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1897, a Madrid la Sociedad de Juegos al Aire Libre, a Torino l'Unione Pedestre PDF Stampa E-mail

Stavolta cambiamo lingua. Mensilmente pubblichiamo il contributo storico – statistico degli amici francesi, oggi utilizziamo un breve ma interessante contributo in lingua spagnola, il castellano, per essere precisi. L’autore, Luis Javier Bravo Mayor, ci ha dato l’autorizzazione a riprodurre la sua ricerca – e la sua scoperta – che, nel suo Paese è già stata pubblicata sia sulla rivista «Cuadernos de Fútbol» sia sul Bollettino della Associazione spagnola degli statistici di atletica (A.E.E.A.), di cui l’autore è socio.

Luis Javier stava sfogliando la collezione del giornale «El Veloz Sport», che si pubblicava a Madrid, quando, a pagina 13 della edizione del 18 aprile 1897, si imbattè in una notizia che annunciava la fondazione di una «Sociedad de Juegos al Aire Libre», formata da «footballistas y andarines», da giocatori di football e da camminatori, o, se volete, escursionisti, gente insomma che camminava. Era normale a quel tempo: i soci delle società ginnastiche italiane compivano lunghissime marce a piedi, poi venne la bicicletta. Due nostri soci, parecchi, diciamo pure molti, anni fa scrissero la storia della Società Ginnastica Bresciana Forza e Costanza, e, grazie al materiale fotografico, sopravvissuto alla incuria e ai saccheggi, trovarono testimonianze di queste lunghe escursioni nella vasta provincia bresciana. E non solo a Brescia, ovviamente: ovunque dove c’era una società ginnastica le lunghe escursioni erano frequenti, gagliardetto in testa, magari fanfara, e via. Un amico ci ha ricordato la figura del milanese Luigi V. Bertarelli, che fu uno dei fondatori, nel 1894, del Touring Club Ciclistico Italiano che poi divenne il Touring Club Italiano. E pure l’abbinamento società calcistiche – sport pedestre era abbastanza frequente anche da noi, nei primi decenni del Novecento: Internazionale F.B.C. Milano, Brescia F.B.C, Associazione Calcio Mantova, le prime che vengono alla memoria.

Sembra che questo club madrileno possa essere considerato come il primo in Spagna per lo sport pedestre. Spagna che pure aveva una fiorente attività, sia nelle grandi città sia nei borghi provinciali, di «andarines». Parecchie furono le sfide fra Achille Bargossi, il forlivese riportato a notorietà dalle ricerche di Bruno Bonomelli, e corridori – camminatori spagnoli, con annunci e cronache sui giornali, e seguito di migliaia di spettatori dove essi si esibivano, normalmente in sfide uno contro uno.

E infine una coincidenza temporale. Nell’anno 1897, sempre nel mese di aprile, mentre a Madrid veniva fondata la «Sociedad de Juegos al Aire Libre», da noi nasceva il primo embrione di una attività pedestre organizzata. Sotto l’egida della «Gazzetta dello Sport» e proprio nella sua sede, alcuni giovani corridori diedero vita alla Unione Pedestre Italiana. Era il 3 e 4 aprile. Creatura che ebbe vita brevissima. Il 4 agosto, a Torino, alcune società sportive diedero vita alla Unione Pedestre Torinese. Il 1° ottobre, sempre a Torino, si corse il primo Campionato Italiano Pedestre: 35 chilometri, 16 i partenti, vinse nettamente Cesare Ferrari, soprannome «Forward», dello Sport Pedestre di Genova.

La ricerca di Luis Javier Bravo Mayor per la Spagna ci ha offerto il destro per ricordare, sommariamente, vicende di casa nostra. Per quel 1897 suggeriamo agli appassionati la lettura del libro edito dalla A.S.A.I., «1897, cento anni fa, un giorno d’ottobre – Storia e cronaca del primo campionato italiano pedestre», autori Augusto Frasca, Marco Martini, Roberto L. Quercetani, Alberto Zanetti Lorenzetti.

Le damos las gracias a Luis Javier Bravo Mayor por su amabilidad.

 

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El Veloz Sport (Madrid). Propiedad de la Hemeroteca Municipal de Madrid

La Sociedad de Juegos al Aire Libre es una sociedad polideportiva radicada en Madrid, que fue fundada en abril de 1897, y de la que desconocíamos su existencia.

Una nota aparecida en la revista “El Veloz Sport”, de temática casi exclusiva dedicada al ciclismo, aunque también publicaba noticias de otros deportes, nos informa de su existencia.

La revista los presentaba como una Sociedad de Jugadores de football y andarines, es decir, la primera sociedad dedicada al atletismo que hasta ahora se conoce en España, y un nuevo club futbolístico madrileño, de los de la primera ola, y que antecede al Sky FC en la cronología. En este caso, sería el segundo, tras el Cricket y Foot-Ball Club de 1879.

Según cuenta “El Veloz Sport”, su primera actividad consistió en una excursión a pie, con salida de Madrid dirección hacia Alcalá de Henares, andando y/o corriendo, pues a eso es a lo que se dedicaban los andarines en el siglo XIX, y realizando paradas en los distintos pueblos para jugar algunas partidas de foot-ball. El regreso se realizó al gusto de cada uno de los 22 excursionistas; quién quisiera tomando el tren de vuelta a Madrid y, para los más osados, nuevamente a pie deshaciendo el camino recorrido. Dicha excursión se realizó el 25 de abril de 1897.

Desconocemos quienes formaban la excursión, pero para haber tenido eco en la revista debían tener contactos con el mundo velocipédico de la época. Muy posiblemente también fuesen ciclistas.

Dejando al margen la sorpresa de la noticia referente al fútbol, también encontramos que en la vertiente del atletismo, hay noticia de interés.

Son conocidos los primeros clubes a principios del siglo XX, muchos de ellos secciones de los clubs de fútbol, pero por lo que he podido informarme, gracias a la AEEA (Asociación Española de Estadísticos de Atletismo), a la que también tengo el gusto de pertenecer, no se tiene constancia de la existencia de ningún club español de atletismo en el siglo XIX.

La noticia dice que el club está formado por footballistas y andarines.

Andarín es un término utilizado antes del siglo XIX y principios del XX para identificar a personas que realizaban grandes caminatas o carreras para ir de una población a otra a llevar noticias u objetos varios, normalmente bien como cartero o como soldado. Más tarde, algunos de estos andarines se convirtieron en atletas, y se ganaban la vida realizando apuestas sobre cualquier tipo de aventura, sobre si eran capaces de conseguir algún reto individual o enfrentándose a alguien, otros andarines, ciclistas, caballos o automóviles. Más adelante, ser andarín será sinónimo de atleta.