Len Lewis ci ha inviato un nuovo catalogo di "second hand books" di atletica e Giochi Olimpici |
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Mercoledì 14 Ottobre 2015 08:53 |
Continua la collaborazione cultural-commerciale fra il britannico Len Lewis e il nostro sito. Abbiamo appena ricevuto un nuovo ricco catalogo di libri "di seconda mano" comprendente pubblicazioni statistiche, biografie, storia dell'atletica e dei Giochi Olimpici, tecnica del nostro sport (qualche pezzo raro). Un vasto panorama nel quale qualsiasi appassionato di atletica può trovare qualche libro interessante a completare la sua collezione. Len è disponibile anche a fare delle ricerche mirate a qualche pubblicazione specifica, senza impegno. Se ordinate qualcosa fate riferimento alla A.S.A.I., Len potrebbe avere un occhio di riguardo sui prezzi dei vostri acquisti. / This is the new version of the second hand books catalogue we received from Len Lewis (U.K.): many interesting pieces for statistics, biographies, Olympic Games, coaching, etc. This is his e mail address
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Ottobre 2015 12:45 |
Liste italiane di ogni tempo: fra qualche giorno sempre disponibili sul sito ASAI "Bruno Bonomelli" |
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Venerdì 09 Ottobre 2015 14:25 |
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Da oggi i nostri utenti hanno a disposizione una nuova "voce" nel sommario. Nella colonna di sinistra trovano un "Liste italiane di ogni tempo" con un sottotitolo "Uomini", che contiene le liste dei nostri atleti come le pubblicammo il 22 agosto scorso proprio alla vigilia dei Campionati del mondo. Adesso, grazie al lavoro appassionato e accurato dei nostri soci Enzo Sabbadin e Enzo Rivis, siamo pronti a fare un significativo passo avanti: fra pochi giorni in quello spazio pubblicheremo una nuova versione delle liste uomini e, per la prima volta, quella donne. Le Liste saranno aggiornate con una tempistica dettata dagli impegni dei compilatori. In altre parole: non aspettatevi che le Liste siano perfette ogni giorno. Meglio dirlo subito, per esperienza sappiamo quanti "geni" della compilazione atletica ci sono sparsi per il pianeta! I nostri due compilatori hanno aggiornato il loro lavoro al 30 settembre, il prossimo sarà a fine anno. Piccola guida alla lettura: troverete per tutte le attuali discipline olimpiche, e in aggiunta 3000 metri - mezza maratona - marcia 10 mila metri - giavellotto vecchio modello, i / le migliori 40 atleti/e, e le migliori 20 prestazioni. Evidenziati in rosso/giallo i risultati ottenuti nel 2015; performances indoor e record personali in pista coperta sono in calce ad ogni disciplina. Dunque, l'invito è: nei prossimi giorni, cliccate, cliccate, cliccate! Chiunque, dopo averle consultate, avrà dei rilievi da fare, o apportare aggiornamenti, o correggere qualche dato del passato, sia tanto gentile di farle avere direttamente ai due compilatori ai loro indirizzi di posta elettronica:
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L' A.S.A.I. ha sempre posto attenzione alla compilazione di liste, quella operazione che con una terminologia impropria molti chiamano "statistiche", ma che in effetti di statistico hanno ben poco. Molto più approppriato sarebbe chiamarle "compilazioni", dalle quali sì, volendo, si possono trarre statistiche utili a ragionare davvero sul nostro sport, sui progressi e regressi, sulla consistenza delle varie discipline, sulla crescita o no dei giovani, e tante altre investigazioni. In questo, il nostro ispiratore, Bruno Bonomelli, è stato un maestro che è rimasto insuperato: i suoi annuari, compilati fra il 1949 e il 1956, sarebbero dei modelli anche oggi. Volutamente, corrediamo queste righe con la copertina di "l'Atletica Italiana nel 1956", che, insieme ai migliori 100 italiani univa, per ogni disciplina, i TOP 10 del mondo. E poi un grafico sullo sviluppo dei 1500 metri dal 1950 al 1956, l'età media degli atleti italiani sempre fra il '50 e il '56, una indagine sul numero degli atleti per ogni regione calcolati sui 100 delle liste, i mesi della "forma", i valori medi delle prestazioni; ecco, questa può definirsi "statistica". Un dato dalle Liste di Sabbadin/Rivis: i nuovi inserimenti per il 2015 sono il 6 % del totale per le donne e il 3,4 % per gli uomini. "Pur tenendo conto - scrivono a corredo del loro lavoro - del peso che hanno le specialità femminili più recenti, si conferma una maggior dinamicità del movimento femminile rispetto a quello maschile".
