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Bob "Bear" Fitch, da primatista del disco con il "Minnesota Whip" ad innovatore del golf (parte 2) PDF Stampa E-mail
Giovedì 08 Ottobre 2015 08:02

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Il 24 settembre abbiamo pubblicato la prima parte della storia personale del discobolo statunitense Bob Fitch. Lo spunto ci era venuto da una ricerca del nostro Marco Martini che aveva puntato la lente d'ingrandimento sui confronti fra Fitch e i nostri Consolini e Tosi. Navigando qua e là, ci aveva incuriosito la personalità di Fitch, che dopo essere stato discobolo di eccellenza (primatista mondiale nel 1946 con 54.93)  aveva lasciato una impronta indelebile come insegnante e innovatore nel golf. Abbiamo lasciato in sospeso per qualche giorno il lavoro di Marco che pubblichiamo oggi, in duplice versione inglese e italiana. Qui sopra un ritaglio de "La Gazzetta dello Sport" con un articolo firmato da Gualtiero Zanetti, titolare della rubrica di atletica a quel tempo, futuro condirettore prima (1960) e direttore poi dal 1961 al 1973. Se fate un doppio click sul ritaglio si ingrandisce consentendone la lettura, la qualità non è buonissima.

This is the second part of a research on the US discus thrower Bob Fitch. The Italian historian Marco Martini, ASAI vicepresident, investigated on the matches between Fitch and Adolfo Consolini and Beppe Tosi, during the years 1946 and 47. You can read  here the English and the Italian version. For whom interested to read the first part this is the link.

 

Bob Fitch and the italians / Bob Fitch e gli italiani

In June  1946 a clash between the fresh discus throw world record holder Bobby Fitch, and the two best throwers in Europe, Adolfo Consolini e Giuseppe  Tosi, was highly expected (see article from La Gazzetta dello Sport) in Italy. The american had just stripped Consolini of the world record he had set earlier in the season (54.23 in April) with a «cannon-shot» of 54.93. The two Italians looked in the best shape of their life; Consolini was eager to challenge him, and Tosi, who in  1946 set a personal best of 52.33, too. But the clash never materialized in that year, and became reality only in  1947, when Consolini and  Tosi, for different reasons, were not at their best. Bob easily defeated both of them:

 

Prague

24-7-1947

1. Fitch  51.22, 2. Consolini  50.14

Wien

16-8-1947

1. Fitch  52.68, 2. Tosi 47.52

 The interest for the US thrower increased day after day during his tour through the Old Continent. A clipping from an Italian newspaper about his best performance of the year, 54.80 (54.86 is a mistake) in  Istanbul, gives evidence of that. The rivalry Fitch-Consolini was a topic of conversation even in France (see Miroir Sprint  29 Juillet  1947).

It wasn’t only a matter of results and about who could prevail, but also of technical approach. The Italians threw with a wide arc of ever increasing speed, based on co-ordination of movements; the yankee used a hop to cross the circle and, whirling on himself with a tremendous increase of centrifugal force, suddenly unleashed the implement often risking to lose balance. This style was elaborated by Jim Kelly, coach at the university of Minnesota, where Fitch had attended his collegiate years, and it was commonly known as «Minnesota whip». Kelly was later chosen ad a head coach of the track and field athletics US team for the  1956 Olympic Games. The sweet spinning style of Adolfo and Giuseppe was the result of the teachings of Boyd Comstock (born in Washington DC), head coach of the Italian team before World War II. Even after the war he kept sending letters from the United States of America to Italy criticizing that kind of method; Giorgio Oberweger, former discus thrower under Comstock guidance and by then head coach of the national team, totally agreed with his mentor. Moreover, also the personal coaches of Consolini (Carlo Bovi) and  Tosi (Renato Magini) had always insisted on the orthodox style.

Slightly younger in comparison with the Italians (he was born in  1919, Adolfo in  1917, Giuseppe in  1916), Bob had raised to the role of top discus thrower in his country in  1942, his senior collegiate year. At the university of Minnesota he was also a keen football player, and after the war he kept competing in both sports. At the same time he started to study to become coach of football and golf, the latter being another sport he had a liking for.  Probably realizing the economic advantage of such a choice, he turned professional as a player and coach of football and golf, sacrificing his possibilities at discus throwing.

