletica; lo stesso ligure corse assai di rado, dopo quell’esperienza, nelle lunghe gare su strada che lo avevano visto protagonista nella prima metà della sua carriera.  Del resto, dopo una prima fase empirica, anche da noi le idee d’Oltre Alpe cominciavano ad attecchire; prova ne sia il primo manuale di podismo scritto in  Italia, quello di Arturo Balestrieri (1909), che mostra di aver attinto interamente dall’estero i suoi principi.

 

Balestrieri consigliava per esempio vita sana, sonno abbondantissimo, alimentazione completa ma comunque ricca di proteine e povera di carboidrati e grassi.  Lunghi mostrò, in un suo scritto del febbraio  1910, di seguire la stessa strada:  «Elemento di capitale importanza per un giovane che voglia dedicarsi a sports atletici, credo sia il vitto.  Cibo sano, di buona lega ed abbondante potrà fornire al giovane l’energia necessaria alla lotta.  Per esempio credo che se l’amico Cartesegna invece di ostinarsi alla cura del caffè e latte, mangiasse colla stessa frequenza delle buone bistecche alternate a qualche animale pennuto, potrebbe diminuire di qualche secondo il suo record del chilometro.  In secondo luogo ho trovato che il dormir molto ristora!  E di più, avendo fatto vita comune con tutti i migliori atleti dello zio Sam, ho trovato che essi pure condividevano i miei bisogni, cioè di dormire una dozzina di ore al giorno».

 

Quanto alla preparazione vera e propria, ecco cosa ci raccontò Lunghi:  «Consigliabile qualche passeggiata, non troppo affrettata, né troppo lunga né troppo frequentemente; terminata la passeggiata sarà bene sottoporsi ad un salutare massaggio.  L’allenamento di corsa sarà pure fatto senza eccessi; tre od al massimo quattro volte la settimana, e specialmente si dovrà aver tendenza a sviluppare le doti necessarie per correr veloci, risultato questo che si otterrà lavorando di preferenza su brevissimi percorsi.  Come dati porterò gli allenamenti fatti da Sheppard, Hillman, Gissing e da me stesso, quali quelli che fino ad ora hanno dato i risultati migliori. Allenandoci quattro volte la settimana, tre volte correvamo su distanza inferiore a mezzo miglio e così nell’ordine:

 

lunedì

200 metri un paio di volte

martedì

Un quarto di miglio

giovedì

600 metri

venerdì

Alle volte mezzo miglio, alle volte tre quarti di miglio

 

Tutti i giorni d’allenamento provavamo pure sette od otto partenze sempre da terra.  Massaggio accuratissimo e doccia finito l’allenamento.  I risultati di questi metodi sono sempre stati eccellenti poiché coloro che li adottarono riuscirono in forma tale da vincere le più ardue competizioni.  Il lavoro non è eccessivo, e quindi facile da eseguirsi».

 

Le fonti straniere a cui attinse Balestrieri proponevano più o meno la stessa cosa.  Per i mezzofondisti si consigliavano due mesi di preparazione generale fatti di ginnastica, piccoli pesi (dumb bells), corda, saltelli, scale e lunghe passeggiate nei boschi.  Poi si poteva iniziare la preparazione specifica e la cura dello stile.  La settimana di allenamento tipo per un ottocentista era basata su un allenamento quotidiano fatto di  2 o  3 scatti di  30-40 metri e una distanza più lunga corsa al  75%  delle possibilità, che variava ogni giorno ma era sempre compresa tra i  500 ed i  1000 metri.  Durante la stagione agonistica veniva consigliato un riposo di 48 ore prima della gara, ed un altro di  24 ore dopo.  Per un quattrocentista schema identico ma con più scatti (5 o  6) e una distanza più corta, compresa tra i  200 ed i  600 metri.  Per uno specialista dei  1500, all’opposto, la distanza si allungava, ed al posto degli scatti si consigliava qualche chilometro di marcia nei boschi o in campagna.  Interessante segnalare anche come all’epoca esistessero due scuole tattiche per la corsa dei  400 piani.  Una, di origine francese, consigliava un’andatura uniforme; l’altra, di matrice anglosassone, un inizio veemente seguito da un  ‘float’ (galleggiamento) e da una volata finale a tutta birra.  La gara non si correva ancora in corsia, e gli italiani stavano proprio allora comprendendo che non si trattava di una prova di mezzofondo veloce, bensì di velocità prolungata.  I responsi cronometrici di Lunghi, di  2 o  3 secondi più veloci di quelli degli altri italiani, dovettero a questo proposito risultare determinanti.

 

Infine ecco la giornata-tipo di Lunghi all’Irish American Athletic Club, dove divideva la stanza con il campione inglese Alec Nelson, raccontata dal genovese in una sua lettera datata  7 settembre  1909: «In questo club vi sono tutte le comodità: ho masseur e traineur a mia disposizione.  Qui mi alzo alle  8 e faccio subito colazione: un pasticcio di dolce, orzo, latte e zucchero, quattro uova fritte o bollite; unica bevanda il latte giacchè a me il thè non piace.  Poi mi reco a fare una passeggiata di  7 o  8 miglia per la campagna, ed al ritorno mangio nuovamente: dolce, roast-beef, pollo con mayonnaise e latte.  Alle  16 mi alleno  dopo mangio ancora una volta».