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Addio a Gabre Gabric Calvesi, bresciana di Dalmazia PDF Stampa E-mail
Giovedì 17 Dicembre 2015 08:57

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L’atletica italiana l’aveva festeggiata poco più di un anno fa, quando aveva raggiunto il traguardo dei cento anni di vita. Era una delle figure più interessanti dell’atletica femminile italiana, autrice di una carriera lunghissima da discobola.

Prese parte alle Olimpiadi di Berlino del 1936 ed a quelle di Londra del 1948, per poi ottenere nel 1950 una seconda presenza ai Campionati d’Europa. Quattro titoli italiani, più di venti presenze in Nazionale, otto volte primatista italiana riassumono la sua storia da atleta, alla quale seguirono le attività di allenatrice e di giornalista pubblicista.

Nel 2011 era stata premiata a Roma con Ottavio Missoni in una iniziativa che ha voluto ricordare le origini dalmate di molti campioni, ma, all’indomani della Seconda Guerra mondiale, Gabre divenne bresciana d’adozione, avendo sposato il prof. Sandro Calvesi. Il matrimonio della figlia Lyana con Eddy Ottoz ha dato vita ad una “dinastia” di ostacolisti che è ben nota.

Poco dopo aver festeggiato in ottime condizioni fisiche e soprattutto di lucidità il secolo di vita, iniziarono i primi segni di declino che si sono aggravati negli ultimi giorni, costringendola al ricovero nel nosocomio Poliambulanza di Brescia, dove è spirata.

Come è insito nella vocazione storica di questo sito, uniamo a queste poche righe di ricordo della signora Gabre - che ha partecipato per anni a fianco del nostro segretario Alberto Zanetti Lorenzetti alla gestione della società Atletica Brescia 1950 - due documenti "d'epoca". Nella foto: siamo negli anni dell'immediato Dopoguerra al Campo di atletica di Brescia, quando arrivavano grandi campioni dall'estero: qui la signora Gabre fa le presentazioni di Fanny Blankers Koen - nominata Atleta del Secolo nello IAAF Gala del 1999 - allo sprinter Tonino Siddi, che copre parzialmente il quattrocentista bresciano Gino Paterlini. Alleghiamo anche un singolare testo, pubblicato nel libro dedicato all'Atletica Brescia e scritto da Alberto Zanetti Lorenzetti: riproduce l'articolo-profilo che Sandro Calvesi dedicò alla moglie Gabre prima dei Giochi Olimpici di Londra 1948 sulle pagine del quotidiano "Giornale di Brescia".

Ultimo aggiornamento Giovedì 17 Dicembre 2015 10:26
 
Gabre Gabric Calvesi ha preso congedo per sempre dalla amata pedana del lancio del disco PDF Stampa E-mail
Mercoledì 16 Dicembre 2015 16:26

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Dopo aver doppiato il traguardo dei cento anni lo scorso anno e celebrato i 101 il passato 14 ottobre, ha concluso la sua vita terrena Gabre Gabric Calvesi, una fra le più conosciute e longeve atlete italiane. La signora Gabre si è spenta ieri a Brescia, la città dove aveva speso gran parte della vita, con il marito il professor Sandro Calvesi, il tecnico rimasto famoso nel mondo per aver allenato alcuni fra i migliori atleti italiani e stranieri degli Anni '60 e '70. Atleta poliedrica aveva spaziato in molte discipline, con preferenza per i lanci e per il lancio del disco in particolare, tanto da partecipare a due edizioni dei Giochi Olimpici (1936 e 1948) e a due Campionati d'Europa (1938 e 1950). Fu allenatrice alle società fondate dal marito, la più conosciuta la Atletica Brescia 1950, della quale è stata anche dirigente per decenni. Madre di due figlie, una delle quali, Lyana, andò in sposa a Eddy Ottoz, atleta-capolavoro di Sandro Calvesi. A loro volta genitori di Patrick e Laurent, continuatori della tradizione atletica della "stirpe". La signora Gabre non aveva dimenticato la passione per i lanci, tanto che, già 95enne, ottenne quattro primati mondiali Masters; al suo attivo anche cinque partecipazioni ai Mondiali Masters e a un Campionato d'Europa. Sulla figura di Gabre Gabric Calvesi torneremo nei prossimi giorni. La camera ardente è stata allestita alla Poliambulanza di Brescia.

