Stavolta lo vogliamo ricordare così, con la copertina di uno dei suoi molti libri. Aldo era bravo a scrivere, a scovare storie, a raccontarle. Ne ha scritte per molte testate, sportive e non sportive. Questo libro, edito a Firenze nel 2002, ne contiene alcune, un florilegio. Pagine a cui Aldo era particolarmente affezionato, lo aveva pensato, immaginato, per celebrare il traguardo dei 50 anni. Non poteva immaginare che in un qualche libro era già stata scritta la data del suo trasferimento all'Aldilà. Chi ha preso questa decisione è stato troppo severo, vorremmo dire ingiusto se usassimo la logica terrena, umana. Aldo avrebbe potuto dare ancora molto, la sua vita aveva ancora spazi di realizzazione inesplorati, incompleti. Invece, in pochi mesi, la malattia si è selvaggiamente manifestata, non lasciandogli che pochi mesi di vita ridotta.
Non lo dimenticheremo mai, Aldo Capanni, hombre vertical come pochi abbiamo conosciuto: rigoroso ma generoso, religioso. meglio mistico, uomo di cultura vasta e ben coltivata, ha sempre dato agli altri più che ricevere. Tanto, e molto meglio, si potrebbe dire di questo straordinario amico che abbiamo perduto. Intanto, chi potrà essere presente, raggiungerà domani la Chiesa del Quartiere Isolotto, a Firenze, dove, alle 18.30, alla presenza del fratello don Alessandro, si celebrerà una Santa Messa in suo ricordo. Un attimo di raccoglimento anche da coloro che saranno lontani.
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