Lasciateci infine ricordare le varie edizioni delle Liste italiane di ogni tempo edite sotto l'egida dell'A.S.A.I.. La prima vide la luce nel 1996 ed era un libro a stampa, la cui pubblicazione fu merito della società Atletica Brescia 1950 e del suo presidente Costantino Bonomelli. Quella puublicazione, curata da Silvio Garavaglia e da Raul Leoni, colmava una lacuna di tre decenni. In seguito anche le nostre liste hanno seguito il corso "tecnologico" dei tempi: nel 2002 la prima edizione su CD, che ebbe quasi una primogenitura nel mondo delle compilazioni di atletica. Infine, nel 2009, compilatori Raul Leoni e Enzo Sabbadin, un nuovo aggiornamento al 31 dicembre 2008 presentato in un DVD. Fra qualche giorno questo nuovo impegno delle Liste on line, che, speriamo, sia apprezzato. |
Ultimo aggiornamento Lunedì 12 Ottobre 2015 11:29 |
Bob "Bear" Fitch, da primatista del disco con il "Minnesota Whip" ad innovatore del golf (parte 2) |
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Giovedì 08 Ottobre 2015 08:02 |
Il 24 settembre abbiamo pubblicato la prima parte della storia personale del discobolo statunitense Bob Fitch. Lo spunto ci era venuto da una ricerca del nostro Marco Martini che aveva puntato la lente d'ingrandimento sui confronti fra Fitch e i nostri Consolini e Tosi. Navigando qua e là, ci aveva incuriosito la personalità di Fitch, che dopo essere stato discobolo di eccellenza (primatista mondiale nel 1946 con 54.93) aveva lasciato una impronta indelebile come insegnante e innovatore nel golf. Abbiamo lasciato in sospeso per qualche giorno il lavoro di Marco che pubblichiamo oggi, in duplice versione inglese e italiana. Qui sopra un ritaglio de "La Gazzetta dello Sport" con un articolo firmato da Gualtiero Zanetti, titolare della rubrica di atletica a quel tempo, futuro condirettore prima (1960) e direttore poi dal 1961 al 1973. Se fate un doppio click sul ritaglio si ingrandisce consentendone la lettura, la qualità non è buonissima.
This is the second part of a research on the US discus thrower Bob Fitch. The Italian historian Marco Martini, ASAI vicepresident, investigated on the matches between Fitch and Adolfo Consolini and Beppe Tosi, during the years 1946 and 47. You can read here the English and the Italian version. For whom interested to read the first part this is the link.
Bob Fitch and the italians / Bob Fitch e gli italiani
In June 1946 a clash between the fresh discus throw world record holder Bobby Fitch, and the two best throwers in Europe, Adolfo Consolini e Giuseppe Tosi, was highly expected (see article from La Gazzetta dello Sport) in Italy. The american had just stripped Consolini of the world record he had set earlier in the season (54.23 in April) with a «cannon-shot» of 54.93. The two Italians looked in the best shape of their life; Consolini was eager to challenge him, and Tosi, who in 1946 set a personal best of 52.33, too. But the clash never materialized in that year, and became reality only in 1947, when Consolini and Tosi, for different reasons, were not at their best. Bob easily defeated both of them:
Prague
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24-7-1947
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1. Fitch 51.22, 2. Consolini 50.14
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Wien
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16-8-1947
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1. Fitch 52.68, 2. Tosi 47.52
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The interest for the US thrower increased day after day during his tour through the Old Continent. A clipping from an Italian newspaper about his best performance of the year, 54.80 (54.86 is a mistake) in Istanbul, gives evidence of that. The rivalry Fitch-Consolini was a topic of conversation even in France (see Miroir Sprint 29 Juillet 1947).
It wasn’t only a matter of results and about who could prevail, but also of technical approach. The Italians threw with a wide arc of ever increasing speed, based on co-ordination of movements; the yankee used a hop to cross the circle and, whirling on himself with a tremendous increase of centrifugal force, suddenly unleashed the implement often risking to lose balance. This style was elaborated by Jim Kelly, coach at the university of Minnesota, where Fitch had attended his collegiate years, and it was commonly known as «Minnesota whip». Kelly was later chosen ad a head coach of the track and field athletics US team for the 1956 Olympic Games. The sweet spinning style of Adolfo and Giuseppe was the result of the teachings of Boyd Comstock (born in Washington DC), head coach of the Italian team before World War II. Even after the war he kept sending letters from the United States of America to Italy criticizing that kind of method; Giorgio Oberweger, former discus thrower under Comstock guidance and by then head coach of the national team, totally agreed with his mentor. Moreover, also the personal coaches of Consolini (Carlo Bovi) and Tosi (Renato Magini) had always insisted on the orthodox style.