Ultimo aggiornamento Giovedì 17 Dicembre 2015 09:03
 
Carlo Amande, artigliere nella Grande Guerra '14 - '18, per un giorno soldato - marciatore a Genova PDF Stampa E-mail
Venerdì 11 Dicembre 2015 09:40

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Qualche tempo fa, anzi parecchio tempo fa ad essere corretti, abbiamo ricevuto una e mail dal signor Valter Musso, messaggio che, per colpa di quel pelandrone del redattore di questo sito, è rimasta giacente senza il seguito che avrebbe dovuto avere. Ma adesso il maldestro cerca di rimediare, anche perchè l'argomento è di quelli che calzano come un guanto alla nostra ragione di esistere come Archivio Storico dell'atletica italiana: correggere imprecisioni, recuperare materiale, pubblicarlo. Anzitutto leggetevi il messaggio del signor Musso, il quale ci scrisse:

"Con la presente, in considerazione del mio mancato invio della precedente richiesta, torno a segnalare quanto Le avevo già precedentemente segnalato con il testo che erroneamente non Le ho trasmesso. Mi sto interessando quale parente superstite di una richiesta avanzatami da mio cugino, Dr. Amande Sebastiano, di 85 anni, con handicap motori e limiti nell'uso di mezzi elettronici (quasi come me). Mio cugino è figlio di Amande Carlo che il 14 luglio 1918 ha partecipato ai Campionati Sportivi del Corpo di Armata di Genova, risultando primo classificato nella specialità "10 Km Marcia". Mio cugino conserva come una reliquia il trofeo attribuito al padre in detta manifestazione. Purtroppo ha rilevato attraverso la lettura di quanto pubblicato in Internet da ASAI che il primo classificato risulta tale Carlo Arnandi anziché il vero vincitore tale Carlo Amande. Chiedo il suo aiuto per la rettifica e per la buona pace di mio cugino che mi incarica di ringraziarLa molto del Suo interessamento. Le recenti testimonianze anche televisive sul Centenario della Grande Guerra imprimono ulteriore significato alla richiesta qui rappresentata. La ringrazio ancora anticipatamente per quanto potrà fare e Le invio i miei migliori saluti".

Ed ecco la nostra risposta. "Egregio signor Musso, grazie per questa precisazione. Adesso le faccio una proposta: lei mi manda una foto del Trofeo, noi pubblichiamo la notizia. Potrebbe sembrarle un piccolo ricatto, no, fa parte del nostro spirito di ricerca e di completezza. Noi la sua precisazione la pubblichiamo in ogni caso, ma con il corredo della foto del Trofeo facciamo un figurone. Ci aiuta?  Altra richiesta: per caso, i familiari hanno conservato qualche foto, ritaglio di giornale o di pubblicazione di Guerra? Foto del signor Carlo in divisa, per esempio? Se ci fosse qualcosa, faccia delle copie e me le faccia avere".

Il signor Musso non perde tempo, va a Genova (lui abita a Savona) a visitare il cugino, fa fotografie di tutto il materiale disponibile su Carlo Amande e ce le invia. E oggi siamo orgogliosi di presentare tutta questa preziosa documentazione ai nostri soci e ai nostri utenti, documentazione che il dott. Sebastiano Amande, che esplicò la sua attività professionale come Direttore Emerito della prestigiosa Civica Biblioteca del Comune di Savona, conserva con devozione per la memoria di suo padre. Proprio per questo motivo rivolgiamo un invito ai nostri utenti a non utilizzare in altre pubblicazioni queste immagini che sono state prestate all'ASAI con questo fine preciso e unico. Al signor Sebastiano Amande e al signor Valter Musso il nostro vivissimo ringraziamento.

