5002 + 5000 = storia dei 5000 metri mondiali in cifre |
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Lunedì 08 Ottobre 2012 15:25 |
Fin dai primi anni di vita dell' A.S.A.I. si era instaurata una amichevole collaborazione fra l' Archivo e la A.E.E.A., che, decifrata, si legge Asociación Española de Estadistícos de Atletismo. Organizzazioni gemelle, più o meno, l'una, quella spagnola più anziana di sette anni (fondata nel 1987).
Relazioni di amicizia personale e di buon vicinato fin dall'inizio, la A.E.E.A. ha sempre figurato fra i soci onorari dell'A.S.A.I. e gli scambi sono stati regolari, anche se molta parte del materiale che ci hanno mandato nel corso degli anni si è, diciamo, "dispersa" verso altri destinatari diversi dall'A.S.A.I. Da quando la sede operativa è stata trasferita a Navazzo, le loro pubblicazioni vengono regolarmente catalogate e archiviate sotto la voce "A.E.E.A." e sono a disposizione dei soci A.S.A.I., che resta la proprietaria di questi volumi.
Il nuovo impulso dato poi al sito Internet ci consente di aprire una vetrina sul loro lavoro, così come è sempre stato fatto da loro sul "Boletìn", pubblicazione che periodicamente nell'anno raccoglie i loro lavori storico-statistici e segnala libri di atletica di tutto il mondo, e spesso ha dato spazio ai nostri lavori.
E in questa ottica oggi riprendiamo il filo di questa collaborazione. La prima segnalazione va al Boletìn No 89 che racchiude un eccezionale lavoro monografico: le cinquemila migliori prestazioni sui 5000 metri, uomini (5002) e donne (5000). Autore Carlos Fernández Canet, uno stakanovista della statistica, uno dei più attenti e affidabili compilatori di dati sul nostro sport. Catalano di nascita, ex-velocista nei suoi anni giovanili, allenatore con tanto di licenza, avvocato, capitano di artiglieria, integerrimo galantuomo, dice chi lo conosce bene (dote che va sempre più scomparendo anche nel mondo dell'atletica) ha dedicato gran parte del suo lavoro alle discipline del mezzofondo e del fondo, dagli 800 metri alla maratona per intenderci. Due anni fa, nell'autunno 2010, collaborò strettamente con Ottavio Castellini alla compilazione delle liste mondiali della maratona fino a 2:13:00 e a 2:35:00 per un totale di 10.380 performances, nel libro "490 a.C. - 2010 d.C., una Maratona lunga 2500 anni". Carlos da molti anni collabora con il Dipartimento Statistico della I.A.A.F. e, dal settembre 2004, è formalmente Consulente della Federazione mondiale per la compilazione delle Liste mondiali, e molto altro ancora, in stretta collaborazione con il responsabile di quel Dipartimento.
Detto del libro e del suo autore, diciamo a chi fosse interessato che il lavoro può essere richiesto direttamente al segretario della A.E.E.A., Ignacio Mansilla, il quale fornirà tutti i dettagli per l'acquisto. L'indirizzo di posta elettronica da contattare è il seguente
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Il sito dell'Associazione spagnola è presente qui accanto alla voce "Associazioni amiche". |
Ultimo aggiornamento Giovedì 11 Ottobre 2012 10:32 |
Friuli Venezia Giulia, terra di marciatori |
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Domenica 30 Settembre 2012 08:54 |
“LA MARCIA ATLETICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA IN ITALIA E NEL MONDO (1888 – 2008)” , autore Silvio Dorigo, è un interessante approfondimento della specialità della marcia in una delle più prolifiche regioni per l’atletica leggera, il Friuli Venezia Giulia. Il lavoro si sviluppa secondo un criterio cronologico con una attenta valutazione anche del contesto politico, sociale ed economico.
Leggi la recensione
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Ultimo aggiornamento Domenica 30 Settembre 2012 11:59 |
Pubblicati gli Atti del Convegno “Bruno Bonomelli, maestro di atletica” |
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Domenica 23 Settembre 2012 09:25 |
Catalogare Bruno Bonomelli è impresa non priva di difficoltà. Come tutti gli esseri umani dotati di forte personalità, e Dio sa quanto fosse forte quella di Bonomelli, egli suscitò le più disparate reazioni in chi ebbe con lui “rapporti ravvicinati”.
Un ritratto realistico dell’uomo, dello studioso di atletica, del tecnico e del giornalista è stato oggetto di un Convegno, a Brescia, in occasione dei 100 anni della nascita (1910 – 2010).
Le relazioni sono state ora raccolte in un quaderno ASAI, che è stato definito da un lettore “un gioiellino”. Cinque gli interventi: Gabriele Rosa, Sergio Giuntini, Enrico Arcelli, Massimo De Paoli e Marco Martini. Completano il lavoro una introduzione di Ottavio Castellini e una piccola ricerca storico-statistica. Accuratissima e inedita la parte iconografica.