He had certainly proved to be a great discus thrower and a good competitor. But, how great?

 

The 10 world best performances at the end of  1947 / Le  10 migliori prestazioni mondiali a fine  1947

 

54.93

Fitch (USA)

Minneapolis

8-6-1946

54.80

Fitch

Istanbul

3-8-1947

54.78

Fitch

Athinai

9-8-1947

54.66

Fitch

Brno

18-8-1947

54.64

Gordien (USA)

Örebro

20-8-1947

54.56

Fitch

San Antonio

29-6-1946

54.40

Gordien

Oslo

25-7-1947

54.23

Consolini (ITA)

Milano

14-4-1946

54.19

Fitch

Los Angeles

13-6-1947

54.10

Gordien

København

11-8-1947

Ultimo aggiornamento Venerdì 09 Ottobre 2015 10:13
 
Quando "L'Espresso" dedicava qualche riga al nostro sport PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Ottobre 2015 13:53

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Venerdì scorso, un nostro socio ha acquistato "l'Espresso", "settimanale di politica cultura economia". Allegata a questo numero la riproduzione della prima copia del giornale, con la data 2 ottobre 1955. Sessanta anni fa. Direttore Arrigo Benedetti, firme che sarebbero diventate importanti nel giornalismo e nella cultura del nostro Paese. Il nostro socio sfoglia, legge qualcosa a spizzichi e qualcosaltro per intero. Arriva a pagina 14, di questo giornale formato lenzuolo, come lo si chiamava allora. Una pagina di sport? Proprio una pagina intera di sport! L'articolo di apertura, "Professionismo nel mondo calcistico, tutti ne parlano nessuno lo vuole" è firmato da un gigante della letteratura italiana come Manlio Cancogni, scomparso a 99 anni il 1° settembre scorso a Pietrasanta, scrittore fecondissimo. Un taglietto basso a due colonne recita "Nicola Pietrangeli un campione a tutti i costi". In questo pezzo anonimo si legge una bella storiella che calza a pennello con la disinvoltura del giovane Nicola. "A Wimbledon, giocando una partita di doppio, chiese a uno spettatore se era l'ora del tè. Alla risposta affermativa, partì in quarta e, fra il divertimento del pubblico, sfoderò il miglior gioco che avesse, riuscendo a vincere prima che il sole calasse". Le notizie era raggruppate sotto un generico "Domenica prossima", ed è lì che il nostro attento socio scopre che sul primo numero de "L'Espresso" di sessantanni fa si parlava di Fausto Coppi, del Campionato di calcio, di Fausto Gardini ma anche di atletica! Riproduciamo qui di seguito la notizietta (se fate un paio di click sopra potete leggerla agevolmente) dedicata ai Campionati italiani che si sarebbero svolti all'Arena di Milano l'1 e 2 ottobre. Poche righe, ma si intuisce che furono scritte da qualcuno che l' atletica la conosceva. Si fa cenno ad un Vincenzo Lombardo  non più in forma come ad agosto (e infatti non si presenterà ai campionati) e si punta su due giovanissimi per i quali c'è attesa: il bergamasco Gianfranco Baraldi, dalla struttura fisica "piuttosto fragile", ma non è un problema dice il notista: prendete le strutture di Hewson (britannico) e Iharos (ungherese) e spiattella i dati di altezza e peso, se non sei uno dell'atletica non li sai. L'altro è il diciassettenne romagnolo Raffaele Bonaiuto, giavellottista che "potrebbe avvicinarsi al record di Ziggiotti". Baraldi vinse i 1500 davanti a Giovanni Scavo, invertendo così le posizioni degli 800 metri del giorno prima. Il giovanottello Bonaiuto dominò  il giavellotto con più di due metri su Giovanni Lievore, dodicesimo suo fratello Carlo (50.90), futuro primatista del mondo, Ziggioti assente. Era tanto tempo fa...

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Ultimo aggiornamento Venerdì 23 Ottobre 2020 09:56
 
La "Lettre" di settembre della Commissione Storica francese disponibile sul sito www.cdh.athle.com PDF Stampa E-mail
Giovedì 01 Ottobre 2015 14:24

Consueto messaggio di inizio mese dai nostri amici  della Commissione storica francese.

