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Lo sport e la Grande Guerra: negli atti del Convegno pubblicati anche gli interventi dei nostri soci PDF Stampa E-mail
Giovedì 05 Novembre 2015 09:10

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Due eventi nel mese di ottobre hanno annunciato la pubblicazione del volume “Lo sport alla Grande Guerra”, raccolta degli atti del Convegno che ebbe luogo a Firenze il 9 e 10 maggio 2014.

Dapprima a Roma nella Biblioteca di storia moderna e contemporanea e successivamente a Milano il 24 ottobre nella Sala Appiani dell’Arena Civica, è stato illustrato il contenuto del volume al quale hanno contribuito il nostro socio Sergio Giuntini, che ha elaborato il tema “Sport e Grande Guerra: i futuristi al fronte e il Battaglione lombardo volontari ciclisti automobilisti” e il segretario dell’ASAI Alberto Zanetti Lorenzetti, il cui lavoro “Il ruolo delle pubblicazioni sportive nella Grande Guerra attraverso il contributo delle maggiori testate: la Gazzetta dello Sport e La Stampa Sportiva” è stato riprodotto sul nostro sito all’indomani del Convegno fiorentino.

Ai lavori dei due nostri soci, presentati dagli autori nella manifestazione culturale fiorentina, è stato aggiunto un contributo (non letto al Convegno) di Gustavo Pallicca su “La Grande Guerra e l’atletica leggera italiana”.

All’evento milanese erano presenti in qualità di relatori il prof. Felice Fabrizio, il giornalista, già vice-direttore della Gazzetta dello Sport, Elio Trifari, e Sergio Giuntini, autori di interessanti interventi che hanno coinvolto una Sala Appiani affollata da un pubblico costituito in larga parte da studenti universitari.

Maggiori dettagli sulla pubblicazione sono consultabili al sito www.storiasport-siss.it

Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Novembre 2015 15:18
 
La "Lettre" di ottobre della Commissione Storica francese disponibile sul sito www.cdh.athle.com PDF Stampa E-mail
Lunedì 02 Novembre 2015 10:33

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Consueto messaggio di inizio mese dai nostri amici  della Commissione storica francese, inviato da Gilbert Rossillo.

Bonjour à toutes et à tous,              

Au nom de la Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme, j'ai le plaisir de vous adresser la 49è lettre mensuelle d'information avec son traditionnel résumé des études réalisées ou mises à jour au cours du mois d'octobre que vous pouvez consulter plus en détail via le lien suivant : https://cdh.athle.com/

Riproduciamo questo bel contributo di Luc Vollard sull'anno 1903.

Le programme féminin est aujourd’hui identique à celui des hommes en dehors des éléments techniques des épreuves comme la hauteur de haies à franchir ou la masse des engins à lancer.
 
Ceci est le résultat de près d’un siècle d’évolution des pratiques, avec un véritable départ durant la première guerre mondiale, notamment sous l’impulsion d’Alice Milliat même si des clubs comme Fémina et En Avant furent créés juste avant le conflit.
Les premiers championnats de France remontent à cette époque ainsi que les premières demandes pour rejoindre le giron olympique, ce qui prendra quelques années mais des Jeux Mondiaux et Internationaux Féminins combleront ce temps. Difficile d’imaginer cette progression si l’on revient à l’automne 1903 alors que la Marche des Midinettes s’organise dans les rues de Paris. Au terme des 12 km en direction de Nanterre, c’est Jeanne Cheminel, modiste, qui l’emporte en 1 h 10 minutes, devançant 2500 concurrentes suivies par des milliers de spectateurs.
Deux semaines plus tard, le 8 novembre, c’est au Parc des Princes que les Midinettes se retrouvent pour ce qui peut probablement être considéré comme la première épreuve féminine sur piste en France. Le programme est simple pour les 250 concurrentes avec une seule distance, un 300 m, disputée par séries et finale. André Foucault couvre l’événement pour La Vie Au Grand Air et son article recèle quelques perles. Il évoque ’’un très beau succès, sinon pour la cause du sport, du moins pour la caisse du vélodrome’’ et conclut ainsi : ’’les Midinettes ont touché des prix en espèces ! Il y a donc d’ores et déjà deux catégories de Midinettes : 1° celles qui ont pris part à la course de dimanche et qui sont professionnelles ; 2° celles qui n’y ont pas pris part et qui sont amatrices. Question grave s’il en fut pour le sport’’. On retiendra surtout que c’est Irène Bordoni qui remporta la finale devant Jeanne Ferroy, Marcelle Deblard et Françoise Kugel, ouvrant la voie sans le savoir à Colette Besson ou Marie-José Pérec (Crédit photo La Vie Au Grand Air). 
Ultimo aggiornamento Lunedì 02 Novembre 2015 11:58
 
Per favore, date anche all'atletica un gigante di umanità come l' "All Blacks" Sonny Bill Williams PDF Stampa E-mail
Domenica 01 Novembre 2015 13:37

Ci ha commosso, sì, proprio commosso, e speriamo commuova chi ancora fa dello sport un supremo ideale, superando lo schifo degli ettolitri di piscio che ogni giorno cercano di inzozzarci, delle centinaia di milioni rubati - rubati, capito bene? -, alle casse dello sport, degli hotel sette stelle (non ridete, qualcuno in giro per il mondo esiste) e delle auto limusine alla porta per individui che sanno solo spendere quello che non sono assolutamente in grado di produrre, degli idioti messi su certe sedie quando invece dovrebbero essere seduti al massimo su un pitale.