Slightly younger in comparison with the Italians (he was born in 1919, Adolfo in 1917, Giuseppe in 1916), Bob had raised to the role of top discus thrower in his country in 1942, his senior collegiate year. At the university of Minnesota he was also a keen football player, and after the war he kept competing in both sports. At the same time he started to study to become coach of football and golf, the latter being another sport he had a liking for. Probably realizing the economic advantage of such a choice, he turned professional as a player and coach of football and golf, sacrificing his possibilities at discus throwing.
He had certainly proved to be a great discus thrower and a good competitor. But, how great?
The 10 world best performances at the end of 1947 / Le 10 migliori prestazioni mondiali a fine 1947
54.93
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Fitch (USA)
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Minneapolis
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8-6-1946
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54.80
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Fitch
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Istanbul
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3-8-1947
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54.78
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Fitch
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Athinai
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9-8-1947
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54.66
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Fitch
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Brno
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18-8-1947
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54.64
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Gordien (USA)
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Örebro
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20-8-1947
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54.56
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Fitch
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San Antonio
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29-6-1946
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54.40
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Gordien
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Oslo
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25-7-1947
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54.23
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Consolini (ITA)
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Milano
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14-4-1946
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54.19
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Fitch
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Los Angeles
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13-6-1947
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54.10
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Gordien
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København
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11-8-1947
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Ultimo aggiornamento Venerdì 09 Ottobre 2015 10:13 |
Quando "L'Espresso" dedicava qualche riga al nostro sport |
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Martedì 06 Ottobre 2015 13:53 |
Venerdì scorso, un nostro socio ha acquistato "l'Espresso", "settimanale di politica cultura economia". Allegata a questo numero la riproduzione della prima copia del giornale, con la data 2 ottobre 1955. Sessanta anni fa. Direttore Arrigo Benedetti, firme che sarebbero diventate importanti nel giornalismo e nella cultura del nostro Paese. Il nostro socio sfoglia, legge qualcosa a spizzichi e qualcosaltro per intero. Arriva a pagina 14, di questo giornale formato lenzuolo, come lo si chiamava allora. Una pagina di sport? Proprio una pagina intera di sport! L'articolo di apertura, "Professionismo nel mondo calcistico, tutti ne parlano nessuno lo vuole" è firmato da un gigante della letteratura italiana come Manlio Cancogni, scomparso a 99 anni il 1° settembre scorso a Pietrasanta, scrittore fecondissimo. Un taglietto basso a due colonne recita "Nicola Pietrangeli un campione a tutti i costi". In questo pezzo anonimo si legge una bella storiella che calza a pennello con la disinvoltura del giovane Nicola. "A Wimbledon, giocando una partita di doppio, chiese a uno spettatore se era l'ora del tè. Alla risposta affermativa, partì in quarta e, fra il divertimento del pubblico, sfoderò il miglior gioco che avesse, riuscendo a vincere prima che il sole calasse". Le notizie era raggruppate sotto un generico "Domenica prossima", ed è lì che il nostro attento socio scopre che sul primo numero de "L'Espresso" di sessantanni fa si parlava di Fausto Coppi, del Campionato di calcio, di Fausto Gardini ma anche di atletica! Riproduciamo qui di seguito la notizietta (se fate un paio di click sopra potete leggerla agevolmente) dedicata ai Campionati italiani che si sarebbero svolti all'Arena di Milano l'1 e 2 ottobre. Poche righe, ma si intuisce che furono scritte da qualcuno che l' atletica la conosceva. Si fa cenno ad un Vincenzo Lombardo non più in forma come ad agosto (e infatti non si presenterà ai campionati) e si punta su due giovanissimi per i quali c'è attesa: il bergamasco Gianfranco Baraldi, dalla struttura fisica "piuttosto fragile", ma non è un problema dice il notista: prendete le strutture di Hewson (britannico) e Iharos (ungherese) e spiattella i dati di altezza e peso, se non sei uno dell'atletica non li sai. L'altro è il diciassettenne romagnolo Raffaele Bonaiuto, giavellottista che "potrebbe avvicinarsi al record di Ziggiotti". Baraldi vinse i 1500 davanti a Giovanni Scavo, invertendo così le posizioni degli 800 metri del giorno prima. Il giovanottello Bonaiuto dominò il giavellotto con più di due metri su Giovanni Lievore, dodicesimo suo fratello Carlo (50.90), futuro primatista del mondo, Ziggioti assente. Era tanto tempo fa...
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Ultimo aggiornamento Venerdì 23 Ottobre 2020 09:56 |
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