Bonjour à toutes et à tous,              

Au nom de la Commission Documentation et Histoire de la Fédération Française d'Athlétisme, j'ai le plaisir de vous adresser la 48è lettre mensuelle d'information avec son traditionnel résumé des études réalisées ou mises à jour au cours du mois de septembre que vous pouvez consulter plus en détail via le lien suivant : https://cdh.athle.com/

Ultimo aggiornamento Lunedì 02 Novembre 2015 11:05
 
Se oggi abbiamo l'Annuario FIDAL ogni anno dobbiamo dire "grazie" alla "proposta Bonomelli" del 1959 PDF Stampa E-mail
Giovedì 01 Ottobre 2015 09:20

Qualche giorno fa, avendo ricevuto la richiesta di acquisto di uno degli Annuari FIDAL - Lascito Rosetta e Bruno Bonomelli - da un nostro socio spagnolo, prima di impacchettare il libro e spedirlo ci ha preso curiosità di sfogliarlo, se non altro per vedere se "Bibis" avesse fatto qualche annotazione o correzione, come era sua abitudine. Ci siamo imbattuti subito nella prima pagina di presentazione dell'Annuario, anno 1967, nelle parole del presidente della FIDAL, Cap. Giosuè Poli, che scrive:"Per la settima volta consecutiva, in adempimento della «proposta Bonomelli» accolta dal Congresso di Trento, nel 1959, la FIDAL pubblica il proprio Annuario". Ce ne eravamo dimenticati, colpevolmente. E invece è proprio così: se ancora oggi abbiamo ogni anno l'Annuario italiano del nostro sport edito direttamente dalla Federazione, dobbiamo dire "grazie" a Bruno Bonomelli, che nella sua vasta cultura fu sempre un sostenitore delle "compilazioni", lui stesso ne fu autore in proprio fra la fine degli anni '40 e la metà degli anni '50. E alcuni di noi da lui hanno mutuato questa cultura, dagli Annuari della provincia di Brescia (insieme allo stesso Bruno) fino agli Annuari della Federazione mondiale.

Purtroppo questa cultura ha subìto negli ultimi anni lo spregio di parecchie Federazioni, che, con varie e risibili scuse, hanno cancellato gli Annuari o ne hanno proposto dei surrogati. L'Italia resiste e noi ci auguriamo che sugli scaffali delle nostre biblioteche la fila degli Annuari FIDAL si allunghi. E ogni volta che la guarderemo diremo "grazie Bruno".

Ultimo aggiornamento Giovedì 04 Giugno 2020 14:41
 
Avviso a tutti coloro che abbiano interesse a visitare la Collezione Ottavio Castellini a Navazzo PDF Stampa E-mail
Lunedì 28 Settembre 2015 12:50

Riceviamo dal nostro socio Ottavio Castellini e pubblichiamo:

Mi premuro di portare a conoscenza dei soci A.S.A.I. e di tutti coloro che ne abbiano interesse che nei giorni sabato 3 e domenica 4 ottobre sarò disponibile a  far visitare la mia "Collezione" sportiva di libri, posters, quadri, trofei, medaglie, ecc., prevalentemente riguardanti l' atletica leggera e i Giochi Olimpici, ubicata nell'edificio di Navazzo, via Mons. Tavernini, numero 35. Navazzo si trova sul lago di Garda, sponda bresciana; bisogna raggiungere Gargnano e quindi salire per 8 km. La mia presenza è subordinata alla richiesta di appuntamento con almeno un giorno di anticipo. Inviare una e mail a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , oppure telefonare allo 036571600, socio geom. Aurelio Forti. Chiarisco, al fine di evitare malintesi, che non mi sento vincolato a rimanere a disposizione se non ricevo una preventiva richiesta.

Chi avesse necessità di fare delle ricerche e di trattenersi non solo un giorno, può prenotare all' Albergo Tre Punte (ex Running Club), che si trova a pochi metri dalla sede della "Collezione". Numero di telefono dell'Hotel 0365791178.

Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Maggio 2016 13:18
 
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