Quello che abbiamo visto oggi sul sito di "laRepubblica" non ci stancheremmo mai di vederlo, su qualsiasi terreno di gioco. Andate a vederlo anche voi, se volete, qui

https://video.repubblica.it/sport/rugby-medaglia-d-oro-al-bambino-invasore-commuove-la-generosita-del-campione-all-blacks/216823/216007?ref=HRESS-2

la fonte è youtube.com/almarugby.

Stiamo parlando di rugby, della splendida finale della World Cup, il campionato del mondo insomma, fra la Nuova Zelanda e l'Australia, vinta per la terza volta dagli "All Blacks", a Twickenham, il "tempio" universale della palla ovale. Un tempio dove aveva giocato e raccolto grande ammirazione e rispetto una persona che ancora abbiamo nel cuore: Paolo Rosi, per tanti anni "voce" della RAI per atletica, pugilato e rugby. Un grande signore che ci ha lasciati qualche anno fa.

Guardate le immagini del filmato e diteci se non provate invidia, se fate il confronto con le esibizioni sguaiate che siano costretti a sopportare sulle nostre piste. Noi abbiamo ammirato la compostezza, la tranquillità nel calmare il supervisor placcatore del ragazzino, la umanità, la spontaneità di Sonny Bill Williams, sulla maglia aveva il numero 23, ma ha giocato da 7, un tempo, il secondo, al posto di Conrad Smith, nel ruolo di trequarti. Un gigante, in tutti i sensi, un campione del mondo, anzi due volte campione perchè era in squadra anche quattro anni fa (Nuova Zelanda - Francia 9 - 8 la finale). Se dovessimo dare i voti come fa Gianni Mura nella sua bella rubrica "Sette giorni di cattivi pensieri" a Sonny Bill Williams daremmo 10 e lode.

Ultimo aggiornamento Domenica 01 Novembre 2015 15:19
 
Roberto Vallardi Editore presenterà a dicembre la versione italiana del recente libro di Quercetani PDF Stampa E-mail
Giovedì 29 Ottobre 2015 13:19

 

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"Curiosità, miti, personaggi e statistiche - Atletica 1860 - 2015, Uomini e Donne". Sarà titolata così la versione del più recente lavoro del nostro presidente onorario Roberto L. Quercetani, lavoro che abbiamo recensito in questo spazio alcune settimane fa per la stesura inglese, patrocinata dalla Internazional Athletic Foundation. L'opera sarà curata, ovviamente, dalla Roberto Vallardi Editore, in collaborazione con la Federazione italiana di atletica leggera. Non entriamo nei dettagli perchè sarebbe un ripetere quello che abbiamo già scritto. Il testo è sempre disponibile sul sito ASAI.

Ci preme di più, invece, richiamare l'attenzione su un accordo che il nostro Archivio Storico ha siglato con l'editore Vallardi: il libro, che sarà disponibile a fine novembre - primi dicembre nelle librerie al prezzo di copertina di Euro 35,00, viene offerto ai soci e ai lettori del nostro sito al prezzo speciale di Euro 25,00, comprese le spese di spedizione in Italia. Un gesto del quale siamo molto grati al titolare della casa editrice, Roberto Vallardi. Chi vorrà cogliere l'occasione di questa offerta può scrivere a questa email Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. che fornirà le "istruzioni per l'uso" facendo riferimento a questa notizia.

Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Ottobre 2015 13:41
 
Sabato al Campo Sportivo di Villa Gentile a Genova secondo raduno della "Scuola di Marcia Malaspina" PDF Stampa E-mail
Mercoledì 28 Ottobre 2015 13:25

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Stefano Malaspina, nipote di Giuseppe Malaspina, il tecnico che seguì tutta la carriera di Abdon Pamich, ci informa - e noi siamo lieti di dare il nostro piccolo apporto all'iniziativa - che sabato 31 ottobre, alle 9,30, al Campo Sportivo di Villa Gentile, a Genova, si terrà il secondo raduno della "Scuola di marcia Giuseppe Malaspina", con la partecipazione dei tecnici Emidio Orfanelli e Michela Frascio.

Cogliamo l'occasione per pubblicare un'altra bella foto dall'Archivio Malaspina (proprietà riservata). Abdon Pamich impegnato nella mitica "Cento Chilometri", alla sua destra Giuseppe Malaspina. Si noti sulla destra della foto il ciclista con il basco e uno strumento che a quei tempi non mancava mai nelle gare lunghe: l'armonica a bocca che accompagnava la fatica dei marciatori.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 28 Ottobre 2015 14:24
 
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