Il libro può essere richiesto con un contributo di 15 Euro (incluse spese postali) da versare con un bonifico bancario alla Cassa Padana BCC, filiale di Gambara
cod. IBAN IT91 N083 4054 5210 0000 0104 696
indicando come beneficiario ASAI Archivio Storico dell’Atletica Italiana Bruno Bonomelli, specificando chiaramente la pubblicazione desiderata ed il recapito postale per la spedizione. |
Ultimo aggiornamento Domenica 23 Settembre 2012 09:46 |
Happy birthday, Mastro Roberto, from Florence |
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Mercoledì 02 Maggio 2012 15:27 |
There is something, even a lot of things, linking Bruno Bonomelli the unstoppable searcher of ancient texts to whom the Historical Archive of Italian Athletics has been dedicated, and Roberto Luigi Quercetani.
A place and a date especially. Madeleine Café, rue de la Montagne, Brussels. Morning of the 26 August 1950. Fourth day of the European Championships just before Emil Zátopek outclassed all the competitors of the 5000m final, 150m ahead of the French-Belgian pair Alain Mimoun-Gaston Reiff.
At the same moment, eleven subscribers gave birth to the AFTS – the Association of Track and Filed Statisticians – in a linguistic melange including the two Italians, Association in which Quercetani and Swiss Fulvio Regli from Lugano were particularly involved.
We are mentioning this episode on the eve of Roberto Quercetani’s birthday.
Reserve, being a man, won’t prevent us from revealing that the seasons our friend will celebrate on May 3rd with Ms. Maria Luisa in Via Inghirami, Florence, will be ninety.
When Roberto Quercetani turned eighty, he received twenty-four messages of wishes. The senders were as follows: six from Italy, nine from Great-Britain, four from United States, three from Germany and two from Finland confirming his international fame, a long road since his first contribution in the Finnish magazine "Yleisurheilu" in July 1943. In a few days, we will know if this number twenty-four will be amended.
The aim of this message is to prove to Roberto Quercetani, our master and friend, how deep is the affection of the ASAI Members and how immutable is the consideration for a man who has always expressed his attachment to two families: Italy and athletics.
The interest for the second started on a day of 1932, when the curiosity of a teen boy was attracted by a display board at the Santa Maria Novella station announcing the victory of an Italian athlete, Luigi Beccali, at the Los Angeles Olympic Games.
C’è qualcosa, o molto, che lega Bruno Bonomelli, il ricercatore d’incunaboli cui l’Archivio Storico dell’Atletica Italiana è titolato, e Roberto Luigi Quercetani. Una località e una data, soprattutto. Café de la Madeleine, rue de la Montagne, Bruxelles. Mattina del 26 agosto 1950. Quarta giornata dei campionati europei, avanti che Emil Zátopek polverizzasse nella finale dei 5.000, con 150 metri di distacco, l’abbinata franco-belga Alain Mimoun-Gaston Reiff. In una polifonia linguistica di cui si fecero carico in particolare Quercetani e lo svizzero di Lugano Fulvio Regli, undici firmatari, tra cui i due italiani, sottoscrissero la nascita dell’ATFS, l’associazione internazionale degli statistici di atletica. Evochiamo l’episodio alla vigilia del compleanno di Roberto Quercetani. Pudore e riservatezza, trattandosi di un uomo, non ci impediscono di rivelare che le stagioni di vita del nostro amico, da festeggiare il 3 maggio insieme con la signora Maria Luisa nella fiorentina via Inghirami, sono novanta. Quando Quercetani di anni ne compì ottanta, ricevette ventiquattro messaggi di augurio. Che i mittenti, oltre i sei italiani, fossero nove della Gran Bretagna, quattro degli Stati Uniti, tre della Germania e due della Finlandia fu solare conferma di quanto la sua notorietà spaziasse sulle frontiere internazionali e di come una firma giovanile, apparsa in un lontanissimo luglio del 1943 sul periodico finlandese "Yleisurheilu", molta strada avesse fatto. A giorni sapremo se quel numero ventiquattro avrà subito ritocchi. Qui, da queste brevi righe, ci interessa che l’amico e maestro Roberto Quercetani sappia quanto forte sia nei suoi confronti l’affetto dei componenti dell’ASAI e quanto inestinguibile la stima per un uomo che ha sempre onorato, in ogni latitudine, la sua appartenenza a due grandi famiglie, quella italiana e quella dell’atletica. Avviata, la seconda, un giorno del 1932, quando la trepida curiosità di un adolescente prese coscienza da un pannello luminoso della stazione di Santa Maria Novella della vittoria di un connazionale, Luigi Beccali, ai Giochi di Los Angeles.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 02 Maggio 2012 16:25 |
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