La documentazione comprende: il Foglio di congedo illimitato "per smobilitazione", datato novembre 1920, del soldato Carlo Amande, 19° Reggimento Artiglieria, con una nota che recita "durante il tempo passato sotto le armi ha tenuto buona condotta e ha servito con fedeltà e onore"; il foglio con l'indicazione delle indennità di viaggio in treno da Firenze a Savona (Lire 10,25); due belle foto del signor Amande Carlo, una con firma autografa; e infine la graziosa statuetta. dono della "Gazzetta dello Sport" con la dicitura Corpo d'Armata di Genova 1918. Tutte le foto possono essere ingrandite cliccando sopra ad ognuna.

Ultimo aggiornamento Venerdì 11 Dicembre 2015 15:23
 
Nuova edizione delle Liste italiane femminili 1927 con aggiunte di inediti risultati di quell'anno PDF Stampa E-mail
Mercoledì 09 Dicembre 2015 09:30

Nella sezione "Liste italiane 1921 - 1927, donne" pubblichiamo un aggiornamento di risultati inediti che il nostro socio biellese Bruno Cerutti ha segnalato a Marco Martini, compilatore delle liste storiche riservate alle ragazze, e non solo quelle. Un nuovo contributo di arricchimento a queste compilazioni frutto di pazienti ricerche su giornali e pubblicazioni locali, in questo caso in Piemonte. Ce ne fossero tanti con questa passione per l'"archeologia statistica" del nostro sport. Alla faccia delle ridicole affermazioni del tipo "chi non conosce la propria storia non ha futuro". Basta volerlo, e far meno chiacchiere.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 09 Dicembre 2015 14:49
 
Atletica Piacenza, quaranta anni al servizio dei giovani per insegnare i valori del nostro sport PDF Stampa E-mail
Giovedì 03 Dicembre 2015 08:48

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1975 - 2015, quaranta anni, durante i quali qualche migliaio di ragazzi e ragazze piacentini hanno conosciuto l'atletica. Era il 1975, quando il Maestro dello sport Felice Baldini, insieme ad un gruppo di amici, fondò  l’Atletica Piacenza, club che è partner del nostro Archivio Storico. Oggi, anno 2015, il sodalizio biancorosso ha spento, idealmente, 40 candeline su una gigantesca torta, dimostrando così di essere in ottima salute: il fiato non manca!. Nel salone della Volta del Vescovo , a Piacenza, sede della festa sociale,  alla presenza dell’assessore allo sport del Comune, Giorgio Cisini, e del delegato provinciale del CONI Robert Gionelli, il presidente del sodalizio, Sergio Morandi, ha elencato i numeri  significativi dell'anno agonistico appena concluso: 478 tesserati (oltre il 60% appartengono al settore promozionale), 2 titoli italiani, 19 titoli regionali, 1 primato regionale, 5 primati provinciali e 13 primati sociali.

Protagonisti di questa stagione sono stati i fratelli Dallavalle. Lorenzo ha conquistato il titolo italiano promesse nel salto in lungo atterrando a 7.44, mentre Andrea ha vinto la rassegna tricolore indoor nel salto triplo allievi con 15.19.  Con la squadra nazionale giovanile ha ottenuto un bel terzo posto, sempre nel salto triplo, sul podio agli EYOF (European Youth Olympic Festival) di Tblisi, dopo il francese Hodebar e il rumeno Grecu.  Buoni risultati anche a squadre con allievi ed allieve che hanno partecipato alla finale nazionale B a Montecassiano, mentre quella assoluta femminile ha raggiunto la finale interregionale a Rovereto.

Sempre emozionante la consegna del premio Valter Sichel, indimenticabile factotum dell'atletica piacentina per tutta la vita, uomo dotato di straordinaria umanità. Il riconoscimento, giunto quest’anno alla decima edizione, è stato assegnato a Giuseppe Lommi.

Nelle foto (cliccando sopra si ingrandiscono): due momenti dei festeggiamenti per i 40 anni dell'Atletica Piacenza e delle premiazioni per la stagione 2015

Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Dicembre 2015 14:51
 
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